L'ultimo teorema di Fermat
L’ultimo teorema di Fermat
Si chiamano pitagoriche quelle terne (x, y, z) di numeri naturali non nulli che soddisfano l’uguaglianza x 2 + y 2 = z 2, interpretabile geometricamente [...] 8, 10), (9, 12, 15) ecc.: infatti, stante la omogeneità della relazione x 2 + y 2 = z 2, se (x, y, z) è una terna pitagorica, lo è anche (kx, ky, kz) per qualunque k naturale non nullo.
Il problema sorge quando, anziché l’uguaglianza x 2 + y 2 = z 2 ...
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Filosofo e naturalista greco (vissuto nel sec. 6º a. C.), seguace delle dottrine pitagoriche. Secondo Favorino, Diogene Laerzio e altri, avrebbe scritto un trattato Περὶ ϕύσεως "Intorno alla natura". Ad [...] A. viene attribuita la dottrina, collegata a quella pitagorica delle opposizioni, per cui ogni manifestazione della vita umana risulta dal concorso di qualità e potenze opposte, la salute dal loro equilibrio e la malattia dal prevalere delle une ...
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Personaggio favoloso, dotato di virtù taumaturgiche, molto noto, come Abaride ed Epimenide, nelle tradizioni pitagoriche. Le più antiche notizie di lui (se non si tenga conto di un accenno di Pindaro) [...] ci son fornite da Erodoto (IV, 13-15), dal quale apprendiamo ch'egli era nato nella città di Proconneso, colonia di Mileto, nell'isola omonima della Propontide. Per ispirazione di Apollo, aveva intrapreso ...
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Filosofo ispano-romano del sec. 1º d. C., seguace dell'indirizzo neopitagorico, in cui sono sensibili influssi platonizzanti, che preannunciano il neoplatonismo e le sue "ipostasi". Nelle sue Lezioni pitagoriche, [...] di cui restano alcuni frammenti, dette un significato simbolico alle concezioni pitagoriche dei numeri, vedendo significate, per es., nell'uno (la "monade") l'unità, l'identità e l'armonia, nel due (la "diade") l'alterità, la divisione e la mutazione ...
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terna pitagorica
terna pitagorica terna di numeri naturali non nulli {x, y, z} soluzione dell’equazione pitagorica x 2 + y 2 = z 2; esempi di terne pitagoriche sono {3, 4, 5} e {5, 12, 13}. Se {x, y, [...] primi tra loro con a > b; tali relazioni sono note già dai tempi di Euclide. Una generalizzazione delle equazioni pitagoriche è costituita dalle → equazioni diofantee della forma xn + yn = zn, le quali non possiedono soluzioni intere se n > 2 ...
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Giamblico
Giorgio Stabile
Filosofo neoplatonico, nativo di Calcide in Grecia (sec. III-IV d.C.); alunno di Porfirio e fondatore della scuola neoplatonica in Siria, innestò sulle più tipiche dottrine [...] del neoplatonismo tematiche neo-pitagoriche e mistico-teurgiche. Esemplari in tal senso, oltre alcuni scritti di speculazione matematica, l'opera a lui attribuita, il De Mysteriis Aegyptiorum, che è un tentativo di giustificazione razionale della ...
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Teologo e filosofo (Venezia 1460 - Asolo 1540), noto anche come Francesco Giorgio Veneto, francescano. In De harmonia mundi totius cantica tria (1525) e In Scripturam Sacram problemata (1536) espose una [...] dottrina mistica dell'universo, in cui vengono accostate concezioni bibliche, cabalistiche, platoniche e pitagoriche. ...
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Macrobio, Ambrosio Teodosio
Georg Rabuse
Autore neo-platonico, alto magistrato romano, visse tra il IV e il V secolo d. Cristo. Di lui, oltre un trattato grammaticale, abbiamo il Commento al Somnium [...] scritti dei neo-platonici, degli enciclopedisti latini, dei platonici, degli aristotelici, dei neopitagorici, e, inoltre, persino dei pitagorici e degli orfici " (W.H. Stahl, p. 40). Tracce di M. sono riscontrabili nella mitografia, nell'astronomia ...
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Filosofo pitagorico e matematico, celebre per molte opere di cui non abbiamo che frammenti. Nato a Taranto verso il 430 a. C., figlio di Mnesagora o Estieo, fu per sette volte stratego, mostrando senno [...] ., 39), un frammento da cui si rileva ch'era di una moralità rigida e di austera continenza, secondo le prescrizioni pitagoriche. Morì forse nella seconda metà del sec. IV naufrago sulle rive dell'Apulia, se veramente il naufrago cui accenna Orazio ...
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Zorzi, Francesco (noto anche come Francesco Giorgio Veneto)
Zorzi, Francesco
(noto anche come Francesco Giorgio Veneto) Teologo e filosofo (Venezia 1460 - Asolo, Treviso, 1540). Francescano, nel De [...] mistica dell’Universo, in cui vengono accostate in una sintesi eclettica concezioni della Scrittura, cabalistiche, platoniche e pitagoriche ed ermetiche. La dottrina esposta nel De harmonia mundi si fonda sulla convinzione che esista un’intima ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...