Glottologo (Saint-Claud, Charente, 1846 - Parigi 1924), prof. nell'Institut Catholique di Parigi e direttore del laboratorio di fonetica sperimentale al Collège de France. Fu condirettore di La parole [...] autonomia e una chiara consapevolezza dei proprî scopi e dei proprî mezzi, superando i limiti a cui la fonetica era giunta per opera dei fonetisti "classici" (H. Sweet, E. Sievers, ecc.), il cui mezzo euristico era costituito solo dai sensi. Le sue ...
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Z
- Ultima lettera dell'alfabeto latino e dell'italiano, che corrisponde alla ζ dell'alfabeto greco. Il posto che questo segno occupa nella serie latina è dovuto al fatto che esso non esisteva fino al [...] z scritta sotto la c a indicare il suono sibilante.
In italiano la z indica due suoni assibilati: quello che i fonetisti indicano con ts - cioè un suono dentale sordo con inizio occlusivo ed esito spirante, che acusticamente è percepito come semplice ...
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VOCALI
. Tra i fonemi che concorrono a formare la parola, sono detti vocali quelli originati dalla corrente d'aria che fa vibrare le corde vocali, e che assumono timbro differente secondo la varia conformazione [...] i e u quando sono elementi di dittongo, cioè quando, precedendo o seguendo altre vocali, non hanno l'accento; secondo molti fonetisti si tratta di vere e proprie consonanti, ma comunemente sono considerate come vocali, tanto che è permessa l'elisione ...
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ORTOGRAFIA e ORTOEPIA (dal gr. ὀρϑός "giusto, retto" e γράϕω "scrivo", εἰπεῖν "parlare")
Stefano La Colla
ORTOEPIA L'ortografia dà le nome per scrivere correttamente una lingua, l'ortoepia invece insegna [...] che la lingua italiana ha soltanto un'e e un'o e i secondi pensano che i suoni sono almeno quattro, i fonetisti ne riscontrano un numero maggiore.
D'altro canto, un'ortografia che cerchi di riprodurre l'ortoepia di una lingua non potrebbe farlo ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] si formarono allievi destinati a figurare tra i maggiori linguisti europei del primo Novecento, tra i quali A. Meillet e i fonetisti P. Passy e M. Grannont. Nel 1891 per ragioni familiari dové lasciare Parigi per la allora periferica università di ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] di tentativi di riforme della grafia diversamente orientate secondo due correnti opposte, quella degli etimologisti e quella dei fonetisti (cfr. Maraschio 1994: 211 segg.).
I primi sono in minoranza, ma persistono ancora nell’Ottocento. Si pensi alla ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] per una grafia aderente all’etimo latino e i fonetisti, che invece proponevano riforme ortofoniche basate sull’aggiunta di di alfabeti parzialmente ortofonici, antenati del moderno Alfabeto fonetico internazionale, come quello inventato nel 1584 da ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] forte mostra una grande varietà di tipi, dovuta al fatto che le originarie serie apofoniche si complicarono con altri processi fonetici. La coniugazione è molto semplice. Il presente indicativo ha in tutto il sing. una sola forma con la desinenza -r ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] ne distanzia per l’impiego esclusivo di caratteri ASCII (cfr. Wells 1994 e 1998). Concepito da un gruppo internazionale di fonetisti nel 1987-1989, SAMPA (o la sua più recente versione estesa, X-SAMPA) è stato applicato inizialmente in ambito europeo ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] cioè costituire il nucleo sillabico, svolgendo dunque una funzione vocalica (così /l/ in inglese, nella parola bottle).
In fonetica le consonanti sono segmenti fonici, sordi o sonori, realizzati grazie alla fuoriuscita di aria dalla cavità orale, ed ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...