PROSELITO (dal gr. προσήλυτς "sopraggiunto")
Alberto Pincherle
Questo termine è usato modernamente per indicare chi si aggrega volontariamente a una data religione, accettandone le credenze e i riti. [...] affine ai semi-convertiti, ma la cui esistenza è esclusa dagli studiosi più recenti e autorevoli.
L'atteggiamento del giudaismo verso i proseliti variò secondo le scuole e i tempi. La scuola di Shammai si mostrò più severa di quella di Hillel; ma in ...
Leggi Tutto
Autore di una versione greca della Bibbia, eseguita intorno al 180 d. C. Secondo Ireneo era un proselita ebreo di Efeso; la sua opera è basata sulla precedente traduzione dei Settanta, con la quale fu [...] spesso mescolata, fino talvolta a sostituirla ...
Leggi Tutto
NICOLAITI
Mario Niccoli
. Gli scrittori cristiani, da Ireneo a S. Girolamo, designano con questo nome una setta ereticale la cui origine è da essi riferita all'epoca apostolica. In realtà le diverse [...] di Satana") è incontrollabile. Ireneo riporta l'origine della setta - se così si può dire - a Nicola, il "proselita antiocheno" che fu uno dei sette diaconi ordinati dagli apostoli.
Bibl.: G. Hoennicke, Das Judenchristentum, Berlino 1908, p ...
Leggi Tutto
POLICARPO (Πολίκαρπος, Polycarpus) di Smirne
Mario Niccoli
Martire e scrittore cristiano, nato al più tardi nel 70 d. C. Ireneo di Lione, ancora fanciullo, lo conobbe e udì dalla sua bocca ciò che P. [...] di accenti, consigli e ammonimenti edificativi, segue la conclusione (capitoli XI-XIV) nella quale P. rimprovera il contegno del proselita Valente e di sua moglie; promette ai Filippesi, che glielo hanno chiesto, d'inviare una lettera a quelli della ...
Leggi Tutto
LUCA, santo
Leone Tondelli
, È, secondo l'unanime tradizione cristiana, l'autore del terzo Vangelo canonico, e anche degli Atti degli Apostoli (v.).
Il nome greco Λουκᾶς è probabile abbreviazione di [...] (XI, 19-30; XV, 22-35), e che l'unico dei sette diaconi di cui è data la patria è "Nicola un proselita d'Antiochia" (Atti, VI, 5). Egli poté studiare medicina a Tarso, il miglior centro culturale dell'Asia Minore. Che egli difatti avesse ...
Leggi Tutto
INIZIAZIONE
Nicola Turchi
. L'iniziazione è data da un insieme di riti che esprime e consacra il passaggio dell'individuo da uno stato o condizione di vita religiosa e sociale a un altro del tutto nuovo, [...] . 9). Sono pure in certo senso un'iniziazione nella religione ebraica la circoncisione e il bagno rituale imposto al proselita, e, nella Chiesa cristiana, il battesimo (v. battesimo, VI, pagine 393-394; catecumeno, IX, pagina 442).
Particolari riti d ...
Leggi Tutto
TARGŪM (aramaico e neoebraico targūm: plurale neoebraico targūmīm "traduzione", poi la "traduzione" per eccellenza)
Umberto Cassuto
Questo nome designa le traduzioni della Bibbia in aramaico giudaico.
A [...] , v. sopra). Il suo nome è dovuto al fatto che il Talmūd babilonese ne attribuisce la paternità a un proselita Onqĕlōs, che sarebbe stato scolaro di tannaiti (v.) della seconda generazione (secondo un'altra opinione espressa nello stesso Talmūd ...
Leggi Tutto
ISRAELE (App. III, 1, p. 907)
Gabriella Cundari
Daniela Primicerio
Paolo Minganti
Sergio Sierra
Sandro Filippo Bondi
Marco Miele
Popolazione. - Lo stato d'I. occupa oggi 20.255 km2, sui quali vivono [...] Bath Miryām, poetessa che con il suo simbolismo spesso evade dalla realtà verso un mondo ermetico; Elīsheva‛ (1888-1949), proselita dell'ebraismo, della cui lingua e del cui spirito riuscì a impadronirsi in maniera tale da cantare con fervore e ...
Leggi Tutto
proselito
proṡèlito (non com. ed erroneo proṡèlite, pro-ṡèlita) s. m. (f. -a) [dal lat. tardo (eccles.) prosely̆tus, e questo dal gr. προσήλυτος, propr. «sopravvenuto»]. – Nell’antica religione ebraica, chi si convertiva dal paganesimo al...
proselitismo
proṡelitismo s. m. [der. di proselito, sull’esempio del fr. prosélytisme]. – La tendenza a fare proseliti, e l’attività svolta per cercarli e formarli: p. di una religione, di un partito, o dei seguaci di una religione, di un...