Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della [...] di Roma, proprio mentre le strutture politiche si frantumavano, travolgendo insieme l'antica cultura, giustificano l'appellativo di Magno. Dopo la morte fu subito venerato come santo. Proclamato dottore della Chiesa da Benedetto XIV (1754).
Opere e ...
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Prete sardo (m. 468), arcidiacono di LeoneMagno e suo legato al tempestoso Concilio di Efeso (449), gli successe (461) e ne continuò la politica, tesa a sradicare le eresie (scomunicò Eutiche e Nestorio) [...] e a confermare la superiorità di Roma, in particolare sui metropoliti di Gallia e Spagna. Nel 465 riunì un sinodo a Roma dal quale furono disciplinate le ordinazioni sacerdotali e proibite le traslazioni ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] ciclo degli appartamenti vaticani, inneggiante alla ierocrazia pontificia e al parallelismo tra le gesta di LeoneMagno e gli ideali politici di Leone X. Committenza interamente sua fu la decorazione delle logge vaticane (1513-18), dove le grottesche ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] in S. Pietro. Prima del trapasso aveva chiesto che la sua bara fosse tumulata nella cripta dell'altare di S. LeoneMagno, il che avvenne il 5 dic. 1830.
Ricevuto in udienza nell'ottobre 1828, Chateaubriand, che dal papa avrebbe ereditato un ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] in relazione ai nuovi apporti della pittura veneta (Sebastiano del Piombo, L. Lotto) e dell'Incontro di Attila e LeoneMagno. Nel frattempo R. aveva proseguito i suoi studî volti al rinnovamento della pala d'altare, giungendo a soluzioni moderne e ...
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Padre e dottore della Chiesa (Damasco dopo il 650 - San Saba, presso Gerusalemme, 749). Dalle fonti biografiche più antiche si sa che dapprima visse nella corte del califfo Yazīd, e tenne importanti cariche; [...] libertà umana. Ma il suo tradizionalismo ne fece un teologo antiquato per i suoi tempi (non conobbe il Tomus di s. LeoneMagno). Non esercitò influsso notevole sulla teologia bizantina, perché a lungo trascurato; in latino fu tradotto nel sec. 12º da ...
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Senatore (m. 457), sposò s. Pulcheria, reggente dell'impero, sorella di Teodosio II, al quale successe sul trono (450-57). Convocò il Concilio di Calcedonia d'accordo con papa LeoneMagno, sostenendo la [...] fazione avversa al monofisismo. M. mirò al mantenimento della pace e si oppose alla pretesa di Attila di imporgli un tributo come già a Teodosio II ...
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Scultore (Bologna 1595 - Roma 1654). Rappresentante della tendenza classicista contrapposta a quella più genuinamente barocca di G.L. Bernini, fu artista eclettico, abile nelle opere monumentali (Tomba [...] " del suo temperamento per natura e per educazione classicistico. Seguono (1646-53) il grande altorilievo dell'Incontro di LeoneMagno con Attila (S. Pietro; il modello originale è sullo scalone del palazzo dei Filippini alla Vallicella), di grande ...
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Religione
Nella Chiesa cattolica, d. della Chiesa sono scrittori illustri per santità di vita e ortodossia, ma soprattutto per la loro scienza nelle cose sacre. Il titolo è attribuito con decreto del [...] di Siviglia (1722), a s. Pier Crisologo (1729), a s. LeoneMagno (1754), a s. Pier Damiani (1829), a s. Bernardo di Giovanni della Croce (1926), a s. Roberto Bellarmino e a s. Alberto Magno (1931), a s. Antonio da Padova (1946), a s. Lorenzo da ...
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Teologo (Parigi 1634 - Amsterdam 1719); direttore (1662) dell'istituzione degli Oratoriani a Parigi, divenne sospetto all'autorità religiosa per alcune note in una sua edizione di san LeoneMagno. Di netto [...] orientamento giansenistico fin da allora, Q. nel 1681 fu trasferito a Orléans, poi (1684) allontanato dall'Oratorio. Trasferitosi presso A. Arnauld a Bruxelles, si gettò nella polemica contro gli avversarî ...
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magno
agg. [dal lat. magnus «grande»]. – Sinon. ant. e letter. di grande: Mi fuor mostrati li spiriti magni (Dante); case de le quai mai le più magne Non vide il paladin prima né poi (Ariosto). È ancora vivo in locuz. partic.: aula m., v....
tornese
tornése s. m. [dal fr. ant. torneis, che è il lat. mediev. Turonensis (sottint. denarius), agg. di Turones, antichi abitanti di Tours]. – Nome italianizzato del denaro e del grosso della moneta di Tours (importante città della Francia...