Popolazione nomade tatara che dalle steppe pontiche, a partire dal 9° sec., costituì una continua minaccia per l’Impero bizantino, i Bulgari e la Russia di Kiev. Nel 934, con i Magiari, i P. arrivarono alle mura di Costantinopoli; nel 972 Svjatoslav, duca di Kiev, fu ucciso dal loro principe Kurya. Dal 10° sec. alcuni P. entrarono a far parte dell’esercito bizantino. Insediatisi fra il Danubio e i ...
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Successore (1088-1143) di Alessio I nel 1118, ne continuò l'opera ampliando i confini dello stato e consolidando la nuova dinastia. Sconfitti i Peceneghi (1121-22), vinse i Serbi e tolse Belgrado ai Magiari [...] (1128). Nel 1136 riconquistò la Cilicia spodestando i Rupenidi e nel 1137 assoggettò Antiochia. Diresse pure varie spedizioni contro i Turchi Selgiuchidi, occupando tutta l'Anatolia merid. e la Paflagonia ...
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magiari
Popolazione ugro-finnica che verso la metà del 9° sec. dalla zona del Caucaso iniziò la migrazione verso O insieme alla popolazione tatara dei peceneghi, e nell’896 si insediò nella pianura pannonica. [...] Con Géza (972-997) della dinastia degli Árpád ebbe inizio la conversione dei m. al cristianesimo; il suo successore, Stefano il Santo (997-1038), gettò le basi dello Stato ungherese ...
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Principe russo (875 circa - 945), figlio di Rjurik; cominciò a regnare (912) dopo la morte del suo tutore Oleg. Repressa una rivolta dei Drevliani, respinse (914) una prima invasione dei Peceneghi; poi [...] (914) attaccò Costantinopoli, ma ne fu respinto. Dopo un nuovo tentativo (945), si accordò con i Bizantini, e lo stesso anno, fatto prigioniero dai Drevliani in rivolta, fu messo a morte ...
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PROTOBULGARI
A. Tschilingirov
Termine con cui nella moderna storiografia vengono indicate cumulativamente alcune stirpi, legate tra loro da una coalizione, che appartenevano - accanto ai Cazari, agli [...] Unni, agli Avari, ai Cumani e ai Peceneghi - al ceppo linguistico turco-altaico e che provenivano dall'Asia centrale.Dal punto di vista politico e culturale, il destino di questa stirpe fu strettamente legato a quello degli Unni, con cui più volte, e ...
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Successore (m. 969) di Simeone il Grande morto improvvisamente (927), pose fine alle ostilità con Bisanzio, ottenendo il riconoscimento come zar e la mano della principessa Maria Lacapena. La sua debole [...] azione di governo, le ribellioni interne e le invasioni di Ungari e Peceneghi posero le premesse per una sostanziale dipendenza della Bulgaria dall'Impero d'Oriente. ...
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Granduca di Kiev (m. 972 circa). Figlio di Igor´ e di Olga, fu principe guerriero e cominciò a regnare nel 964. Battuti i Chazary (965) e i Circassi (966), fu chiamato contro i Bulgari da Niceforo Foca [...] (967) e s'imposessò della Bulgaria. Tornato l'anno dopo a Kiev, S. respinse i Peceneghi, dirigendosi di nuovo verso la Bulgaria, ma ne fu allontanato e vinto dall'imperatore d'Oriente, Giovanni Zimisce. Perì in battaglia sul Dnepr, sconfitto dai ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] assoggettò quasi tutti i Balcani, dando vita alla Grande Bulgaria. Bisanzio cercò di opporle Russi, Serbi, Croati, Ungari e Peceneghi. Così indebolita e dilaniata dalle invasioni e dalle guerre, la Bulgaria agli inizi del 1019 cadde sotto il dominio ...
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Marito (m. 1055) dell'imperatrice Zoe; pervenne al trono sposandola (1042), già vedova di due mariti e vecchia sessantaduenne. Vi si mantenne (anche dopo la morte di Zoe, 1050), nonostante le rivolte militari [...] dei generali armeni Maniace (1043) e Tornicio (1047). Seppe difendere i Balcani contro Russi e Peceneghi, ma non resse di fronte alla pressione normanna in Puglia e in Calabria, anche perché la condotta arrogante del patriarca Michele Cerulario fece ...
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Costantino IX detto Monomaco
Costantino IX
detto Monomaco Imperatore d’Oriente (m. 1055). Marito dell’imperatrice Zoe; pervenne al trono sposandola (1042), già vedova di due mariti e anziana. Vi si [...] ), nonostante le rivolte militari dei generali armeni Maniace (1043) e Tornicio (1047). Seppe difendere i Balcani contro russi e peceneghi, ma non resse di fronte alla pressione normanna in Puglia e in Calabria, anche perché la condotta arrogante del ...
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