GrothendieckGrothendieck Alexander (Berlino 1928 - Saint-Girons, Ariège, 2014) matematico francese di origine tedesca. Figlio di un anarchico russo, deve il proprio cognome alla madre. In seguito all’avvento [...] del nazismo, fu affidato a una famiglia di Amburgo mentre i suoi genitori ripararono in Francia. Li raggiunse nel 1939, ma non scampò alle persecuzioni antiebraiche dopo la promulgazione delle leggi razziali ...
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Matematico (Berlino 1928 - Ariège 2014), si trasferì da ragazzo in Francia; dal 1959 al 1970 professore all'Institut des hautes études scientifiques. Ha fornito notevoli contributi all'analisi funzionale (spazio nucleare) e all'algebra omologica. A lui si deve la teoria dei prodotti tensoriali topologici; si è interessato di coomologia non commutativa e di topologia generale, sviluppando la "teoria ...
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Matematico inglese naturalizzato statunitense (n. Worth, Sussex, 1937). Ha studiato con J. Tate, A. Grothendieck e O. Zariski; prof. (dal 1966) alla Harvard University. Autore di importanti studi sulla [...] geometria algebrica, per i quali ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la Fields Medal nel 1974. Socio straniero dei Lincei (1991). Tra le sue numerose pubblicazioni si ricordano in particolare: ...
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Hartshorne
Hartshorne Robin Cope (Boston, Massachusetts, 1938) matematico statunitense, specialista in geometria algebrica. Allievo di O. Zariski, J.-P. Serre e A. Grothendieck, ha conseguito il dottorato [...] all’università di Princeton nel 1963 per passare poi come ricercatore all’università di Harvard. È autore di un diffuso testo di geometria algebrica (Algebraic geometry, 1977), dove ha approfondito la ...
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topos Luogo comune, motivo ricorrente, in un’opera nella tematica di un autore o di un’epoca.
In matematica, particolare categoria, introdotta per la prima volta in questioni di topologia algebrica e di [...] logica matematica da A. Grothendieck verso il 1960; la nozione di t. è stata successivamente sviluppata da F.W. Lawvere e da altri. ...
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geometria algebrica
geometria algebrica variante moderna e più astratta della geometria analitica; dato il peso prevalente assegnato alle strutture algebriche (quali, in particolare, anelli, campi e [...] anelli locali; solitamente ci si riferisce a un tale spazio come a una coppia della forma (X, OX).
Con Grothendieck si afferma infine la nozione di schema, oggetto d’importanza centrale nello sviluppo della geometria algebrica nella seconda metà del ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Geometria algebrica
Jeremy Gray
Geometria algebrica
Agli inizi del XX sec. la scuola di punta in geometria algebrica era quella italiana, guidata [...] un argomento della teoria dei fibrati vettoriali. Nei primi anni Cinquanta del XX sec. questa teoria fu una delle tante riformulate da Grothendieck. Grazie al suo lavoro lo spazio di tutti i fibrati vettoriali su uno spazio X, che egli denotò con K(X ...
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In matematica, concetto introdotto nel 1935 da H. Whitney in relazione a problemi di topologia e geometria delle varietà. Ha dato luogo a una teoria che ha avuto un enorme sviluppo, specialmente in connessione [...] agli spazi vettoriali (A. Grothendieck, M.F. Atiyah, F. Hirzebruch) e ha condotto alla costruzione di nuovi invarianti topologici. Una funzione continua p: E→B è un f. con spazio totale E, spazio di base B e spazio fibra F se esiste un ricoprimento ...
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Deligne
Deligne Pierre-René (Etterbeek 1944) matematico belga. Nel 1978 gli è stata conferita la Medaglia Fields per i suoi lavori in geometria algebrica. Deligne ha stabilito importanti e profondi collegamenti [...] tra la geometria algebrica e la teoria dei numeri, proseguendo i lavori di A. Weyl, di cui ha dimostrato alcune congetture anche seguendo i nuovi indirizzi indicati da A. Grothendieck. Nel 2008 gli è stato conferito il Premio Wolf. ...
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Voevodsky, Vladimir
Voevodsky, Vladimir. – Matematico russo (n. Mosca 1966). Conseguito il PhD nel 1992 presso la Harvard University, dal 1998 insegna all’Institute for advanced study di Princeton. Ha [...] algebrica. A V. si deve l’introduzione della cosiddetta coomologia dei motivi, che si lega a un’ipotesi di A. Grothendieck su oggetti, da questi indicati con il nome di ‘motivi’, in grado di stabilire una relazione tra la geometria algebrica e ...
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