Eretico (sec. 3º), uno dei maggiori rappresentanti della dottrina teologica detta monarchianismo. Scomunicato da papa Callisto, ebbe successo nella Pentapoli di Cirenaica, tanto che in Oriente quella dottrina [...] viene indicata come sabellianismo. ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] poco a poco, il problema si avvicinava alla sua soluzione: mentre da una parte si temeva oramai assai meno il sabellianismo, e si comprendevano i pericoli dell'arianesimo, dall'altra si sentiva maggiormente il bisogno di salvaguardare con l'unità di ...
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eresia
Raoul Manselli
. Viene così chiamata ogni dottrina, che, differenziatasi dalla retta fede e condannata dalla Chiesa, sia sostenuta con pervicacia; proprio quest'ultima caratteristica la distingue [...] rigoristiche e ascetiche del montanismo, ebbero importanza, nei primi secoli del cristianesimo, l'arianesimo e il sabellianismo che, in accaniti contrasti, condussero a importanti precisazioni teologiche sul Cristo e sulla Trinità, e il monofisismo ...
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d' Teologo sassone (n. in Sassonia 805 circa - m. 868 circa). Sostenitore della teoria della doppia predestinazione, secondo la quale buoni e cattivi sono destinati nella prescienza divina alla salvezza [...] di Cristo precisando, d'altro lato, la dottrina della predestinazione. G. scrisse ancora contro Incmaro accusandolo di sabellianismo perché aveva escluso dall'inno dei vespri l'espressione trina deitas sostituendola con summa deitas.
Opere. Di G ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] il suo vecchio maestro Eustazio di Sebaste, il quale gli rimproverò i suoi antichi rapporti con l'eretico, accusandolo di sabellianismo, in base ad un frammento di Apollinare, falsamente ascritto, in un'altra lettera senza dubbio spuria, a S. Basilio ...
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LUCIFERO di Cagliari
Vescovo di questa città, fu nell'inverno 354-55 mandato, con altri, da papa Liberio presso l'imperatore Costanzo, a chiedergli la convocazione di un nuovo concilio per risolvere [...] citato nel libellus come uno dei capi del partito e una Fides Theodosio imp. oblata, che combatte l'accusa di sabellianismo e apollinarismo.
Bibl. e Ediz.: Di L., ed. W. Hartel, Luciferi Calar. opuscula, Vienna 1886 (Corpus script. eccles. lat., XIII ...
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La discussione sui ‘precursori’ di Costantino
Eziologia storico-religiosa della cosiddetta svolta costantiniana
Enrico dal Covolo
Gli imperatori Severi, precursori di Costantino?
Il titolo di questo [...] da una parte e di Noeto dall’altra»24.
Né si potrà dimenticare che, dopo la condanna da parte di Callisto, il sabellianismo si diffuse in Libia e in Egitto, e di qui in modo vario nell’Oriente. I termini geografici e cronologici di tale diffusione ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] massimi scrittori cristiani, è anche il secolo delle maggiori e più numerose eresie: basterà qui ricordarne i nomi: il sabellianismo nella nuova veste datagli da Fotino e da Marcello d'Ancira; l'arianesimo con la negazione della divinità del Verbo ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] sono avanzate contro di lui non c’è chiarezza: solo marginalmente sono di argomento dottrinale, come l’accusa di sabellianismo, che è dire monarchianismo radicale. Il colorito racconto, secondo cui una prostituta si sarebbe presentata al concilio e ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] si ripresentò in una controversia con lo stesso vescovo di Alessandria, Dionigi. Per reagire alla diffusione del modalismo (sabellianismo) nella Pentapoli libica, Dionigi aveva scritto, intorno al 257/258, a due vescovi di nome Ammonio ed Eufranore ...
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sabellianismo
s. m. [der. di sabelliano]. – Orientamento teologico cristiano di cui fu protagonista Sabellio (inizî 3° sec. d. C.) condannato come eretico: è una forma di monarchianismo (v.) che accentua l’unità divina sostenendo che in essa...
sabelliano
agg. e s. m. (f. -a). – Nella storia del cristianesimo, relativo all’eretico Sabellio (sec. 3°) e alla sua dottrina: il movimento s.; l’eresia sabelliana; come sost., seguace dell’eresia di Sabellio: scomunica dei sabelliani.