Figlio (m. 1182) di Volfrado conte di Treffen, ebbe da Federico Barbarossa l'investitura (1161) col patto che aderisse all'antipapa Vittore IV; ma poi si avvicinò (1168) alla Lega Lombarda e al papa Alessandro [...] III, che lo nominò legato a Venezia; nel 1177 fu col Barbarossa a Venezia e contribuì alla pace conclusa quell'anno tra papa e imperatore ...
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PatriarcadiCostantinopoli ed erudito (n. circa 827 - m. dopo l'886), figura assai discussa. Di famiglia nobile (suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora), fece rapida carriera [...] di fede. Il papa inviò allora a Costantinopoli come legati, in missione semplicemente informativa, Radoaldo di Porto e Zaccaria di gli affidò l'educazione dei figli, ridivenne patriarca (878) dopo la morte di Ignazio, e chiese il consenso del nuovo ...
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PatriarcadiCostantinopoli (notizie dal 552; m. Costantinopoli 582); successo a Mena, favorì la politica dell'imperatore Giustiniano tendente alla condanna dei Tre capitoli. Cadde poi in disgrazia per [...] essersi rifiutato di avallare la condanna degli aftartodoceti, e nel 565 fu esiliato. Fu però richiamato nel 577. Festa, 6 aprile. ...
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Era alessandrino di nascita. D'accordo con Dioscuro, riuscì a farsi eleggere patriarca; poi, nel concilio di Calcedonia, si pose contro l'amico. Continuamente incerto, nelle controversie cristologiche, [...] Il Baronio credette, per questo suo contegno ambiguo, di poter elevare contro di lui gravi accuse, da cui i bollandisti lo difesero virtù che devono essere proprie d'un santo.
Bibl.: Lettere di Leone Magno, in Jaffé, Regesta Roman. Pontificum, I, pp ...
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PatriarcadiCostantinopoli (582-595), per l'austerità della sua vita detto il Digiunatore e venerato come santo nella Chiesa ortodossa. È noto per aver legalizzato (in un sinodo del 587) come proprio [...] del patriarcadiCostantinopoli il titolo, che si era attribuito qualche suo predecessore, di "patriarca ecumenico"; esso fu contestato prontamente dai papi Pelagio II e s. Gregorio Magno, perché nel suo significato di vescovo universale era in ...
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Ecclesiastico (634 circa - 733); vescovo di Cizico, accettò il monotelismo; ma successivamente, eletto (715) patriarcadiCostantinopoli, tornò all'ortodossia, condannò il monotelismo e fu l'anima della [...] resistenza al decreto contro le immagini (726), emanato da Leone III Isaurico. Per questo fu deposto (730). Ha lasciato trattatelli teologici. Festa, 12 maggio ...
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IGNAZIO patriarcadiCostantinopoli, santo
Mario Niccoli
Nacque a Costantinopoli nel 797. Figlio dell'imperatore Michele I Rangabe, quando Leone V l'Armeno rovesciò Michele (813-14), I., con il padre [...] che, con Nicola II, non aveva mai cessato di tutelare i diritti di I., confermò, con Adriano II, la reintegrazione di I. definitivamente sanzionata nell'869 dall'VIII concilio ecumenico (IV diCostantinopoli). Subito dopo s'iniziò fra I. e la Santa ...
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NICEFORO patriarcadiCostantinopoli
Silvio Giuseppe Mercati
Segretario imperiale al tempo del secondo concilio Niceno (787), da semplice laico succedette a Tarasio nel patriarcatodiCostantinopoli, [...] popolare, è importante per la storia dell'epoca, specialmente per i primordî dello stato bulgaro. Scarne tabelle di regnanti, papi e patriarchi, contiene il Χρονογαϕικὸν σύντομον (Chronographia brevis), che va da Adamo all'829: largamente diffuso, fu ...
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NETTARIO patriarcadiCostantinopoli
Fiorì nella seconda metà del sec. IV. Fu eletto patriarca dal secondo concilio ecumenico (381), dopo il ritiro di S. Gregorio di Nazianzo; non si sa bene in quale [...] a Teodosio e scelto dall'imperatore benché ancora laico, appare pochissimo credibile. N. può essere considerato come il primo patriarcadiCostantinopoli, a causa del 3° canone del concilio, che dava alla capitale una prevalenza d'onore su tutte le ...
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exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarca di Costantinopoli, i quali avevano le loro sedi fuori del palazzo...