Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura chiave dell'Islam, è il messaggero di Dio (rasūl Allāh), ma nonostante l'importanza fondamentale che riveste la sua figura, essendo colui che ha rivelato il Corano, l'ortodossia islamica insiste ...
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Sultano ottomano (n. 1641 - m. 1692). Salì al trono a sette anni, in un periodo agitato per la guerra contro Venezia e l'Impero asburgico. Durante il suo regno fu conquistata Candia (1669) e assediata Vienna (1683). Fu deposto nel 1687 ...
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Sultano ottomano (n. 1566 - m. 1603), figlio di Murād III. Salì al trono nel 1595, e lasciò ai suoi generali la condotta della guerra contro l'Impero asburgico e la Persia. ...
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L'ultimo sultano ottomano (n. 1861 - m. San Remo 1926), figlio di ῾Abd ul-Ḥamīd. Successe (1918) allo zio Maometto V. Dopo la disfatta turca nella guerra mondiale, si trovò in contrasto col governo kemalista [...] che si era insediato ad Ankara e lottava per sottrarre la Turchia alle imposizioni dei trattati di pace. Finita la guerra in Anatolia col trionfo dei kemalisti sui Greci, la Grande assemblea nazionale ...
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Maometto I
Sultano ottomano, figlio di Bayazid I (n. 1386-m. 1421). Dopo la sconfitta inflitta da Tamerlano agli ottomani nel 1402 e la cattura del padre, che aprirono il cd. «interregno ottomano», riuscì, [...] nel 1413, a riunificare l’impero suddiviso fra i figli superstiti di Bayazid, facendosi incoronare ad Adrianopoli (Edirne), che prese come capitale dopo Bursa ...
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Sultano ottomano (n. 1430 - m. 1481), figlio di Murād II. Salì al trono nel 1451. Nel 1453 assediava e conquistava Costantinopoli: successivamente occupò il Peloponneso, Trebisonda, Mitilene, l'Eubea, parte dell'Albania, le colonie genovesi della Crimea; soggiogò definitivamente la Serbia in Europa e sottopose a tributo la Caramania in Anatolia. Nel 1480 fece assediare invano Rodi, e mandò una spedizione ...
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Sultano ottomano (m. 1421), figlio di Bāyazīd I. Quando il padre cadde prigioniero di Tamerlano (1402), riuscì a sopraffare i fratelli rivali e a restaurare l'unità dell'Impero. ...
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Sultano ottomano (Costantinopoli 1884 - ivi 1918). Successe (1909) al fratello ῾Abd ul-Ḥamīd deposto dai rivoluzionarî del Comitato unione e progresso. Durante il suo regno l'Impero ottomano perse la Libia (guerra italo-turca, 1911-12), quasi tutti i possedimenti europei (guerre balcaniche, 1912-13) e si schierò al fianco degli Imperi centrali nel primo conflitto mondiale ...
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MAOMETTO V Reshād
Ettore Rossi
Sultano ottomano, trentacinquesimo della serie; figlio di ‛Abd ul-Megīd; nacque nel 1844; successe nel 1909 al fratello ‛Abd ul-Hamīd II deposto dai rivoluzionarî del [...] comitato Unione e Progresso; morì il 3 luglio 1918, mentre durava la guerra mondiale, alla quale la Turchia prese parte a fianco degli Imperi centrali. Sotto il suo regno avvennero anche la guerra italo-turca ...
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MAOMETTO I, detto Celebī
Ettore Rossi
Sultano ottomano, quinto della serie, figlio di Bāyazīd I. Quando il padre cadde prigioniero di Tamerlano (1402), mantenne il dominio sulla parte anatolica del [...] sultanato, combatté i fratelli Solimano, padroni della Turchia europea, lsà e Mūsà, riuscendo ad avere il sopramento su tutti tra il 1406 e il 1413; domò il movimento di rivolta dello sceicco Giuneid. ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.