Pena capitale eseguita mediante getto di pietre contro il condannato. Sia nel Vicino Oriente antico, sia nell’Europa antica e medievale la l. ricorre tanto come spontaneo sfogo dell’ira collettiva, quanto [...] . Infatti, la precedente espulsione dalla città dell’individuo condannato alla l. o il trasporto fuori dei confini del cadavere del lapidato implicano l’idea di scaricare sul colpevole ed espellere con lui tutto il male di cui il suo delitto ha ...
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Mohammadi Ashtiani, Sakineh. – Donna iraniana (n. Teheran 1967), la cui vicenda giudiziaria è stata al centro dell’attenzione internazionale per la condanna alla lapidazione inflittale nel 2006, sotto [...] di essere il mandante dell’omicidio del marito, Mohammadi Ashtiani, e condannata a morte per lapidazione dalla Corte Suprema iraniana. A seguito delle pressioni della comunità internazionale e della mobilitazione di organizzazioni ...
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Pittore (Valenciennes 1785 - Parigi 1861). Formatosi all'École des beaux-arts di Valenciennes, fu poi allievo e seguace di J.-L. David. Dipinse composizioni accademiche, quadri storici e religiosi e ritratti, [...] da Gros (Autoritratto, 1806, Valenciennes, Musée des beaux-arts; La morte di Britannico, 1814, Digione, Musée des beaux-arts; Lapidazione di Saint-Étienne, 1817, Parigi, Saint-Étienne-du-Mont). P. eseguì anche 23 quadri mitologici nella galleria di ...
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CRISCONIO (Criscuolo), Giovan Angelo
Francesco Abbate
Documentato come notaio a Napoli tra il 1536 e il 1560, dovrebbe quindi essere nato tra il 1500 e il 1510, qualche anno dopo il pittore Giovan Filippo [...] ", è assai stretta con un certo declino di qualità artistica, nei dieci anni che separano un'opera assai intensa quale la Lapidazione di s. Stefano (tale da meritare da sola il giudizio del Lanzi, che nessuno dei discepoli di Marco Pino fu "di ...
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Nell'Antico Testamento è bestemmia, in senso generico, qualunque espressione che rechi danno ad altri: è poi, in senso specifico, l'espressione ingiuriosa (ebr. ne'āṣāh) verso Dio. Per gli Ebrei era una [...] ecc., e l'attribuire prerogative strettamente divine a uomini. La bestemmia era punita di morte per lo più per mezzo della lapidazione (Levit., XX, 15; cfr. Marco, XIV, 61-64; Matteo, XXVI, 65; Atti, VI, 11 segg.; VII, 56 segg.; Mishna, Sanhedr., VII ...
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cineclubistico
agg. Da cineclub, tipico dei cineclub.
• «Il bello del cinema è che tutto cambia continuamente ma anche che niente mai muore. È ridicolo pretendere di possedere la ricetta sicura per piacere. [...] Fantozzi, al termine dell’ennesima proiezione coatta: «Per me La corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca». Nel tempo, quella lapidazione cineclubistica (il film di Eisenstein non la meritava, ma qui sta il bello) è diventata una sorta di grido di ...
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Scultore (Carrara 1577 - Firenze 1640). Allievo e collaboratore del Giambologna, alla morte di questo fu nominato "statuario" di corte e attese a importanti commissioni, rivelandosi il più notevole scultore [...] , portò a termine le statue incompiute del padre; lavorò in S. Stefano, dove realizzò anche il paliotto bronzeo con la Lapidazione di s. Stefano; è autore tra l'altro del crocefisso bronzeo nel duomo di Prato e della fontana del Bacchino pure ...
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PALAMEDE (Παλαμήδης, Palamedes)
C. Gonnelli
Eroe del ciclo troiano che però non è menzionato da Omero. È ricordato invece in molti altri autori dai ciclici in poi. Figlio di Nauplio e di Climene, o, [...] . e Tersite alla scacchiera erano stati raffigurati da Polignoto nella Lesche degli Cnidî a Delfi (Paus., x, 31, 1). La Lapidazione di P., opera di Timanthes fu vista da Alessandro Magno. La stessa scena riconosce il Mansuelli in uno specchio etrusco ...
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Il primo grande profeta d'Israele (1a metà del sec. 9º a. C.); non ci restano scritti di lui, che pur ebbe nella vita politica e religiosa del suo tempo una parte eminente. Nativo, forse, di Tesbe di Galaad, [...] , Iehu re d'Israele ed Eliseo profeta. Riapparve più tardi d'improvviso per predire al re Acab la stessa morte per lapidazione che egli aveva inflitto all'innocente Nabot, al fine di impossessarsi delle sue terre. La tradizione immagina E. rapito al ...
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LABRUZZI, Pietro
Francesco Leone
Nacque a Roma nel 1738, primogenito di Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e di Teresa Folli, genovese.
Il L. - la cui iniziale formazione artistica [...] ), il L. fu attivo nel successivo cantiere di S. Stefano in Piscinula per l'esecuzione della pala con La lapidazione di s. Stefano.
In questa prospettiva, arricchita però dall'influenza di Pompeo Batoni e da richiami cortoneschi, vanno esaminate ...
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lapidazione
lapidazióne s. f. [dal lat. lapidatio -onis]. – Getto di pietre contro qualcuno, da parte di più persone, sia come sfogo d’ira collettiva, sia, più spesso, come forma di supplizio, in uso soprattutto nell’antichità: la legge mosaica...
lapida
làpida s. f. – Variante ant. e pop. tosc. di lapide: Venite questa lapida a scoprire (Pulci). Nel contado toscano è così chiamata la pietra che chiude il pozzo nero o serve di coperchio alle fogne, alle cisterne e sim.