(lat. Helvetii) Antica popolazione celtica. Dapprima (forse dal 5° sec. a.C.) abitò fra il Reno, il Meno e il Giura Svevo, alla fine del 2° sec. a.C. si trasferì nel territorio dell’ Elvezia, odierna [...] da Bullinger e pubblicata nel 1566, che rimane il più importante testo della vita ecclesiastica svizzera. Una riaffermazione dell’ortodossiacalvinista contro le tendenze moderate della scuola di Saumur è la Formula consensus helvetici del 1675. ...
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Riformatore italiano (Lucca 1576 - Ginevra 1649). In rapporto con P. Sarpi per l'opera di riforma religiosa a Venezia, pastore e professore di teologia a Ginevra, rappresentante di Ginevra al sinodo di [...] Dordrecht del 1618, predicatore e sostenitore appassionato dell'ortodossiacalvinista. La sua fama è dovuta specialmente alla sua traduzione della Bibbia in italiano (1607) e in francese (1644); la prima è particolarmente notevole per eleganza di ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] frazionò anche nella Svizzera in diverse correnti; poi l'illuminismo e il razionalismo predominarono, tanto da scalzare l'ortodossiacalvinista nella stessa Ginevra, dove - come in altre parti - si oppose a questo indirizzo, nella prima metà del sec ...
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Una delle quattro provincie costituenti l'Unione Sudafricana (v. Sudafricana, unione), occupante l'estrema parte meridionale del continente africano, incluso il Capo di Buona Speranza, il "Capo" per antonomasia, [...] dei coloni, nonché al governo, neppure all'amministrazione, sia pure locale, della colonia; rigida ortodossiacalvinista ed intolleranza verso lo stesso elemento protestante eterodosso (luterano in particolare); monopolio commerciale assoluto della ...
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Teologo e riformatore religioso della Nuova Inghilterra, nato a Newport (Rhode Island) il 7 aprile 1780, morto a Bennington (Vermont) il 2 ottobre 1842. Fu educato nella sua famiglia ai principî dell'ortodossia [...]
Era il tempo nel quale l'unitarianesimo stava sviluppando il suo processo di revisione del calvinismo; e nell'interno del congregazionalismo la divisione fra la tradizione ortodossa e la corrente liberale si faceva più profonda e più evidente. C. si ...
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Uomo di stato e storico (Nîmes 1787 - Val-Richer, Calvados, 1874). Deputato conservatore, sostenne la monarchia liberale di Luigi Filippo pur opponendosi a ogni sviluppo in senso democratico del costituzionalismo [...] Vita e attività
Figlio di un avvocato ghigliottinato durante il Terrore, fu educato a Ginevra, nello spirito della ortodossiacalvinista. Laureato in legge a Parigi, dopo essere stato prof. di storia alla Sorbona (1812), con la Restaurazione divenne ...
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Storico (Anversa 1535 - Londra 1612). Fu dal 1583 console a Londra della corporazione dei mercanti dei Paesi Bassi. Pubblicò nel 1599 una storia belga e olandese (Belgische ofte nederlantsche historie [...] van onsen tijden), che fu molto avversata dai rappresentanti dell'ortodossiacalvinista. Gli Stati Generali vietarono la diffusione dell'opera, che poté ricomparire solo nel 1614 e in altra veste, debitamente riveduta (uno dei revisori fu U. Grozio). ...
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Teologo riformato e matematico (Metz 1654 - Berlino 1729). Alla revoca dell'editto di Nantes (1685) si recò in Germania dove insegnò matematiche nell'univ. di Berlino (1696). Propugnò la più stretta ortodossia [...] calvinista, specie riguardo alla predestinazione (Traité de la justification, post., 1736) e combatté le tendenze concilianti e le idee di tolleranza di P. Bayle. Il figlio Philippe (1684-1745), matematico, scrisse un commento ai Principia di I. ...
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. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] sin dal 1558 era in Polonia pietro Canisio. Riguadagnata la monarchia all'ortodossia, la Controriforma poté procedere con relativa facilità; e il calvinismo decadde quasi completamente. In Ungheria, un notevole successo si era ottenuto, specialmente ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] per la condotta docile e la piena adesione alla ortodossiacalvinista. Non si asteneva tuttavia dal porre quesiti inquietanti al che fece proporre al B. la scelta tra la riconciliazione con Calvino e il divieto di fermarsi a Zurigo. Il B. preferì ...
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concistoro
concistòro (o concistòrio; ant. consistòro) s. m. [dal lat. tardo consistorium (der. di consistĕre «fermarsi»), che significò dapprima «sala d’aspetto», poi, nel tardo Impero, «Consiglio dell’imperatore»]. – In genere, riunione...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...