Nella terminologia marxista, la differenza tra il valore del prodotto del lavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] investe maggiormente negli impianti, cioè nel capitale fisso (anche grazie al progresso tecnologico); essendo il p. originato dal pluslavoro, il saggio del profitto, definito come rapporto tra p. e somma del capitale fisso e variabile, decresce all ...
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CAPITALISMO
Sergio Ricossa e Alessandro Cavalli
Capitalismo
di Sergio Ricossa
Le origini del capitalismo
Non conviene intendere il capitalismo come un preciso sistema economico, con caratteri fissi [...] Marx, sosteniamo che il lavoro sia l'unica "sostanza valorificante" e che quindi soltanto il lavoro, anzi soltanto il pluslavoro crei plusvalore, allora il profitto non è un'aggiunta di valore alla produzione, ma una sottrazione di valore al salario ...
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forza lavoro
Nella storia del pensiero economico, f. l. è espressione coniata da K. Marx per indicare le capacità fisiche e mentali utilizzate dai lavoratori all’interno del processo produttivo, distinte [...] necessarie per produrre l’equivalente del suo salario, cioè del valore della sua f. l., corrispondono al pluslavoro. Il rapporto tra pluslavoro e l. necessario è detto saggio del plusvalore, indicato da Marx come misura dello sfruttamento della f ...
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Sovrappiù, teorie del
Alessandro Roncaglia
Introduzione
Nel linguaggio comune, sovrappiù indica "tutto ciò che è in più del normale o del necessario". In questa accezione lo troviamo usato negli scritti [...] ha un valore pari al lavoro necessario LN. Il sovrappiù, che ha un valore pari al tempo di lavoro eccedente, o pluslavoro PL(=L-LN), resta a disposizione dei capitalisti sotto forma di profitti P (e dei proprietari terrieri sotto forma di rendita ...
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marxista, teoria
Dottrina contenuta nelle pagine dell’opera Das Kapital di K. Marx (I libro, 1867; II e III libro, postumi 1885 e 1894). La teoria m. trova il suo punto di partenza nella definizione [...] a sua volta nel ‘lavoro necessario’, che è il valore dei beni acquistati con il salario, e nel ‘pluslavoro’ che, realizzato monetariamente sul mercato, costituisce il profitto. Così il profitto proviene dallo sfruttamento della forza lavoro e ...
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Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] in due parti: una parte destinata alla riproduzione della forza lavoro ed equivalente al salario, e un parte di 'pluslavoro', che si traduce in 'plusvalore', quando si considera il valore della merce prodotta (formato appunto da tre addendi: capitale ...
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GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] Firenze 1947), a Studi sul marxismo (Milano 1945), fino a Compendio di economia politica (ibid. 1951) e a Pluslavoro e plusvalore. Economia marxista e realtà capitalistica (Genova 1952), il suo ultimo scritto di teoria economica pubblicato pochi mesi ...
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Tempo libero
Maria Carmen Belloni
Definizione e terminologia
Un primo problema che pone lo studio del tempo libero è quello della sua definizione. Sotto il profilo concettuale e terminologico si riscontrano [...] valore d'uso, in quanto tempo necessario alla ricostituzione della forza lavoro, e dall'altro valore di scambio, come pluslavoro di cui si accaparra la classe dei capitalisti sotto forma di consumi improduttivi, atti a soddisfare bisogni di oggetti ...
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Valore, teorie del
Giorgio Lunghini
Fabio Ranchetti
Introduzione
Per 'teoria del valore' si possono intendere due cose distinte: la determinazione quantitativa dei rapporti secondo cui le merci vengono [...] profitto, per Marx è dunque questa: all'origine del profitto sta il plusvalore, e all'origine di questo sta il pluslavoro prestato nella fabbrica dal lavoratore, dopo che questi aveva venduto sul mercato, al suo prezzo, la propria forza lavoro. Lo ...
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Capitale
Giorgio Lunghini
Introduzione
'Capitale' è un termine tratto dal linguaggio comune, con cui si indica normalmente qualsiasi forma di ricchezza accumulata e accantonata, che consenta di ottenere [...] 'origine del profitto - è dunque questa: all'origine del profitto sta il plusvalore, e all'origine di questo sta il pluslavoro prestato nella fabbrica dal lavoratore, dopo che questi aveva venduto sul mercato, e al suo prezzo, la propria forza lavoro ...
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