Patriota, storico e arabista siciliano (Palermo 1806 - Firenze 1889). Oppositore dei Borbone, costretto a un lungo esilio in Francia, fu dapprima fervente mazziniano ma infine appoggiò la soluzione cavouriana. Rientrato in Italia, divenne ministro dell'Istruzione, organizzò gli studi orientali e contribuì in modo rilevante alla conoscenza della Sicilia musulmana.
Vita
Impiegato ministeriale, nel 1842, ...
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Uomo politico (Palermo 1803 - ivi 1877), fratello di Emerico. Fu decurione di Palermo (1836) e intendente a Messina (1848). Deputato al parlamento siciliano (1848) e ministro delle Finanze nel governo rivoluzionario (1849), dopo il ritorno dei borboni esulò a Genova, dove nel 1860 costituì un comitato di aiuto per l'impresa dei Mille. Incaricato d'affari del governo provvisorio di Sicilia presso la ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] e giobertiano, sembrava dovesse vieppiù irrobustire la coscienza della lesa "nazione" siciliana: nel 1842 appariva la celebre opera di MicheleAmari sul "Vespro". E nel gennaio 1848 l'insurrezione divampava in tutta l'isola e assumeva di fronte a ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] pensiero politico, e insieme severamente curiosa della verità filologicamente accertata, è la Storia del Vespro siciliano di MicheleAmari, grande orientalista, la cui opera segna il trapasso dalla storia di pensiero nutrita d'indagini e di materiale ...
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. La voce "barbareschi" e le frasi "stati barbareschi, pirati barbareschi" ecc., sebbene etimologicamente possano riferirsi alle popolazioni in genere della Barberia e alle varie epoche della loro storia, [...] S. Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, Roma 1926; C. A. Nallino, Venezia e Sfax nel sec. XVIII, in Centenario della nascita di MicheleAmari, II, Palermo 1910; J. Dény, Chansons des janissaires d'Alger, in Mélanges René Basset, Parigi 1925. ...
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Nato a Pisa il 20 febbraio 1835, morto a Firenze il 9 novembre 1914. Ha uno dei primi posti tra i rinnovatori degli studî storici nella seconda metà del sec. XIX. In Pisa iniziò gli studî di lettere sotto [...] di fatti: nei quali l'ardore patriottico sempre si accompagna a grande equanimità di giudizî. Vanno particolarmente ricordati il Carteggio di MicheleAmari (voll. 3, 1896-1907), e il bel libro su Federico Confalonieri (1898).
Il D'A. si ritrasse dall ...
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LINCEI
Giuseppe GABRIELI
L'Accademia dei Lincei (i quali presero nome dalla lince, per allusione allo sguardo acuto che è attribuito a quell'animale ed è proprio del sagace studioso), la più vecchia [...] , costituita nel 1924 dal duca di Sermoneta D. Leone Caetani aggiungendo i proprî libri e manoscritti al fondo orientale di MicheleAmari; 4. il fondo Lovatelli o sezione Archeologica, che raccoglie sin dal 1926, per legato e dono, la scelta libreria ...
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Nacque in Milano il 28 giugno 1808 da Gerolamo Trivulzio e da Vittoria Gherardini. Il padre, che apparteneva alla famiglia del celebre maresciallo Gian Giacomo, morì mentr'ella era ancora bambina e la [...] Sirtori, Enrico Heine, il Mignet, il Thierry, il Thiers, il Guizot, il Michelet, Georges Sand, Dumas padre, MicheleAmari, Pellegrino Rossi. Era un vero salotto cosmopolita, ove imperava la romantica figura di Cristina Belgioioso nel fulgore della ...
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Arabista, nato a Leida il 21 febbraio 1820, morto ivi il 3 maggio 1883, professore in quella università dal 1850.
Continuando la tradizione degli arabisti olandesi si dedicò con straordinaria attività [...] riprod. anastatica 1927), relativo specialmente agli autori del periodo postclassico. Il D. fu anche efficace maestro e generoso ausiliatore di lavori altrui; molto riconobbe da lui MicheleAmari (v.) nella preparazione della Biblioteca Arabo-Sicula. ...
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Uomo politico britannico, nato a Londra il 1 gennaio 1800, morto a Londra il 18 febbraio 1857. Figlio del 2° marchese di Stafford (poi duca di Sutherland), fu educato a Eton e alla Christ Church (Oxford). [...] l'Irlanda e per pochi mesi ministro della Guerra. Tradusse il Faust di Goethe, la Storia del Vespro siciliano di MicheleAmari e compose varie altre opere letterarie, adunò una preziosa collezione di opere d'arte, ora a Bridgewater House (Londra), fu ...
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spottone s. m. (iron.) Grande spot pubblicitario. | In senso figurato, evento, programmato o accidentale, che ne mette in risalto un altro. ◆ Coproduttrice prima dei soli film di Pozzetto, poi di alcuni piccoli prodotti per le televisioni, infine...
incontrare
v. tr. [der. del lat. tardo incontra: v. incontro1] (io incóntro, ecc.). – 1. a. Trovare per caso, o senza deliberato proposito, una o più persone davanti a sé o sulla propria strada (può includere l’idea del solo vedere o anche...