parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', [...] significato complessivo di " discorso " (cfr. Cino Deh, non mi domandar 2): S'i' ho ben la parola tua intesa (If II 43); io traeva la parolatronca [il discorso reticente di Virgilio] / forse a peggior sentenzia che non tenne (IX 14); Maömetto mi ...
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Fenomeno per cui una parola, priva di accento proprio, si appoggia a quella precedente in modo da formare con essa un’unità fonetica e spesso anche grafica (per es., parlami, salvalo ecc.). La parola atona, [...] sentite arcaiche e pedantesche, come per es. dicesi, diconsi) e talvolta ad altre parti del discorso. Quando segue a parolatronca e alla 2a persona dell’imperativo di andare, fare, dare, dire, stare, la consonante iniziale dell’enclitica si rafforza ...
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In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola.
In grammatica italiana, caduta di vocale (o di sillaba) finale che avvenga tanto davanti a vocale quanto davanti [...] , diversa da quella con semplice elisione, in uso davanti a vocale. In poesia si fa un ampio uso del t., anche quando la parolatroncata non si appoggi né per il senso né per l’accento a quella che segue (per es., Piacemi al men ch’e’ miei sospir ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] la lettura), come pure a ppace, a rRoma, ecc. (non è invece certo che il raddoppiamento sintattico si facesse dopo parolatronca, per cui non lo abbiamo segnato nel caso di può danno).
Dove abbiamo in lor («paese») si può supporre una assimilazione ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] Un verso accentato sulla decima, indipendentemente dal fatto che termini per parolatronca, piana o sdrucciola, è comunque un endecasillabo (tronco, piano o sdrucciolo). I versi tronchi e sdruccioli sono peraltro relativamente rari nell’uso libero (e ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] almeno in parte differenti: cfr. § 5).
Consiste nell’allungamento (o geminazione) della consonante iniziale di una parola che sia preceduta da una parolatronca o da alcuni morfemi capaci di indurre il raddoppiamento: ad es., parlò [bː]ene, città [p ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] è il risultato di un’elisione perché buon vicina sarebbe impossibile. Inoltre, l’apocope si differenzia dall’elisione perché la parolatronca può essere prodotta in isolamento come in gran, quel, bel, castel, rispetto a un’, l’, d’, ecc. Quindi qual ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] tonica. Un verso accentato sulla decima e terminante in parolatronca (ossitona) è un endecasillabo tronco, così come un verso accentato sulla decima e terminante in parola sdrucciola (proparossitona) è un endecasillabo sdrucciolo. La denominazione ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] nello scritto, si potrà ricorrere a un ► accento grafico (capitàno, càpitano), così come avviene per la parolatronca capitanò [kapitaˈno] («comandò, guidò», passato remoto del verbo capitanare), in cui l’►accento grafico è peraltro obbligatorio ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] (verbo) ~ chièse (plurale di chiesa), nei casi in cui il contesto non basti a disambiguarle. Anche sulle vocali finali delle paroletronche, ove l’accento grafico in italiano è obbligatorio, si può trovare l’accento grave o l’accento acuto: l’accento ...
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tronco1
trónco1 agg. [lat. trŭncus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo, privato, mutilo di qualche sua parte: sovra un picciol colle Tronca de’ rami una gran quercia eresse (Caro); solido t. (e cono t., piramide t., ecc.), in geometria, denominazione...
troncamento
troncaménto s. m. [der. di troncare]. – 1. L’azione del troncare, il fatto di venire troncato: t. di un ramo; il t. di una relazione. 2. a. In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola....