romano-barbàrici, régni Reami nati dall'insediamento (fra il 5° e il 6° sec. d.C.) di popolazioni germaniche nelle province dell'Impero romano d'Occidente.
Le origini
I primi r.r.-b. nacquero all'inizio [...] le invasioni, tra romani e barbari: questi ultimi infatti avevano servito nell'esercito romano come mercenari, oppure, in e le loro tecniche di produzione. La potenza di questo regno crebbe con il tempo, culminando con l'incoronazione (800) a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I regniromano-barbarici
Fabrizio Mastromartino
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il processo di sfaldamento dell’egemonia romana si protrae [...] e il sopruso sull’antico ceto romano senatorio.
I regniromano-barbarici
Di segno ben diverso è la compenetrazione tra l’elemento barbaro e l’elemento romano che contraddistingue altri principati germanici: i regni dei Burgundi, dei Visigoti e, in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Guerra e societa nei regniromano-barbarici
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con le invasioni dei secoli V e VI la cultura [...] valida età senile, arrivano a contare dai 20 mila ai 30 mila guerrieri.
Organizzazione della guerra nei regniromano-barbarici
Lo stanziamento dei popoli germanici in Europa segna la fine delle forme di organizzazione militare romane, preservate ...
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Nei regniromano-barbarici, l’alta protezione del re (verbum regis, sermo regis). Molto simile all’auxilii latio propria dell’imperatore romano, consistette nel diritto di tutela cui ricorrevano coloro [...] che ne beneficiavano per legge, come le vedove, gli orfani, i poveri e gli stranieri ...
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mundeburdio
Nei regniromano-barbarici, l’alta protezione del re (mundium regis), ossia diritto di tutela regia, cui ricorrevano coloro che ne beneficiavano per legge, come le vedove, gli orfani, i poveri, [...] gli stranieri (non protetti dal diritto), e gli enti o le persone ai quali era stato concesso per privilegio (per es. vescovi, chiese o enti ecclesiastici). Per i reati commessi contro persone protette ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Regni, imperi e principati barbarici
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nell’area mediterranea si attuano processi di [...] , pur marginali, riescono comunque a esercitare la loro influenza culturale sulle grandi compagini del Mediterraneo: i regniromano-barbarici, l’impero romano d’Oriente, l’islam.
I Celti delle isole e Roma
L’Irlanda e le regioni settentrionali della ...
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Imperatore romano d'Occidente (n. 384 - m. Ravenna 423). O. ebbe il titolo di Augusto nel 393 e, a soli undici anni, divenne erede dell'Impero Romano di Occidente, che resse sotto la tutela di Stilicone. [...] dell'imperatore i Vandali e gli Alani, ricevendo (418) come compenso l'Aquitania, dando così inizio all'era dei regniromano-barbarici. In quest'ultimo periodo grande ascendente esercitò su O. la sorella Galla Placidia, fino al 423 quando sorsero dei ...
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(ingl. Ireland; irl. Éire) Una delle grandi isole costituenti l’arcipelago britannico (84.420 km2 con circa 5.120.000 ab.), situata tra 51°26′ e 55°22′ lat. N e 5°35′ e 10°21′ long. O. La bagnano a O l’Oceano [...] evangelizzazione, iniziata nel 432 da s. Patrizio. Nell’isolamento da influenze che potevano provenirle dai coevi regniromano-barbarici dell’Occidente mediterraneo, l’I. cristiana sviluppò una sua autonoma cultura, mentre la Chiesa celtica, durante ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] , di Gallia, di Spagna, d’Italia, di Africa, divenute quattro grandi cosiddetti regniromano-barbarici, e intorno a loro altre genti, quali ordinate a regno, quali non uscite ancora dal particolarismo tribale: Burgundi e Alamanni, Frisi e Sassoni ...
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INVASIONI BARBARICHE
Giovanni Battista Picotti
BARBARICHE Le invasioni germaniche. - Alla fine del sec. I d. C., Tacito, fissando lo sguardo sulle popolazioni che abitavano oltre il limes dell'Impero [...] da Alarico, a Fiesole (406) dalle orde raccogliticce di Radagaiso, ma, barbaro egli stesso, patteggia, forse per necessità, con i barbari.
Il formarsi dei regniromano-barbarici. - Intanto gli Alani, spinti dagli Unni verso il Danubio, cacciano (397 ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
centenario2
centenàrio2 s. m. [dal lat. tardo centenarius «centurione»]. – Nel tardo periodo imperiale romano, il comandante militare della centuria, e, nell’amministrazione civile, un funzionario inferiore della polizia fiscale; nei regni...