Filosofo (n. Alessandria circa 30 a. C. - m. circa 45 d. C.), autorevole rappresentante della comunità ebraica di Alessandria. Il suo pensiero si sviluppò come interpretazione allegorica della Tōrāh attraverso [...] 'apologetica cristiana e ispirò il De mortibus persecutorum di Lattanzio. F. è il massimo rappresentante della filosofia giudaico-alessandrina. Il suo pensiero si svolge come commento della Tōrāh, con la fusione di elementi diversi, ma soprattutto ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] Atene), suddiviso a sua volta in due periodi: l’alessandrino (fino alla conquista romana) e il romano. Assai e con opere apologetiche, si affermò in Roma con il filosofo Filone di Alessandria e con lo storico Flavio Giuseppe. Una rinascita dell ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] tenuti distinti dalla tradizione talmudica (Berakhoth I, n. 8, trad. Schwab, Parigi 1871, p. 18-19) e da FiloneAlessandrino. Distingue invece il desiderio della donna del prossimo dal desiderio delle sue sostanze, seguendo il testo del Deuteronomio ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] delle due correnti: egli sembra dipendere invece dalla fusione delle due tradizioni, ch'era stata già tentata da Filonealessandrino e da Origene. In quest'ultimo, in particolare, bisogna cercare i presupposti delle teorie di Apollinare. Il quale ...
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È collocata come ultima fra le lettere di S. Paolo nell'ordine comune del Nuovo Testamento: e idealmente può essere considerata come un anello di congiunzione tra l'epistolario paolino e il Vangelo di [...] della luce eterna, lo specchio senza macchia dell'attività di Dio, e l'immagine della sua bontà"; Sap., VII, 26) e da FiloneAlessandrino (ἀπαύγασμα, in De spec. leg., IV, 123 e De opif. mundi, 146, come in Ebrei, I, 3).
Più ampiamente, tanto da ...
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. Sono nello zoroastrismo (v.) esseri divini che costituiscono un gruppo vicino ad Ahura Mazdāh, il dio supremo, della cui creazione sono custodi e ministri. Sono sei: Vohu manah "il buon pensiero", Aša [...] a molte congetture. A parte quella del Darmesteter secondo cui si tratterebbe di tarda creazione dovuta all'influenza di Filonealessandrino, da scartare se non altro per ovvie ragioni cronologiche (si ha notizia di un Ameša spenta 'Ωμάνης = Vohu ...
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Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale. [...] l'uomo si rende simile alla divinità. La filosofia come mezzo d'assimilazione al divino avrà grande importanza in FiloneAlessandrino e nel neoplatonismo di Plotino. Un'influenza platonica è presente anche nel sufismo islamico.
Il misticismo ebraico ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] poté veramente sottrarsi. Ippolito romano commentò allegoricamente il libro di Daniele, Clemente alessandrino numerosi passi scritturali. E da Alessandria, patria di Filone, venne Origene, il quale, nel IV libro del De Principiis, fece corrispondere ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] di Dio’, intermediaria tra Dio e il mondo si trova solo in Filone, che risente l’influsso della speculazione greca, platonica e stoica: in tra i padri greci (e particolarmente in Clemente Alessandrino), i quali poi, parallelamente allo sviluppo del ...
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WENDLAND, Paul
Filologo, nato a Hohenstein (Prussia orientale) il 17 agosto 1864, morto a Gottinga il 10 settembre 1915. Fu professore nelle università di Kiel (1902) e di Breslavia (1906) e dal 1908 [...] Berlino 1905; Die urchristlichen Literaturformen, Tubinga 1912; edizione dell'epistola di Aristea; edizione, con L. Cohn, di Filonealessandrino, Berlino 1896-1915, voll. 6). Opera sua maggiore, e di grande valore, è Die hellenistisch-römische Kultur ...
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