linguaggioregolarelinguaggioregolarelinguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, [...] problemi che lo riguardano (l’appartenenza di una stringa al linguaggio generato da una data grammatica, le operazioni tra due linguaggi dello stesso tipo ecc.) sono tutti decidibili. Un linguaggioregolare è riconosciuto da un automa a stati finiti. ...
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Scienza che studia l’elaborazione delle informazioni e le sue applicazioni; più precisamente l’i. si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione. [...] linguaggio appositamente elaborato. Essa ha inoltre dato vita al cosiddetto diritto dell’i., costituito dall’insieme delle disposizioni dirette a regolare d’origine. Per es., la formalizzazione delle regole (algoritmi) per l’analisi del vocabolario, ...
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Computazione, teoria della
Fabrizio Luccio
La necessità del calcolo, pur riconosciuta dall'uomo in tutte le epoche storiche, ha condotto solo in tempi relativamente recenti a una sistemazione teorica [...] regolari, le seguenti sono assai notevoli. La prima è nota come pumping lemma.
Lemma 2. Per ogni linguaggioregolare L esiste una costante n>0 tale che qualsiasi stringa α∈L, con ∣α∣≥n, può essere espressa come α=βγδ, con ∣βγ∣≤n e ∣γ∣≥1, in ...
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automa
automa dispositivo in grado di effettuare una particolare azione in risposta a stimoli esterni. I computer sono esempi di automi complessi che, a partire da dati e programmi, eseguono i comandi. [...] pari di 0 o un numero pari di 1: questo è il linguaggio accettato dall’automa. Un linguaggio accettato (o, equivalentemente, riconosciuto) da un automa finito deterministico è detto linguaggioregolare. È possibile definire anche un automa finito non ...
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Turing, macchina di
Turing, macchina di automa universale, elaborato dal logico inglese A.M. Turing, che fornisce una traduzione formale del concetto intuitivo di → calcolabilità. Sebbene introdotta [...] da una macchina di Turing ha caratteristiche più generali di quelli riconosciuti da automi più specifici; così è, per esempio, un linguaggioregolare che è riconosciuto da un automa a stati finiti (→ automa). Si costruisce così una gerarchia di ...
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linguaggiolinguàggio [Der. di lingua] [LSF] Il mezzo con cui gli uomini si scambiano reciprocamente informazioni; tale scambio, i cui veicoli (vocaboli) sono simboli di significato noto agli interlocutori, [...] con cui l'utente interagisce con un calcolatore elettronico: v. linguaggi di programmazione. ◆ [ELT] [INF] L. algebrico: v. base di dati: I 343 a. ◆ [ELT] [INF] L. contestuale, acontestuale, regolare: v. automi, teoria degli: I 331 f, c. ◆ [ALG] [FAF ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Roma e nel Lazio, una semplificazione di forme di accento classicistico. La Regola delli cinque ordini (1562) di Vignola, con il recupero e con la canonizzazione del linguaggio classico che aveva avuto in Serlio un precursore (1537), s’inserisce con ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] è un’attività lavorativa caratterizzata dall’apposizione di un termine al contratto che la regola. In base al d. legisl. 368/2001, che ha abrogato la l numerose e incontrollate proroghe.
Economia
Nel linguaggio economico, per l. si intende qualsiasi ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] consiste nell’introdurre i concetti economici nel linguaggio giuridico.
Il concetto di d. soggettivo reali sui beni mobili e immobili (art. 51). La stessa legge ne regola l’acquisto e la perdita, salvo che in materia successoria e nei casi ...
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televisione Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini non permanenti di oggetti fissi o in movimento; [...] sostituita dall’interattività, garantita dall’integrazione del linguaggio televisivo con la navigazione in rete tramite telecamere sono portate a un banco centrale di commutazione e regolazione (banco di regia), dal quale si comanda il succedersi ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...