MIGLIONICO, Andrea
Mario Epifani
MIGLIONICO, Andrea. – Nacque il 30 nov. 1662 nel borgo lucano di Miglionico da Francesco de Marrella e da Porzia de Raucio. Il cognome con cui è noto gli sarebbe stato [...] Miglionico, che lo adottò e lo tenne a battesimo (Scarcia, p. 43). Il ritrovamento dell’atto di nascita ha definitivamente fugato i dubbi sull’esatta data e sul luogo di nascita di questo pittore, che De Dominici diceva originario del Cilento ...
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Composizione, concepita come introduzione a un’opera teatrale, a un oratorio o a una cantata. Pur con precedenti fin dal 16° sec., l’o. conobbe una sistemazione formale soltanto alla fine del 17° sec.: [...] ) constano di un breve adagio solenne (a note puntate, di stile omofono, quasi di lento corteo regale), di un allegro fugato moderatamente sviluppato, spesso concluso da un nuovo e più breve adagio omofono. Le forme dell’o. italiana (o scarlattiana ...
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Caudana, Federico
Raffaello Monterosso
Compositore, organista e didatta (Castiglione Torinese 1878 - S. Mauro Torinese 1963). Nel 1908 fu nominato organista e maestro di cappella a vita presso la cattedrale [...] vigoroso inizio in stile omoritmico, cui fa seguito una frase all'unisono liberamente declamata quasi un recitativo, espone un ampio e ben condotto fugato sui versi 7-9; dopo una ripresa dell'omoritmia iniziale, il brano termina con uno stretto del ...
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Musicista (Deventer o Amsterdam 1562 - Amsterdam 1621), successe (1577 circa) al padre Pieter Swybertszoon (m. 1573), del quale fu probabilmente allievo, come organista della Oude Kerk di Amsterdam. Diventò [...] , ecc. In queste pagine troviamo alcuni degli elementi fondamentali della scrittura secentesca per tastiera: un forte avviamento al fugato, un sicuro intuito delle risorse di un dato canto ai fini della variazione, un accorto procedimento modulatorio ...
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BUSI, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Bologna il 28 sett. 1833 da Giuseppe e da Maria Passarotti.
Giuseppe, nato a Bologna (1808), studiò musica con i maestri Palmerini e T. Marchesi e fu noto dapprima [...] organistiche di Frescobaldi e di musiche polifoniche di autori bolognesi dei secc. XVI-XIX, scrisse anche una Guida del contrappunto fugato, rimasta inedita. Morì a Bologna il 13 marzo 1871.
Appresi i primi insegnamenti dal padre, il B. si dedicò ...
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FUGA
Giulio Cesare Paribeni
. Musica. - Forma appartenente, quanto allo stile, al genere imitato e canonico, del quale rappresenta la più completa estrinsecazione.
Storia. - La denominazione fuga appare [...] , come la Canzone e la Fantasia (v.). Già i Ricercari di Girolamo Cavazzoni (che risalgono al 1542) mostrano un inizio fugato con risposta alla quinta; mentre G. Zarlino nelle Istituzioni armoniche (1558) dà della fuga (che egli chiama anche Reditta ...
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PACE, Biagio
Fabrizio Vistoli
PACE, Biagio. – Nacque a Comiso (Ragusa) il 13 novembre 1889 dal barone Salvatore e da Carolina Perrotta, ambedue appartenenti all’aristocrazia terriera locale.
I genitori [...] Coglitore, autore (1883-84) di fondamentali studi storico-topografici sulla Sicilia occidentale, grazie ai quali era stato fugato ogni dubbio circa la precisa ubicazione di Mozia, rilevante sito punico allo studio del quale Pace avrebbe dedicato le ...
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Nuotatrice cinese (n. Hangzhou 1996). Giovanissima, nel 2010 ha conseguito il titolo continentale ai Giochi asiatici di Guangzhou nei 200 e 400 metri misti e due medaglie d’argento ai Campionati mondiali [...] sospetto circa il possibile ricorso a pratiche di doping; tuttavia, il Comitato organizzatore di Londra 2012 e l’Agenzia mondiale antidoping hanno fugato ogni dubbio, dichiarando che tutti i controlli fatti su Ye Shiwen hanno dato esito negativo. ...
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CAETANI, Roffredo
Benedetta Origo
Principe di Bassiano e ultimo duca di Sermoneta, nacque a Roma il 13 ott. 1871 da Onorato e dalla nobildonna inglese Ada Bootle-Wilbraham. Fu figlioccio di F. Liszt, [...] eseguita dapprima privatamente, come ad esempio il Quartetto in re op. 1 del 1887, composizione in un solo tempo nello stile fugato pervasa da una giovanile foga inventiva, e il Quartetto in fa maggiore op. 4, che in seguito verrà molto apprezzato a ...
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COOP, Ernesto Antonio Luigi
Annalisa Bini
Nacque, da genitori di origine inglese, a Messina il 17 luglio 1812. Dopo aver appreso i primi elementi musi!cali da un tenore di nome Lucchini (Fétis), fu [...] per pianoforte, che costituiscono il complesso della sua produzione, eccezion fatta per "un tempo di Concerto e un Fugato per pianoforte: il massimo che poté fare, affogato com'era nel ristretto provincialismo dell'ambiente meridionale" (G. Pannain ...
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fugato
agg. e s. m. [der. di fuga]. – In musica, di stile o procedimento che s’ispira ai caratteri della fuga ma con assoluta libertà di movimenti formali. Come sost., lo stesso componimento svolto in tal modo.
fugare
v. tr. [dal lat. fugare, der. di fuga «fuga»] (io fugo, tu fughi, ecc.). – 1. letter. Mettere in fuga: f. il nemico. Più com., mandare via, dissipare: il vento fuga le nuvole; spec. in senso fig.: f. le preoccupazioni, i cattivi pensieri,...