Nipote (probabilmente Roma 1652 circa - ivi 1713) del papa Innocenzo XI. Investito dallo zio del ducato di Ceri, si segnalò nell'assedio di Vienna (1683) e nella guerra contro i Turchi, ottenendo dall'imperatore Leopoldo I il titolo, trasmissibile agli eredi, di principe dell'impero e l'investitura dei ducati del Sirmio (Srem) e della Sava. Grande di Spagna su nomina di Carlo II, duca di Bracciano ...
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Antica famiglia nobile italiana, sulla cui origine sono sorte molte leggende secondo le quali discenderebbe dal paladino carolingio Odo Scalcus, o da un vicario del Barbarossa, Enrico Erba. Comunque, la [...] fu un Giorgio Erba, vivente nel 1290. L'elevazione alla tiara di un Odescalchi (Innocenzo XI) trasportò (sec. 17º) la famiglia a Roma. Un nipote del papa, Livio (v.), duca di Ceri, fu capostipite del ramo ungherese della famiglia. Con Baldassarre ...
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ODESCALCHI ERBA, Benedetto
Benedetta Borello
ODESCALCHI ERBA, Benedetto. – Nacque a San Donnino (Como) nel 1679 da Antonio Maria Erba, senatore di Milano, marchese di Mondonico, nipote ex sorore di [...] Innocenzo XI, e da Teresa Turconi, figlia di Luigi, decurione di Como. Il fratello Baldassarre, nominato erede dello zio LivioOdescalchi, assunse il cognome di questo in aggiunta a quello paterno.
Nel 1700 si laureò in utroque iure a Pavia. ...
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Figlia (Stoccolma 1626 - Roma 1689) di Gustavo Adolfo, fu educata da lui e, alla sua morte, dal cancelliere Oxenstierna con molta cura, ma quasi virilmente. Sotto la reggenza sino al 1644, si occupò poi [...] l'Arcadia. Fu sepolta in S. Pietro. La sua biblioteca passò alla Vaticana (fondo Reginense); la sua collezione di quadri, invece, fu acquistata da LivioOdescalchi, poi (1722) da Filippo d'Orléans; i disegni sono oggi nel Museo di Teyler di Haarlem. ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] prime cacce alla volpe; poi, con personale, cavalli e cani fatti appositamente venire dall'Inghilterra, per iniziativa di don LivioOdescalchi e sotto la sua presidenza fu fondata la società. Le cacce si svolgevano nel tardo autunno, nell'inverno e ...
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Nacque nel 1660, da Giovanni Giorgio III e da Anna Sofia di Danimarca; fu principe elettore ereditario di Sassonia della famiglia dei Wettiner. La corona polacca che egli ebbe (1696), previa conversione [...] al cattolicesimo, nonostante la rivalità di parecchi candidati (tra cui anche un italiano, don LivioOdescalchi, nipote di Innocenzo XI), doveva servirgli di gradino per una grande monarchia assoluta ed ereditaria, che egli non cessò di vagheggiare ...
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MARSILI, Luigi Ferdinando
Giuseppe Gullino
Cesare Preti
MARSILI (Marsigli), Luigi Ferdinando. – Nacque a Bologna il 10 luglio 1658 dal conte Carlo e da Margherita Ercolani, anch’ella di famiglia patrizia; [...] riuscì a ottenere il ducato di Srem (Sirmio, nella classicità, tra il Danubio e la Sava) per il nipote del papa, LivioOdescalchi. La campagna del 1689 si aprì infelicemente per le armate imperiali, dal momento che la Francia era scesa in guerra sul ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] (per motivi di opportunità) quando fu elevato al pontificato. Nel 1673 moriva anche il fratello Carlo e l'Odescalchi diveniva tutore dei di lui figli, Livio (nato nel 1658), che fece venire in Roma e mandò a studiare dai gesuiti, e Giovanna Maria ...
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Vedi COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE dell'anno: 1973 - 1994
COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE (Collezioni dal Rinascimento al sec. XIX, ν. S 1970, p. 242)
C. Gasparri
Questo aggiornamento intende presentare solo le [...] , disperse soprattutto nel periodo in cui fu residenza di Cristina di Svezia (1670-1679), quando diversi marmi passarono a LivioOdescalchi e, successivamente, furono venduti a Filippo V (1724). Il resto delle sculture fu trasferito a Napoli dopo il ...
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SCARLATTI, Alessandro
José Maria Dominguez
– Nacque a Palermo il 2 maggio 1660, secondogenito di Pietro Scarlata, musicista trapanese, e di Eleonora d’Amato; fu battezzato con i nomi di Pietro Alessandro [...] che tenne per appena due mesi, dal 13 febbraio all’aprile del 1689. In quell’anno la protezione di don LivioOdescalchi dovette essere molto forte, se il viceré si vide obbligato a scrivere all’ambasciatore Medinaceli una severa lettera, rifiutando ...
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