Indirizzo architettonico, urbanistico e del design che fa riferimento al complesso di teorie e di esperienze d’avanguardia elaborate, tra le due guerre mondiali, nell’ambito del Bauhaus, di De Stijl, del costruttivismo, del CIAM e dell’international style. In architettura, postulava l’abbandono degli stili storici, dell’eclettismo e del classicismo a favore di un linguaggio progettuale capace di sfruttare ...
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Architetto (Robbiate 1905 - Milano 1977). Si avvicinò al movimentomoderno attraverso E. Persico e G. Pagano. Una razionalità, temperata dalla cura per i particolari e i materiali, caratterizza la sua [...] vasta opera: design di arredo e allestimento di mostre (dal 1933 in varie Triennali di Milano; padiglione INA, Fiera di Milano, 1935; ecc.); quartiere F. Finzi a Milano (1936-37, con R. Camus e G. Palanti); ...
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(App. II, i, p. 815; III, i, p. 508; V, ii, p. 20; v. ecumenismo, App. IV, i, p. 623)
Movimento ecumenico è l'espressione generalmente adottata per indicare i molteplici sforzi compiuti dalle Chiese cristiane [...] È ormai opinione comune che la prima conferenza missionaria di Edimburgo nel 1910 sia la data di nascita del modernomovimento ecumenico. Appena tre decadi dopo Edimburgo, nel 1942, W. Temple, il più insigne arcivescovo di Canterbury di questo secolo ...
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Movimento artistico che, con declinazioni diverse, si diffuse in Europa e negli Stati Uniti tra il 1890 e il 1910, e che interessò in particolare le arti applicate e l’architettura. L’a. si inserisce nella [...] come i magazzini Carson, Pirie, Scott & Co. (1890).
L’avvento delle avanguardie storiche e il movimentomoderno in architettura comportarono un pesante giudizio sul movimento che, tuttavia, fu rivalutato fin dal saggio di N. Pevsner Pioneers of ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] è una tendenza critica, promossa nel 1961 da P. Johnson, nei confronti degli assunti del razionalismo o del cosiddetto MovimentoModerno (il concetto di funzione, la flessibilità distributiva, la pianta libera ecc.). I testi di P. Blake (Form follows ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] , a Weimar e poi a Dessau, sotto la direzione di Gropius, H. Meyer e L. Mies van der Rohe, protagonisti del Movimentomoderno in architettura, che in G. con le prime esperienze di Taut, E. Mendelsohn, Hans e Wassili Luckhardt, Poelzig, H. Sharoun ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] importante della cultura statunitense tra le due guerre è anche il consolidarsi di una forte tradizione critica, cui il movimentomodernista nel suo complesso offre dovizia di materiali. Eliot, con The sacred wood (1920), Dante (1929) e On po;etry ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] in G. di A. Raymond (1888-1976), che interpreta le forme dell’architettura giapponese attraverso lo spirito del movimentomoderno. Nel periodo fra le due guerre si stabiliscono contatti fra gli architetti giapponesi e i maggiori maestri europei: W ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] L’espressionismo tra le due guerre ha in F. il più significativo esponente in M. Gromaire.
In architettura il movimentomoderno vede accanto alla vitale figura di Le Corbusier (padiglione dell’Esprit nouveau dell’esposizione di Parigi del 1925; villa ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] 15° sec.).
Nel 19° sec. l’arte romena si stacca decisamente dalla tradizione e si volge all’Occidente. Al movimentomoderno contribuirono anche artisti stranieri, specie francesi. I maggiori pittori del periodo sono G. Țătărescu, I. Mirea, T. Aman ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...