GIOTTINO
C. De Benedictis
(o Giotto di maestro Stefano)
Nome tradizionale, documentato solo a partire dal sec. 15°, del pittore Giotto di maestro Stefano ricordato in due documenti trecenteschi: nel [...] con dolce maniera mostrò sempre nell'opere sue Tommaso di Stefano detto Giottino" (Le Vite, II, 1967, p. 229). È proprio cui catalogo delle opere precisarono e distinsero da quello di Giottino. Coletti (1942), diversificando l'operosità di Maso, cui ...
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Pittore (seconda metà sec. 14º). Nel 1368 era membro della Compagnia dei pittori in Firenze e nel 1369 dirigeva insieme con Giovanni da Milano lavori in Vaticano. Delle opere a lui attribuite attualmente sono ritenute autografe la Pietà, già nella chiesa di S. Remigio (Firenze, Uffizi) e la Madonna e santi, già del tabernacolo di via del Leone (in deposito presso la Cassa di Risparmio, Firenze), che ...
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Pittore fiorentino, attivo nella prima metà del sec. 14º, forse padre di Giottino. È ricordato dalle fonti (F. Villani, L. Ghiberti, G. Vasari) come uno dei migliori allievi e seguaci di Giotto, abile [...] nell'imitare la natura e dalla maniera "dolcissima"; le opere a lui riferite, a Firenze e ad Assisi, tuttavia, sono andate perdute o non sono identificabili con certezza. Restituiti a P. Capanna i dipinti ...
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Pittore (notizie dal 1346 al 1369). Attivo a Firenze dal 1346, nel 1369 lavorò in Vaticano, per Urbano V, accanto a Taddeo Gaddi e Giottino. Nelle sue opere, la formazione lombarda si innesta sulla esperienza [...] toscana fondendo il minuzioso e intimo realismo nordico con i modi della scuola giottesca: affreschi della cappella Rinuccini in Santa Croce (1365); polittico con la Madonna e Santi (Prato, Museo Comunale), ...
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Pittore fiorentino attivo nella prima metà del sec. 14º, la cui personalità è stata definita solo nel 20º secolo. Ricordato da L. Ghiberti come uno dei più significativi allievi di Giotto ma confuso da [...] Vasari con Giottino (v.), M. è con certezza autore degli affreschi della cappella Bardi di Vernio con Scene della vita di s. Silvestro e Resurrezione di un membro della famiglia Bardi (Firenze, Santa Croce, 1340 circa), in uno stile ampio e semplice, ...
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CAPANNA, Puccio
F. Todini
Pittore attivo ad Assisi e a Firenze nella prima metà del sec. 14°, seguace di Giotto, riconosciuto dalla critica moderna come uno dei maggiori artisti del Trecento.Vasari [...] Longhi, Fatti di Masolino e di Masaccio, CrArte 5, 1940, pp. 145-191: 180 n. 4; L. Coletti, Contributo al problema Maso-Giottino, Emporium 96, 1942, pp. 461-478; id., I Primitivi, II, I senesi e giotteschi, Novara 1946, pp. XLII-XLIII, XLVII; id., Il ...
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GADDI, Agnolo.
S. Petrocchi
Pittore fiorentino della seconda metà del Trecento, figlio di Taddeo e fratello di Giovanni, anch'essi pittori. Da un documento relativo a un incarico amministrativo (Firenze, [...] la decorazione, oggi non più esistente, di due cappelle del palazzo Vaticano, insieme al fratello Giovanni e, tra gli altri, a Giottino, Giovanni da Milano e Vanni da Montepulciano (Müntz, 1890, pp. 2-3), per commissione di Urbano V (1362-1370).La ...
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STEFANO FIORENTINO
Pittore fiorentino, allievo di Giotto, attivo dall'ultimo decennio del Duecento alla prima metà del Trecento.L'artista è ricordato per la prima volta nel 1347, quando compare come [...] il responsabile del groviglio critico creatosi intorno alle figure di S., Puccio Capanna, Maso di Banco e Giottino. I principali interventi dedicati alla ricostruzione della fisionomia artistica del maestro sono quelli di Coletti (1946), Longhi ...
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MASO
Pietro Toesca
. Pittore e scultore fiorentino della prima metà del sec. XIV, forse da identificare con un Maso di Banco. Fu celebrato da Filippo Villani (c. 1400) e da L. Ghiberti, il quale ricorda [...] esistenti. Più tardi (1550) il Vasari attribuì questi stessi affreschi, e molti altri dipinti, a un Tommaso di Stefano detto Giottino, al quale rivolse le stesse lodi che i due precedenti scrittori avevano dato a M., discepolo di Giotto; e confuse ...
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FUMAGALLI, Gaspare
Gaetano Bongiovanni
Nacque probabilmente a Roma nei primi anni del XVIII secolo. Non si hanno notizie sulla sua famiglia e sulla formazione, né sui motivi che lo portarono in Sicilia, [...] gli apparati effimeri per la festa di s. Giacomo a Caltagirone. Nello stesso anno, insieme con Gaspare Giottino e Giuseppe Cavarretta, ricevette pagamenti per le architetture dipinte nel cappellone della chiesa palermitana di S. Sebastiano. Sempre ...
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antigiottino
(anti-giottino), s. m. e agg. Simpatizzante o appartenente al movimento di contestazione del G8; a esso relativo. ◆ il popolo di Seattle in marcia su Genova, come era facile prevedere, non ha ascoltato gli inviti alla calma dei...
linea rossa
loc. s.le f. Linea che perimetra una zona di interdizione, nella quale è vietato l’accesso a chi non sia autorizzato. ◆ «Partito l’ordine ai giottini: sfondate ad ogni costo la linea rossa». Ordine di chi, quando, come? Non è dato...