Haar, misuradiHaar, misuradi per un gruppo topologico compatto e abeliano G(⋅), è una misuradi Borel μ che soddisfa le seguenti condizioni:
• μ(x ⋅ S) = μ(S ⋅ x) = μ(S) per ogni x ∈ G e ogni sottoinsieme [...] ; 0 per ogni sottoinsieme aperto e non vuoto A ⊆ G;
• μ(E) < ∞ per ogni sottoinsieme compatto E ⊆ G.
Per esempio, la misuradi Lebesgue è una misuradiHaar sul gruppo moltiplicativo dei reali non nulli (→ Borel, misuradi; → Lebesgue, misuradi). ...
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Matematico ungherese (Budapest 1885 - Szeged 1933), allievo di D. Hilbert, prof. di fisica-matematica a Kolozsvár (1912) e quindi (dal 1920) di matematica a Szeged. I suoi contributi scientifici vanno [...] compatti che generalizza una nozione già nota per i gruppi di Lie e che è ora nota come misuradiHaar: essa ha reso possibili notevoli progressi nella teoria dei caratteri dei gruppi (soprattutto per opera di I. Schur e H. Weyl) e ha consentito a J ...
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Misura e integrazione
M. Evans Munroe
Introduzione
La nozione di integrale viene spesso introdotta considerando il problema di determinare l'area racchiusa da una curva, prendendo un limite di somme [...] compatta, poniamo per definizione
τ(G)=sup{τ0(C)∣C⊂G; C compatto}.
Utilizzando ϑ e τ nel solito modo, si ottiene una misuradiHaar invariante a sinistra.
Uno spazio dimisura è una terna (X, Σ, μ) costituita da un insieme X, da una σ-algebra Σ ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] (la quale sia finita sui compatti) è concentrata su qualche sottospazio di quel tipo e ammette una semplice descrizione algebrica, che deriva dalla misuradiHaar sul sottogruppo, al quale è associato il sottospazio omogeneo. Nella dimostrazione ...
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Gruppi
GGeorge W. Mackey
di George W. Mackey
SOMMARIO: 1. Introduzione e storia. □ 2. Concetti fondamentali. □ 3. Anelli di endomorfismi e gruppi lineari. □ 4. La struttura dei gruppi finiti. □ 5. Gruppi [...] può essere scelta in guisa tale che la misuradiHaardi un intervallo sia esattamente la lunghezza di quell'intervallo; la misuradiHaar si riduce così alla misuradi Lebesgue. La teoria di Lebesgue dell'integrazione fu estesa agli spazi astratti ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Il Bourbakismo
Jean-Paul Pier
Il Bourbakismo
L'avvento e l'influenza di Bourbaki costituiscono uno dei fenomeni più sorprendenti nella matematica [...] a∈G, f∈L1(G,μ). D'altra parte si esamina l'esistenza dimisure quasi invarianti e dimisure invarianti in uno spazio omogeneo. Si esplicita la misuradiHaar su uno spazio quoziente; vengono trattati numerosi esempi e applicazioni.
L'ottavo capitolo ...
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Analisi matematica
Jean A. Dieudonné
Alcune delle idee fondamentali che sono alla base del calcolo risalgono ai Greci, ma il loro sviluppo sistematico iniziò soltanto nel XVII secolo. Alla fine di quel [...] che
[23] formula
per ogni f∈B, e tale uguaglianza si può anche scrivere
[24] formula
dove χ è il carattere f →f(0) su B, X=U e dμ(θ) è la misuradiHaar normalizzata (1/2π) dθ su U. In generale, dato un carattere χ su A si dice che μ è una ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria della misura
Maurice Sion
La teoria della misura
Con la nozione matematica dimisura si vogliono analizzare concetti che si riferiscono [...] fu successivamente estesa a ogni gruppo localmente compatto. Tale misura, nota come 'misuradiHaar', costituisce oggi le fondamenta della teoria. I coefficienti di Fourier di una funzione hanno dato origine nella teoria moderna alla trasformata ...
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ORSATTI, Adalberto. – Nacque a Chieti il 15 marzo 1937, da Nicola, militare di carriera, e da Maria Gagliardi.
Allievo della scuola militare della Nunziatella a Napoli tra il 1952 e il 1955, si trasferì [...] legati alla teoria dei gruppi abeliani, in cui vennero trattati i gruppi compatti, la misuradiHaar, il teorema di Peter Weyl e la dualità di Pontryagin.
Un altro argomento di rilievo cui Orsatti diede un importante contributo fu quello degli anelli ...
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Con questo nome sono indicati tutti quei prodotti fibrosi, di origine naturale o artificiale che possono essere trasformati in filati e in tessuti. Questa definizione esclude dal novero delle fibre tessili [...] possibilità d'uso di una materia fibrosa per scopi tessili presuppone la coesistenza in una certa misuradi alcune proprietà della Berlino 1929; C. Kronacher e G. Lodemann, Technik der Haar- und Wolleuntersuchung, Vienna 1930; C. Pertusi, Le fibre ...
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