Storico della letteratura e critico (Aosta 1901 - Roma 1990); professore di letteratura italiana nelle università di Palermo (1936) e Roma (1937-72); socio nazionale dei Lincei (1966). Studioso dei primi [...] (1979). Diresse con E. Cecchi la Storia della letteratura italiana (9 voll., 1965-69). Il Centro Studi NatalinoSapegno (Aosta) sta curando l'edizione dei carteggi e dei corsi universitari. Si veda, in particolare, l'importante corrispondenza ...
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STABILI, Francesco (Cecco d'Ascoli)
NatalinoSapegno
Nato in quel di Ascoli nel 1269, professò astrologia in varie città d'Italia e da ultimo a Bologna, donde fu costretto ad allontanarsi nel dicembre [...] 1324, perché condannato come eretico. Recatosi a Firenze, entrò in qualità di astrologo e medico al servizio di Carlo di Calabria, sennonché, resosi nuovamente sospetto alla gente di chiesa e attiratasi ...
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SERCAMBI, Giovanni
NatalinoSapegno
Scrittore, nato a Lucca il 18 febbraio 1347, morto il 27 maggio 1424. Fu tra i più caldi e convinti fautori della signoria dei Guinigi. Durante la reggenza di Lazzaro [...] Guinigi, ebbe incarichi politici; e dopo l'assassinio di lui, cooperò validamente ad assicurare l'avvento al potere del figlio Paolo. Un Monito, ch'egli indirizzò a Lazzaro, è un vero programma di governo ...
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BOCCACCIO, Giovanni
NatalinoSapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] e XI (1953), pp. 163-243; F. Ageno, Rassegna bibliografica, in Giorn. stor. della lett. ital., CXXXI(1954), pp. 227-48; N. Sapegno, A proposito di una nuova ediz. del Decameròn,ibid., CXXXIII (1956), pp. 48-66; A. E. Quaglio, in Paideia, X (1955), pp ...
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ARIOSTO, Ludovico
NatalinoSapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] (Firenze 1903), P. Nardi (Milano 1926), R. Palmarocchi (Firenze 1931), G. Raniolo (Firenze 1933), A. Marenduzzo (Milano 1933), N. Sapegno (Milano 1940 ), W. Binni (Firenze 1942), R. Ramat (Città di Castello 1943), L. Pi etrobono e C. Spada (Firenze ...
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BANDELLO, Matteo
NatalinoSapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] di "condomini di Castelnuovo, Sale e Caselle"; ma, presto coinvolti nelle lotte civili, al seguito dei Torriani dapprima e in età più recente degli Sforza, erano già alla fine del Quattrocento alquanto ...
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SACCHETTI, Franco
NatalinoSapegno
Scrittore, nato forse a Ragusa circa il 1330 da Benci di Uguccione, di famiglia fiorentina guelfa nobile e, secondo il Villani, antica; morì, pare, nel 1400. L'esercizio [...] della mercatura, cui attese da giovane, gl'impose viaggi frequenti e in terre lontane, e contribuì ad allargare la sua conoscenza degli uomini e delle cose. Più tardi, stabilitosi a Firenze, ebbe dal comune ...
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SERDINI, Simone, detto il Saviozzo
NatalinoSapegno
Scrittore, nato a Siena verso il 1360, condusse vita errante per le corti principesche e al servizio di condottieri, morì in prigione e suicida fra [...] di F. Beck, Neuburg 1895).
Bibl.: G. Volpi, La vita e le rime di S. S. detto il Saviozzo, in Giorn. stor. d. letter. ital., XV (1890); B. Croce, Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 224-26; N. Sapegno, Il Trecento, Milano 1934, pp. 472-75. ...
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SOLDANIERI, Niccolò
NatalinoSapegno
Verseggiatore, vissuto nella seconda metà del sec. XIV. Scrisse canzoni di materia morale, continuando la maniera dei gnomici da Guittone d'Arezzo a Bindo Bonichi; [...] ma di lui meritano d'esser ricordate soprattutto le rime per musica, ballate madrigali cacce, per le quali egli si apparenta piuttosto ad altri poeti del Trecento, dal Sacchetti ad Alesso di Guido Donati. ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
NatalinoSapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] si era compiaciuto di inserire nei suoi scritti giovanili. Interpretando ingegnosamente le oscure indicazioni cronologiche, alzando il velo delle allegorie, sciogliendo gli anagrammi, ricomponendo pazientemente ...
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