Isoletta del Golfo di Napoli (0,7 km2), nella parte più orientale dell’insenatura di Pozzuoli. Fa parte del comune di Napoli (a 13 km). Di origine vulcanica, ha un minuscolo cratere. Produzioni agricole (uva e asparagi). È unita alla terraferma presso Capo Posillipo da un ponte ...
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Generale italiano (Bari 1881 - Nisida 1945). Destinato nel 1941 alla difesa territoriale di Bari, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, difese con forze minime la città dai Tedeschi. A seguito dell'occupazione [...] alleata, fu processato da un tribunale militare inglese con l'accusa di essere stato responsabile nel 1941 della morte di un ufficiale britannico e del ferimento di un altro, entrambi prigionieri che tentavano ...
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Sacerdote e patriota (Cesacastina, Teramo, 1798 - Nisida 1856). Professore nel seminario di Teramo (prima del 1827 e dal 1841), parroco a Tottea (Teramo) dal 1827, partecipò ai movimenti liberali e, arrestato [...] nel 1850, fu condannato all'ergastolo ...
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Benedettino (m. 709 o 710), di origine nordafricana, abate di Nisida, ove divenne abate dei SS. Pietro e Paolo (poi S. Agostino), venne dal papa Vitaliano designato arcivescovo di Canterbury, ma declinò [...] l'incarico in favore dell'amico Teodoro di Tarso, che seguì in Inghilterra (668). Assai versato nelle scienze sacre e profane, cooperò con Teodoro all'istituzione di parecchie scuole, e speciale impulso ...
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Opera lirica (1840) di G. Donizetti, derivata dalla partitura, modificata e ampliata, dell'Ange de Nisida, un'opera semiseria alla quale il musicista aveva lavorato in quello stesso anno, ma che non venne [...] poi messa in scena ...
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Scrittrice italiana (n. Napoli 1960). Laureatasi in Filosofia a Napoli, si è specializzata in scrittura teatrale e si è abilitata all’insegnamento. Organizza incontri di lettura e scrittura per ragazzi [...] e ha partecipato a progetti didattici presso l’Istituto Penale Minorile di Nisida. Ha esordito come scrittrice nel 1995 con il giallo breve Il commissario Gargiulo. Del 2003 è il romanzo Pidocchi ovvero la storia di alcuni bambini e di alcuni ...
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Patriota e magistrato (Montoro Inferiore 1814 - Torre del Greco 1885); giudice della gran corte criminale di Terra di Lavoro, la sua attività patriottica gli costò (1848) l'esonero dalla carica; nel 1849 [...] L. Settembrini, F. Agresti, ecc. Condannato a morte (1851), ebbe commutata la pena in ventiquattro anni di carcere duro a Nisida. Graziato (1859), si stabilì a Napoli. Dopo la caduta dei Borboni (1860), fu deputato (1861-65), presidente di sezione ...
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Uomo politico senese (sec. 16º), nipote di Antonio; dopo essere stato nominato da Carlo V generale e giustiziere del regno di Napoli, fu eletto a Siena (1528) capitano del popolo. Due anni dopo fu rimosso [...] (1541) da Carlo V di connivenza col re di Francia e costretto a dimettersi. Rieletto (1545), il veto imperiale gli impedì di accettare la carica, per cui abbandonò la vita pubblica ritirandosi nell'isola di Nisida, presso Pozzuoli, dove morì. ...
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Scrittore, nato a Napoli il 18 maggio 1809, morto il 21 maggio 1864 a Parigi, dove svolse la sua maggiore attività. Scrisse poemetti, novelle, libri di divulgazione; un romanzo storico, Corradino, un dramma, [...] Corricolo, Speronare, Maître Adam le Calabrais, Jeanne de Naples e varî episodî di Les causes célèbres (di cui firmò il Nisida), ecc. La collaborazione a giornali e riviste con articoli vivaci e un poco paradossali, gli valse l'incarico della critica ...
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Medico e patriota, nato a Brindisi il 25 ottobre 1816, morto a Roma il 25 luglio 1887. Studiò medicina a Napoli e si laureò nel 1845. Nel 1848 si distinse tra i promotori e i capi delle dimostrazioni liberali. [...] i reati di setta e complicità in cospirazione contro i poteri dello stato. Rinchiuso successivamente nelle galere borboniche di Nisida, Ischia, Montefusco e Montesarchio, ne uscì nel 1858 per essere deportato in America, ma sbarcò invece in Irlanda ...
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