Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] della conoscenza. Le prime dottrine gnoseologiche sulla s. la considerano in termini strettamente realistici e materialistici: la s. era, per Empedocle e Democrito, un processo fisico in cui l’organo di senso subisce l’influsso della realtà esterna. ...
Leggi Tutto
Filosofo (Budapest 1876 - ivi 1933), professore alla scuola superiore di Presburgo, poi all'univ. di Kolozsvár e (dal 1915) all'univ. di Budapest. Cercò di conciliare il positivismo e l'idealismo trascendentale. [...] Tra le sue opere: Az ismeretelméleti kategóriák problémája ("Il problema delle categorie gnoseologiche", 1904); Az etikai megismerés ("La conoscenza etica", 1907); A logikai alapelvek elméletéhez ("Teoria dei principî logici", 1911); Bevezetés a ...
Leggi Tutto
Filosofo (Nehren, Württemberg, 1852 - Halle 1933), prof. di filosofia nell'univ. di Strasburgo (1877), poi di Halle (1884-1906). Notissima la tesi sostenuta da V. secondo la quale la conoscenza è sostanzialmente [...] attribuito alla sua teoria di filosofia del "come se"). Nella sua impostazione concetti scientifici e categorie gnoseologiche risultano quindi puri strumenti per fornire organizzazione pratica al materiale sensibile, in nessun caso ipotesi da ...
Leggi Tutto
Pauler, Akos
Pauler, Ákos
Filosofo ungherese (Budapest 1876- ivi 1933). Insegnò nella Scuola superiore di Presburgo, poi nell’univ. di Kolozsvár e (dal 1915) nell’univ. di Budapest. Cercò di conciliare [...] . Tra le sue opere principali si segnalano: Az ismeretelméleti kategóriák problémája («Il problema delle categorie gnoseologiche», 1904); Az etikai megismerés («La conoscenza etica», 1907); A logikai alapelvek elméletéhez («Teoria dei principi ...
Leggi Tutto
illuminazionisti
Termine che traduce l’ar. ishrāqiyyiūn e che indica, a partire dalla voce ishrāq «illuminazione», gli adepti della scienza illuminativa, ossia quei pensatori che sulla scia di Shihāb [...] dell’emanazione e quella della manifestazione del divino nel mondo, simboleggiate dalla luce, si coniugano con teorie gnoseologiche, mistiche ed escatologiche. La simbologia ricalca quella delle antiche religioni iraniche. I più importanti i. sono ...
Leggi Tutto
Nato a Parigi nel 1843, divenne libero docente nell'università di Lipsia nel 1876. Dal 1877 fu professore di fisica induttiva in Zurigo, ove morì nel 1896. È il sistematico dell'empiriocriticismo, tendenza [...] pratica. Nel "concetto naturale del mondo", che se ne ottiene, sono superate secondo l'A. le difficoltà gnoseologiche del rapporto soggetto-oggetto: infatti l'esperienza pura è costituita dai dati sensibili percettivi, abbraccianti tanto la sfera ...
Leggi Tutto
. Parola composta dal gr. αὐτός "stesso" e κτίσις (che negli scrittori ecclesiastici è il nome tecnico della creatio divina ex nihilo), e significante quindi "fondazione, posizione, creazione di sé". Coniata [...] concetto con cui, in tale sistema, viene risolto il problema della conciliazione delle due opposte esigenze, metafisiche e gnoseologiche, dell'universalità e dell'individualità, vive in tutto lo sviluppo del pensiero antico, medievale e moderno, fin ...
Leggi Tutto
. Termine filosofico, significante in generale tutto ciò che non ha bisogno, per essere conosciuto, di fondarsi sull'esperienza, non dipendendone, ma anzi costituendo un presupposto essenziale per la stessa [...] cioè - al disotto della trasformazione che le esigenze del problema della causalità avevano operato sulle primitive posizioni gnoseologiche di Aristotele - il processo deduttivo dell'apodissi (a priori anche nei suoi risultati, per l'apriorità delle ...
Leggi Tutto
BARIÉ, Giovanni Emanuele
Vittorio Sainati
Nacque a Milano il 19 ott. 1894 da nobile famiglia lombarda. Iscrittosi a legge, interruppe gli studi per lo scoppio della prima guerra mondiale, e combatté [...] ch'è già un documento interessante degli originari orientainenti mentali del Barié. Seguiva un volume su La posizione gnoseologica della matematica (Torino 1925), che del rilevato interesse del B. per il problema della validità conoscitiva del sapere ...
Leggi Tutto
materia/forma
Distinzione utilizzata in un preciso senso gnoseologico (a parte l’uso che ne ha sempre fatto la speculazione metafisica: ➔ materia) da J.H. Lambert e Tetens, e sviluppata da Kant, nel [...] di concetti viene mantenuta nei successivi sviluppi della filosofia idealistica (Fichte, Hegel) pur respingendosi le implicazioni gnoseologiche del kantismo (per cui la materia è dato, corrispondente a un momento passivo dello spirito, che viene ...
Leggi Tutto
gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...
gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...