Storico dell'arte (Pietra Ligure 1877 - Roma 1962), docente nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano (1905-06), prof. di storia dell'arte medievale e moderna nelle univ. di Torino (1907-14) e di [...] Firenze (1914-26), quindi in quella di Roma (1926-48) di storia dell'arte medievale e di storia dell'arte del Rinascimento e moderna. Già nel suo primo scritto (Precetti d'arte italiani, 1900) poneva le ...
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RESTAURO
Gustavo GIOVANNONI
PietroTOESCA
Carlo ALBIZZATI
Umberto CIALDEA
Gino TESTI
. Restauro dei monumenti. - Il proposito di restaurare i monumenti, sia per consolidarli riparando alle ingiurie [...] a piccoli danni molesti (p. es., naso del S. Giorgio di Donatello).
Il problema principale per le sculture in marmo, in pietra, in terracotta è, comunque, quello di provvedere allo sgretolamento che vi si manifesti per l'azione dell'aria, del variare ...
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GIOTTO di Bondone
PietroToesca
Pittore, architetto e plastico. Nacque (è incerto se presso Vespignano, in Mugello, o a Firenze) nel 1266, come s'induce dai versi del banditore e cronista fiorentino [...] acquistò più libertà e larghezza al contatto di Pietro Cavallini, insistente ancora tra i primi affreschi di , XII (1900); id., Vision and Design, Londra 1920, pp. 88-100; P. Toesca, Gli affreschi di S. Maria Maggiore, in L'Arte, VII (1904), pp. 312- ...
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NICOLA Pisano
PietroToesca
Scultore. Nacque forse intorno al 1220, morì tra il 1278 e il 1287. Nelle epigrafi delle sue opere amò dirsi pisano, ma in alcuni documenti è chiamato "N. Pietri de Apulia" [...] , Milano, III (1904), pp. 985-1014; IV (1906), pp. 1-33; H. Gräber, Beiträge zu N. P., Strasburgo 1921; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927, pp. 863-881; G. Swarzenski, Nicolo P., Francoforte 1926. Per documenti: F. von Rumohr ...
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GUIDO da Como
PietroToesca
Scultore. È lo stesso G. Bigarelli da Como, e più precisamente da Arogno, che nel 1246 eseguì il fonte del battistero di Pisa: lo dimostra il confronto col pergamo da lui [...] nell'interno del battistero di Pisa; il portale di S. Pietro Somaldi (1248) a Lucca; il pergamo e i plutei della toscani per la storia dell'arte, Firenze 1910, I, pp. 1-29; P. Toesca, Storia dell'arte it., I, Torino 1927, pp. 783-785; M. Salmi, La ...
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RUSUTI, Filippo
PietroToesca
Pittore. Operava a Roma sulla fine del sec. XIII: e vi resta il suo nome nella zona superiore dei musaici della facciata di S. Maria Maggiore. Se è da identificare con [...] .: B. Prost, in Gaz. de beaux-arts, XXXV (1887), pp. 358-60; G.B. De Rossi, Musaici cristiani di Roma, Roma 1899; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, Torino 1927, I, pp. 987 e 1035; R. v. Marle, Italian Schools of Paintings, L'Aia 1923, I, p. 490 ...
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Pittore senese. Le prime notizie di lui, rintracciate sinora, sono del 1278 quando, come in anni successivi (1279, 1286, 1291, 1292, 1294, 1295), dipingeva a Siena forzieri e legature di libri: lavori [...] è ripreso dall'iconografia bizantina perfino il gesto di Pietro, che si mette la mano sul capo, e Develop. of the Italian Schools of painting, II, L'Aia 1924-, pp. 1-67; P. Toesca, St. dell'arte ital., I, Torino 1927, pp. 993-1012; id., in L'Arte ...
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MASOLINO
PietroToesca
. Tommaso di Cristoforo Fini detto M., pittore, nacque nel 1383 a Panicale, non è certo se di Valdelsa o di Valdarno; morì forse nel 1447. Nel 1423 era a Firenze iscritto all'Arte [...] restano il Peccato originale, la Predicazione di S. Pietro, la Resurrezione di Tabita e la Guarigione dello in Dedalo, VIII (1922-23), p. 630 segg.; R. Offner, ibid., p. 636; P. Toesca, M., Bergamo 1907; id., in Boll. d'arte, n. s., III (1923-24), p. ...
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Pittore fiorentino: operava nella seconda metà del sec. XIII e sino ai primi anni del Trecento. Poche notizie di lui in documenti, che lo chiamano "Cenni di Pepo, detto Cimabue": era a Roma nel 1272; a [...] 1922, p. 276 segg.; L. Venturi, La collezione Gualino, I, Milano 1926, p. i segg. Per una più ampia trattazione: P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927, p. 1003 segg.; id., La pittura fiorentina del Trecento, Bologna 1929, p. 10, con ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 [...] Ghiberti, che ne vide molte opere a Roma poi scomparse (a S. Pietro, a S. Paolo, in S. Cecilia, in S. Crisogono, e del trecento, in Ephemeris Dacoromana, Roma 1925, pp. 259-406; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927, pp. 981-988; R. ...
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