Verseggiatore (Pistoia tra il 1391 e il 1393 - Firenze 1429). Fu gonfaloniere (1421), lettore di legge nello Studio fiorentino, ambasciatore. Lasciò rime petrarcheggianti, ancora non ben distinte da quelle [...] del nonno, Buonaccorso il Vecchio (m. tra il 1390 e il 1395). L'ediz. canonica resta per ora quella del Casotti (1718): su questa e sui 61 mss. noti si dovrà operare la discriminazione tra i due canzonieri ...
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Signore di Belmonte, nato a Napoli verso il 1520 d'illustre famiglia cosentina, fu soldato e poeta, e morì giovine nel 1553, dopo essere stato relegato per qualche tempo a Lipari per abuso d'autorità baronale. [...] Il Di Tarsia è, dopo il Tansillo, il più originale poeta lirico meridionale del secolo XVI. Scrisse rime petrarcheggianti per Vittoria Colonna, e rime veramente nuove e sentite per una giovinetta, Camilla Carafa, che, divenuta sua moglie, morì sul ...
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Poeta satirico, nato in Siviglia nel 1530. Seguì la carriera delle armi e s'imbarcò sulle galere del marchese di Santa Cruz. Ritiratosi nella città natia, attese allo studio dei classici latini e italiani [...] e alle cure serene d'una poesia spontanea e festosa. Scrisse poesie d'amore delicate di forma e di pensiero, petrarcheggianti nei metri e nei concetti, e appartenne al gruppo d'italianisti sivigliani che fu capeggiato da Fernando de Herrera. Fu amico ...
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Nato ad Arezzo intorno alla seconda metà del sec. XIV, poetò in latino e in volgare, imitando soprattutto il Petrarca. Soggiornò a Genova e a Milano, dove pare che menasse vita assai stentata; morì nei [...] di un poemetto in volgare, Victoria virtutum cum vitiis conflictantium, pedestremente allegorico; dieci Ecloghe latine, petrarcheggianti, in parte autobiografiche e allusive ad avvenimenti contemporanei; alcune Epistole metriche; il Liber Aretii ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella Napoli aragonese spicca la figura del poeta e umanista Iacopo Sannazaro, sodale [...] pastorale dell’Arcadia, con il quale rinnova la fortuna della tradizione bucolica in tutta Europa. Autore di rime petrarcheggianti, particolarmente apprezzate nel Cinquecento, si dedica anche alla produzione in latino, con il poema sacro De partu ...
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Cortigiana e poetessa (Venezia 1546 - ivi 1591), celebratissima per bellezza e per ingegno e cultura. Fu in corrispondenza con principi, cardinali, letterati e artisti che frequentarono la sua casa (ove, [...] . Verso il 1580 si diede a opere di carità, fondando tra l'altro un ricovero per le donne perdute. Le sue petrarcheggianti Terze rime, la cui prima edizione (1575) è dedicata al duca di Mantova e di Monferrato, hanno qua e là accenti personali ...
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Nato in Firenze il 14 giugno 1401, seguì il padre nell'esilio, a cui il governo delle Arti maggiori condannò molti membri di casa Alberti. Visse lungamente a Roma; riammesso in patria fin dal 1426, vi [...] 1479. Poeta fecondo e vario, prese parte al Certame Coronario del 1441. Scrittore di sonetti amorosi petrarcheggianti, gnomici e familiari, non senza ghiribizzi burchielleschi, punte satiriche e svaghi faceti, è un cospicuo rappresentante delle ...
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Scrittore drammatico (Siviglia 1550 - ivi 1610). Autore di 14 tra commedie e tragedie, s'ispira al teatro umanistico traendo motivi e intrecci dalla tradizione italiana, per esempio in La muerte de Ayax, [...] drammi di carattere nazionale, Bernardo del Carpio, La muerte del rey don Sancho, Los siete infantes de Lara, ecc. Compose anche numerose liriche petrarcheggianti (Obras, 1582), saggi storici e una poetica in tre epistole, Exemplar poético (1606). ...
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Letterato (Civitanova Marche 1507 - Roma 1566). Dapprima precettore a Firenze (1525-29), dove frequentò B. Varchi, fu poi (1529-43) segretario di monsignor Giovanni Gaddi a Roma, dove ebbe priorato, badia, [...] anche le numerose Lettere e notevole, per la novità dell'invenzione, la commedia in prosa Gli straccioni (1544). Lasciò anche Rime petrarcheggianti e la traduzione della Retorica di Aristotele e degli Amori pastorali di Dafni e Cloe di Longo Sofista. ...
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Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] era già in atto. Esso fa le sue prove nelle Rime (1530), eleganti ma fredde, che diedero ai lirici petrarcheggianti un modello nel Cinquecento ritenuto insuperabile. Per incarico della Serenissima scrisse i Rerum Venetarum libri XII (dal 1487 al 1513 ...
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petrarcheggiare
v. intr. (io petrarchéggio, ecc.; aus. avere), letter. – Imitare lo stile della poesia di Francesco Petrarca: anche Madama petrarcheggia come fosse un lirico italiano del cinque e dell’ottocento? (Leopardi). ◆ Part. pres. petrarcheggiante,...
petrarchesco
petrarchésco agg. (pl. m. -chi). – Del poeta Francesco Petrarca (1304-1374): il canzoniere p.; che concerne il Petrarca: studî p.; un volume di critica p.; conforme allo stile, alle forme metriche del Petrarca: autore di sonetti,...