Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] cerca di compensare una situazione concreta di subordinazione con l'affermazione di una superiorità ideale; nell'ideologiafascista l'individuo si rivolta contro una libertà che l'umilia, perché non sa che farsene, e attende dalla partecipazione ...
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L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva [...] del principio di nazionalità in nazionalismo e il manifestarsi di ideologie antidemocratiche, razziste e filo-ariane (come quelle di H. difesa della razza entrò a far parte dell’ideologiafascista, nonostante l’opposizione manifestata dalla Santa Sede ...
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Storico italiano (n. Bojano, Campobasso, 1946). Allievo di Renzo De Felice, ultimati gli studi universitari ha intrapreso la carriera accademica. Nella sua prima significativa monografia ha analizzato [...] ’età giolittiana (La Voce e l’età giolittiana, 1972), per poi iniziare a studiare la nascita dell’ideologiafascista (Le origini dell’ideologiafascista, 1975) e la figura di Mussolini (Mussolini e La Voce, 1976). Nel corso degli anni ha approfondito ...
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Scrittore e critico d'arte italiano naturalizzato brasiliano (La Spezia 1900 - San Paolo del Brasile 1999). Prese parte al dibattito culturale tra le due guerre fondando la rivista Il Belvedere (1929) [...] a Milano e poi a Roma. S'interessò all'architettura, sostenendo la corrente razionalista che vedeva congeniale all'ideologiafascista (Rapporto sull'architettura [per Mussolini], 1931). Fu membro del MIAR e tra gli organizzatori della II Esposizione ...
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Scrittore francese, nato a Perpignan nel 1909 e fucilato a Parigi nel 1945 per collaborazionismo. Figlio di un ufficiale francese ucciso in Marocco (1914), B. inizia la sua attività come giornalista: Maurras [...] in cui il mito della giovinezza, intesa come l'età del "possibile", è maturato dall'incontro con l'ideologiafascista, considerata proiezione concreta della speranza in un mondo migliore. Da notare anche l'impostazione completamente rinnovata (lo ...
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Sociologo tedesco naturalizzato italiano (Colonia 1876 - Roma 1936), prof. di economia politica a Basilea (1914-18), dal 1929 prof. a Perugia; socio corrispondente dei Lincei (1935). Sulla scia degli studî [...] sempre più pessimistico sulle possibilità di un autogoverno democratico, che lo portò ad accostarsi all'ideologiafascista. Per quanto riguarda la sua metodologia, M. tentò di elaborare categorie concettuali genuinamente sociologiche, senza ...
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Formazione politica sorta nel gennaio 1994 per iniziativa del segretario del Movimento sociale italiano G. Fini, che ne divenne presidente nel gennaio 1995. Nata all’interno di un ampio rinnovamento della [...] destra italiana, si è impegnata a superare l’eredità dell’ideologiafascista, riconoscendo la ragione storica dell’antifascismo, senza però ritenerlo ‘valore a sé stante e fondante’. Nelle elezioni politiche del marzo 1994 (13,5% dei consensi nella ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] 1920 in quasi tutti gli Stati europei, e negli anni 1930 si delineò un movimento fascista internazionale che intrise della propria ideologia e del proprio costume anche regimi tradizionali. Il f. internazionale si presentò come reazione anticomunista ...
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ROCCO, Alfredo
Alessandra Tarquini
– Nacque a Napoli il 9 settembre 1875 da Alberto, ingegnere funzionario del ministero dei Lavori pubblici, e da Maria Berlingieri. Trascorse la giovinezza in diverse [...] perché ottenne il plauso di Mussolini (De Felice, 1968, p. 167). Deciso a offrire il proprio contributo alla definizione dell’ideologiafascista, si rivolse a quanti ritenevano che il fascismo non avesse una sua dottrina.
A Perugia Rocco spiegò che l ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] e Giacomo Devoto; il secondo caratterizzò sempre più specificamente la classe politica dominante, che la fece totalmente sua nell’ideologiafascista (la cui influenza non si esaurì affatto nel ventennio).
Fu così che si instaurò e si radicalizzò un ...
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neofascismo
s. m. [comp. di neo- e fascismo]. – Nel linguaggio politico e giornalistico, ogni attività intesa alla ricostituzione in Italia del Partito fascista, e più genericam. il complesso delle manifestazioni ideologiche o pratiche dei...
falange
s. f. [dal lat. phalanx -angis, gr. ϕάλαγξ -αγγος, nel sign. militare; quanto al sign. anatomico, Aristotele chiama «falange» la serie delle ossa di ciascun dito che si susseguono come i soldati nella falange: nel medioevo il nome...