Folclorista (Palermo 1841 - ivi 1916). Medico, storico, filologo, letterato, P. si può considerare come il fondatore della scienza folkloristica in Italia, in quanto diede alle ricerche non solo un grande impulso, ma ordine, sistemazione, metodo. La sua opera resta una solida base degli studi folcloristici italiani e, più particolarmente, siciliani.
Vita
Adolescente, nel 1860, seguì a Napoli il prodittatore ...
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Falassi, Alessandro. – Antropologo culturale italiano (Castellina in Chianti 1945 - Siena 2014). Docente dal 1980 di materie demo-etno-antropologiche all’Università per stranieri di Siena, di cui è stato [...] . Diez asesinos, 1991). Intellettuale policentrico e saggista prolifico, tra le sue altre pubblicazioni si citano: Introduzione a GiuseppePitré. Spettacoli e feste popolari siciliane (1978); La Santa dell’Oca. Vita, morte e miracoli di Caterina da ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] nel 1564, completata a metà del 17° sec.) e di S. Giuseppe dei Teatini (1612); S. Teresa (1686) e chiesa della Pietà (1678 , V. Marvuglia) ha sede il Museo etnografico G. Pitrè. Importante il tesoro della cattedrale. Altri musei: Museo Diocesano ...
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. La parola enciclopedia viene dal greco; ma la forma ἐγκυκλοπαιδεία non esiste nel linguaggio classico che ha solo l'espressione ἐγκύκλιος παιδεία (Strabone, Plutarco, Ateneo; letteralmente: "educazione [...] -1874), diretti sempre dal Di Mauro e a cui collaborarono tra gli altri il padre F. Denza, Antonio Manno, GiuseppePitrè, Pasquale Albini, Luigi Pigorini, Salvatore Salomone-Marino.
Nel 1875 finalmente fu iniziata la 6ª edizione, che fino a questi ...
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L’a. m. è un tradizionale campo d’interesse dell’antropologia, disciplina che affonda le sue origini nei musei di storia naturale e di etnografia; qui, lungo il corso del 19° sec., i primi antropologi [...] , la tradizione inaugurata dai padri della museografia etnografica nazionale (Francesco Baldasseroni, GiuseppePitrè, Lamberto Loria, Giuseppe Cocchiara). Il riferimento a questo substrato ha parallelamente incrociato il fertile contributo ...
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RAGUSA MOLETI, Gerolamo
Guido MAZZONI
Letterato, nato il 14 gennaio 1851 a Palermo, dove morì il 18 luglio 1917. Fu uomo d'ingegno vivo, artista duttile, che cercò di volta in volta di servirsi della [...] e cultore proficuo degli studî sulla poesia popolare e sugli usi e costumi della sua Sicilia (e per sotto l'efficacia di GiuseppePitrè), allargò il campo dei suoi studî fino a Poesie dei popoli selvaggi o poco civili (Palermo 1892), I proverbi dei ...
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Folclorista ed etnologo italiano (Mistretta 1904 - Palermo 1965). Direttore del museo etnografico Pitrè dal 1934, professore universitario dal 1943, insegnò tradizioni popolari a Palermo, distinguendosi [...] per l'indirizzo storico negli studî folcloristici. Di lui si citano: Il linguaggio della poesia popolare (1951); Pitrè, la Sicilia e il folklore (1951); Storia del folklore in Europa (1952); Popolo e letteratura in Italia (1959); L'eterno selvaggio ( ...
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MAFIA
Giuseppe Giarrizzo
(XXI, p. 863)
La parola e l'immagine. − La storia della m. è stata, e continua a essere in gran parte, storia del ''concetto'' di m. − un concetto in cui peraltro l'immagine [...] (1862) di M. Monnier; e al guappo-paladino rinvia il colorito ritratto del mafioso siciliano disegnato nel 1886 da G. Pitré e destinato a eccezionale fortuna polemica. Più tardi (1901) G. Mosca avrebbe perciò distinto tra la m. come associazione per ...
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Dieci, cento, mille musei delle culture locali
Vito Lattanzi
Vincenzo Padiglione
Marco D'Aureli
Cenni storici sui musei regionali demoetnoantropologici italiani
L’analisi del processo culturale che [...] l’unico punto di riferimento da cui partire. Infatti, da un lato, c’era già stata l’impresa compiuta da GiuseppePitrè (1841-1916) con il suo Museo etnografico siciliano, primo vero esempio da imitare in altre parti della penisola; dall’altro ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] segmento del mercato per specialisti che aveva accolto durante la stagione ottocentesca le grandi raccolte storiche di GiuseppePitré, Gherardo Nerucci, Vittorio Imbriani, Gennaro Finamore, Raffaele Lombardi Satriani, e così via) è solo il punto di ...
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