poèmasinfònico Composizione musicale per orchestra derivata dalla cosiddetta musica a programma, che si prefigge di evocare vicende drammatiche o ambienti di natura o caratteristiche figure della storia [...] primo autore che abbia con coerenza e lucidità coltivato il genere, cioè F. Liszt, che si distaccò dal quadro formale della sinfonia e dell’ouverture per una più libera e copiosa pluralità tematica e per il predominio della fantasia agente sotto l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spronati dall’esempio monumentale delle nove Sinfonie di Beethoven, i sinfonisti dell’Ottocento [...] il termine “ouverture” per designare brani a programma come Romeo e Giulietta (1869).
È però Liszt a dare avvio al genere del poemasinfonico nel periodo 1848-1849 con Ce qu’on entende sur la montagne (da Hugo) e Tasso, lamento e trionfo (da Byron ...
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Musicista (Raiding, Sopron, 1811 - Bayreuth 1886). Studiò con C. Černy, A. Salieri, F. Paër e A. Reicha. Ventenne, fu spinto dall'ascolto in concerto di N. Paganini a rinnovare la propria arte pianistica, [...] (1867), i due oratorî La leggenda di s. Elisabetta (1857) e Christus (1859-66); le sinfonie a programma Faust (1854-57) e Dante (1855-56); 13 poemisinfonici fra i quali Tasso, lamento e trionfo (1849-50), Les Préludes (1849-50); i due concerti ...
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Musicista (Lucca 1854 - Milano 1893). Studiò con F. Magi, poi al conservatorio di Parigi con A.-F. Marmontel (pianoforte) e F. Bazin (composizione), e infine a Milano con A. Bazzini. Esordì in conservatorio [...] composizione al conservatorio di Milano, ove rimase fino alla morte. Oltre le opere teatrali, il C. componeva anche un poemasinfonico Ero e Leandro e altri pezzi orchestrali, due pezzi per quartetto, e pagine per canto e pianoforte e per pianoforte ...
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Musicista (Brescia 1818 - Milano 1897). Studiò il violino con F. Camisani. Precocissimo, iniziò i suoi giri concertistici all'età di otto anni. È autore di molte composizioni, specialmente strumentali: [...] sonate, pezzi caratteristici per violino (celebre la Ronde des lutins), il poemasinfonico Francesca da Rimini. Tra le pagine vocali-strumentali sono da ricordarsi un oratorio, una "sinfonia-cantata" sul salmo XXV e le liriche per canto e pianoforte ...
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Musicista italiano (n. Salò 1861 - m. 1925 nel viaggio di ritorno dagli USA). Fu direttore nei conservatorî di Venezia, Bologna, Roma. Svolse anche attività di concertista d'organo. Tra le moltissime sue [...] composizioni: la cantata in 3 parti Canticum Canticorum (1900), il poemasinfonico-vocale Il Paradiso perduto (1903), il "mistero" Giovanna D'Arco (1914). In collaborazione con G. Tebaldini, pubblicò un metodo per organo (1897). ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] ) con F. Schubert e F. Mendelssohn, nella musica orchestrale e da camera con R. Schumann e soprattutto J. Brahms, nel poemasinfonico con F. Liszt e nella musica operistica con C.M. von Weber. Nella maturità del teatro romantico si erse sovrana la ...
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Musicista russo naturalizzato statunitense (Oranienbaum 1882 - New York 1971). Compositore tra i più importanti del Novecento, ha rivoluzionato l'orchestrazione tradizionale e reinventato il balletto moderno [...] di Parigi Le rossignol, opera in tre atti iniziata nel 1908, poi rielaborata nel secondo e terzo atto come poemasinfonico (1917), eseguita anche come balletto (1920). Nello stesso anno iniziò la composizione di un altro balletto, Les noces, scene ...
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Musicista russo (Tichvin, Novgorod, 1844 - Ljubensk, Pietroburgo, 1908). per costituire il cd. circolo . Praticò ogni genere musicale, ma la sua produzione più significativa è rivolta all'ambito operistico [...] già dal 1871 era prof. di composizione al conservatorio di Pietroburgo, e dal 1865 aveva fatto eseguire musiche come Sadkò (poemasinfonico, poi rifuso nell'opera omonima) e l'opera Pskovitjanka. Dal 1874 al 1881 fu direttore della scuola gratuita di ...
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Musicista (Liegi 1822 - Parigi 1890). Fu avviato dapprima alla carriera concertistica quale virtuoso di pianoforte. Nel 1835 entrò nel conservatorio di Parigi, dove studiò il pianoforte con P.-J. Zimmermann, [...] il criterio più tipico del F. dell'approfondito sfruttamento dei rapporti tonali. Il terzo periodo s'inizia con il poemasinfonico Les Éolides (1876) e comprende, tra gli altri lavori di importanza non lieve (il Quintetto, le opere teatrali Hulda ...
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sinfonico
sinfònico agg. [der. di sinfonìa] (pl. m. -ci). – Di sinfonia, che si riferisce al genere musicale della sinfonia: composizione, musica, orchestra s.; poema s. (v. poema, n. 4). ◆ Avv. sinfonicaménte, in forma di sinfonia; sotto...
poema
poèma s. m. [dal lat. pŏēma -ătis «composizione poetica», che è dal gr. ποίημα -ατος, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. -i, ant. poèmati). – 1. Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto...