L’ottavarima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] identica a uno dei due schemi principali (il più arcaico) della prima parte del ➔ sonetto (ottetto o ottava).
L’origine dell’ottavarima è controversa. I primi testi datati nei quali fu adottata sono il Filostrato di ➔ Giovanni Boccaccio (1336 ...
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Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] A. particolare importanza hanno le sette già citateSatire, in terza rima, dedicate a parenti e ad amici; tengono insieme del sermone poema che vuol continuare anche nel metro - l'ottavarima, del resto tradizionale sin dal Boccaccio per poemi epico ...
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Poeta (Firenze 1432 - Padova 1484), fratello di Luca e di Bernardo. Protetto da Lorenzo de' Medici, passò nel 1473 al servizio del principe Roberto di Sanseverino. Il suo capolavoro è il poema cavalleresco [...] dalla finezza poetica della Nencia da Barberino di Lorenzo de' Medici, le Frottole e la fredda Giostra, poemetto in ottavarima composto per celebrare la vittoria del giovane Lorenzo, in una giostra del 1469. Esso ha il principale pregio del brio ...
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Avventuriero (Venezia 1725 - Dux, Boemia, 1798); figlio di attori, presto orfano di padre e affidato dalla madre (Giovanna Maria C., detta Zanetta) alla nonna materna, fu studente a Padova, chierico a [...] veneto di A. de la Houssaie (1769), la Storia delle turbolenze della Polonia (1774), una traduzione, incompleta, in ottavarima dell'Iliade (1775), l'opuscolo Scrutinio del libro: Eloges de M. de Voltaire par differens auteurs (1779), il romanzo ...
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Attore, regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Manciano La Misericordia, Castiglion Fiorentino, Arezzo, 1952). Nato in una famiglia contadina toscana, da bambino resta impressionato dal modo [...] ). Trasferitosi con la famiglia a Prato, inizia a prendere parte, ancora adolescente, agli spettacoli teatrali dei cantori in ottavarima, improvvisando endecasillabi nelle feste di paese e dell’Unità “in contrasto” con artisti come I. Romanelli e N ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] gli ordini minori. Nel 1717 pubblicò le prime Poesie, raccolta che comprende Il Convito degli Dei, idillio epico in ottavarima; Il ratto d'Europa, idillio mitologico in endecasillabi sdruccioli, l'ode Sopra il santissimo Natale, due capitoli sulla ...
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Scrittore portoghese (n. forse 1525 - m. 1580). I dati biografici, desunti in gran parte dalla sua opera, sono quasi tutti incerti. Nacque presumibilmente a Lisbona (o forse a Coimbra) e la sua formazione [...] corrente classico-italianeggiante (egloghe, elegie, sonetti, ottavarima ecc.); un certo gusto per il gioco formale varianti, già nel 1572). Si tratta di un poema epico in ottave (raggruppate in 10 canti) che esalta nella figura del suo protagonista, ...
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Letterato (Firenze 1495 - Amboise 1556). Il carattere principale delle sue opere, piuttosto mediocri dal punto di vista stilistico, fu l'imitazione dei modelli classici nella lingua volgare. Dovette la [...] dal 1530), poema didascalico in endecasillabi sciolti, ispirato alle Api del Rucellai, si avventurò nell'epopea, e compose in ottavarima due poemi: Girone il cortese (1548), sulla traccia dell'Ariosto, dedicato a Enrico II, e l'Avarchide (composto ...
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Cortigiano e poeta inglese (Allington Castle, Kent, 1503 - Sherborne, Dorset, 1542). Probabilmente fu l'amante di Anna Bolena prima del matrimonio di costei con Enrico VIII (la Brunet dei versi di W. sarebbe [...] degli Italiani scrisse sonetti (fu il primo, insieme a Howard, a introdurre questa forma metrica in Inghilterra), poesie in ottava e in terza rima. Più che nei tentativi, alquanto rozzi, di ricalcare il sonetto in inglese, W. riuscì a trasfondere lo ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] di un'arte più consapevole. Nel frattempo l'autore aveva già messo mano a stendere un'altra storia d'amore in ottavarima, anziché in prosa, la quale, dal carattere del protagonista, ebbe il titolo grecizzante di Filostrato, che "tanto viene a dire ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di 8 endecasillabi, di cui i primi 6 a rima...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...