In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le [...] e quello ideologico e nozionale, da cui proviene la giustificazione razionale dell’atto diculto. Caratteristica del c. in generale è la delimitazione di una sfera sacra rispetto ai luoghi, al tempo e alle persone. Circa i primi si osserva che il ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] considerazioni cosmiche, filosofiche e simboliche che portano a privilegiare la pianta centrale, la più idonea al luogodicultodi Dio, essenza della perfezione e dell’armonia. Tipologia contestata dalla controriforma (C. Borromeo), che prescrive la ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] nuova fisionomia della città alto-medievale, con castelli e fortificazioni sorte attorno alle case dei potenti e ai luoghidiculto.
Alla morte di Costantino l’Impero fu nuovamente turbato da lotte per la successione; poi Costanzo II (337-361) riunì ...
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Edificio sacro, luogo consacrato al cultodi una divinità e concepito per lo più come dimora, permanente o temporanea, della divinità stessa, che vi può essere rappresentata da un’immagine o da un simulacro.
Archeologia
Il [...] incontro con la divinità che scende dal cielo; in tal caso probabilmente sostituisce, nella pianura mesopotamica, i luoghidiculto montano della terra d’origine dei Sumeri.
Diverso architettonicamente dal t. babilonese, il t. egiziano è ugualmente ...
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Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; [...] Anche per i templi sono interessanti le testimonianze di Volubilis, Thamusida e Tipasa, mentre il luogodiculto tra i più difficili da interpretare di tutto il mondo romano è quello dell’acropoli di Lixus. In tutte le città sono attestati impianti ...
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Unico satellite naturale della Terra, di cui costituisce anche l’oggetto celeste più vicino, è un corpo opaco che risplende per luce riflessa del Sole.
Caratteristiche generali
La L. è, dopo il Sole, [...] Diverso, il templum Solis et Lunae dell’XI regione di Roma augustea; sul Palatino esisteva un antichissimo luogodicultodi Luna noctiluca.
In buona parte per reazione alla scuola di mitologia comparata di M. Müller, secondo cui la maggior parte dei ...
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(gr. ᾿Ελευσίς) Antica città dell’Attica, famosa per il santuario di Demetra e Kore e per i riti sacri a esso collegati. Alleata di Atene, visse un periodo di sviluppo tra la fine del 7° e l’inizio del [...] una fortezza ellenistica a pianta triangolare. Il santuario (dove anche i resti di età micenea attesterebbero l’esistenza di un luogodiculto molto antico) fu ristrutturato e ampliato in varie riprese dall’8° sec. ca. all’età imperiale; posto su una ...
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Presso i Romani si diceva d. (devotio) l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per stornare un pericolo dalla comunità. Tipica è la devotio di Publio Decio Mure. Nell’età imperiale [...] devota contemplazione.
Rientra in un più ampio ambito di arte devozionale l’ex voto, opera destinata, da un singolo, a un luogodiculto pubblico o accessibile, come atto di testimonianza o resa di grazie. Ha grande importanza nell’arte popolare dei ...
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Moschea e scuola superiore di studi musulmani del Cairo. Fondata come luogodiculto nel 970 dal generale fatimida Giawhar, cominciò presto a servire da luogo d’istruzione per le discipline religiose e [...] giuridiche, comprese le scienze sussidiarie (grammatica, retorica, aritmetica ecc.), ed è tuttora il maggior centro di studi teologici e giuridici del mondo islamico. Dopo essere stata a lungo esente da ogni controllo statale, dalla fine del 19° sec. ...
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traslazione Trasferimento da un luogo a un altro e raramente da un tempo a un altro.
Trasferimento del procedimento da un ufficio giudiziario a un altro a seguito di un provvedimento del giudice preventivamente [...] nel 1907, da O. Veblen e J.H.M. Wedderburn).
T. delle reliquie Il trasporto dei resti di un santo dal sacello originario a un luogodiculto, spesso narrato in relazioni dette Acta translationis; la data della t. è a volte festa liturgica. T. della ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...