Scrittore italiano (n. Roma 1966). Ha esordito nel genere pulp, diventandone uno dei maggiori esponenti grazie al romanzo Branchie (1994) e alla raccolta di racconti Fango (1996). Successivamente il suo stile ha raggiunto maggiore equilibrio con romanzi quali Ti prendo e ti porto via (1999), Io non ho paura (2001), da lui stesso trasposto nel film di G. Salvatores del 2003, e Come Dio comanda (2006, ...
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ROMANZO.
Stefano Calabrese
– Deterritorializzazione. Un inedito connubio: romanzo e linguaggio veicolare. Rimediazione. Il realismo magico come commutatore conoscitivo. La svolta ‘modale’ del global [...] quali l’iperbole e, soprattutto, l’ipotiposi, come dimostra il caso fortunato di Io non ho paura (2001) di NiccolòAmmaniti (n. 1966), in cui la consanguineità tra il verbale e l’iconico mediata dall’attuale civiltà dell’audiovisivo ha favorito ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] Il ritorno in sala si ebbe nove anni dopo The Dreamers con Io e te (2012), basato sull’omonimo romanzo di NiccolòAmmaniti. Ancora uno spazio chiuso, sotterraneo, in un palazzo romano, in cui si rinchiude Lorenzo (Jacopo Olmo Antinori), un ragazzo ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] apodosi):
(23) La prego. Non voglio insistere, ma per me sarebbe il massimo se mi aiutasse, mi farebbe talmente felice (NiccolòAmmaniti, Ti prendo e ti porto via, p. 234)
Accanto alla forma standard esistono però, sin dall’antichità, soprattutto nel ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] era un pezzo di merda. E sapeva per certo che quel vecchio scemo aveva dato il bassotto da mangiare ai maiali (NiccolòAmmaniti, Io non ho paura, Milano, Garzanti, 2001, pp. 15-16)
(b) Le anafore per sostituzione possono realizzarsi anche in forma di ...
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Giuseppe Culicchia
Torino dopo l’auto
Divenuta una delle mete italiane preferite dal turismo, la città – dalla bellezza ora austera ora folle di un centro a misura d’uomo e che contrariamente allo stereotipo [...] cardinale Gianfranco Ravasi e Claudio Magris, gli incontri con Federico Rampini, Piero Angela, Luis Sepúlveda, NiccolòAmmaniti, Piergiorgio Odifreddi. Particolare rilievo è stata data all’editoria indipendente con la macrosezione Officina. Editoria ...
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Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] sono le animatrici stabili del discorso romanzesco attuale, come dimostra il caso fortunato di Io non ho paura (2001) di NiccolòAmmaniti (n. 1966).
Il romanzo è la storia del rapimento di un bambino durante l’estate del 1978 in una zona imprecisata ...
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Narratori italiani e scrittura dell’estremo
Daniele Giglioli
Letteratura e realtà: un rapporto in crisi
Che cos’è la scrittura dell’estremo? Non uno stile, non un genere, non una poetica, non una scuola [...] , Giancarlo De Cataldo, Girolamo De Michele, Giuseppe Genna. Sono invece di chiara provenienza hard boiled i romanzi di NiccolòAmmaniti (n.1966), che vi ha sacrificato un genuino e rarissimo talento comico, evidente in un libro d’esordio come ...
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Il romanzo di consumo
Carlo Bordoni
Quando leggere è un piacere
Letteratura popolare, paraletteratura, letteratura di genere, di consumo, di evasione o d’intrattenimento sono tutte definizioni che tendono [...] giusto definire romanzo di consumo Scusa ma ti chiamo amore (2007) di Federico Moccia o Io non ho paura (2001) di NiccolòAmmaniti? E non di consumo I giorni dell’abbandono (2002) di Elena Ferrante o Caos calmo (2005) di Sandro Veronesi? Tutti hanno ...
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Il noir contemporaneo
Renato Venturelli
Noir, post-noir, neo-noir, o addirittura neon noir, secondo la definizione di Woody Haut, che ha così intitolato il suo volume (Neon noir. Contemporary American [...] , Rose e pistole (1998) di Carla Apuzzo o L’ultimo capodanno (1998) di Marco Risi, ambiziosa trasposizione da NiccolòAmmaniti affondata in modo catastrofico al box office. Il nuovo decennio ha visto però un interesse crescente, ancora una volta ...
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showrunner s. m. e f. Responsabile e supervisore di una serie televisiva, sia per gli aspetti creativi sia per quelli gestionali e organizzativi della produzione. ♦ In Italia come al solito dobbiamo rimanere in paziente attesa che qualcosa attraversi...
magenta
magènta agg. e s. m. [dal nome della cittadina di Magenta, in prov. di Milano], invar. – 1. a. Color porpora carico venuto di moda dopo la battaglia di Magenta (1859), con riferimento al colore dei pantaloni degli zuavi francesi: una...