SERVITÙ DELLAGLEBA
Pietro VACCARI
. L'evoluzione storica del colonato aveva già condotto in Roma, negli ultimi secoli dell'impero, alla formazione di un ceto di coltivatori, giuridicamente ancora dotati [...] Reggio Emilia, Parma, Perugia, Pistoia, Ravenna. In altre città vi fu un vero e grande atto di affrancazione dei servidellagleba: a Bologna, con la costituzione Paradisus e con una provvisione del 1257 che ordinavano la liberazione degli schiavi e ...
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Poeta russo (Pietroburgo 1831 - ivi 1875); figlio di servidellagleba, legato agli ambienti rivoluzionarî, fu uno dei capi della società segreta "Terra e libertà". Pubblicò una traduzione di Béranger [...] (1858) che godette di eccezionale successo. Redasse (1859-73), in collab. col caricaturista N. A. Stepanov, la rivista umoristica Iskra ("La scintilla"). I suoi versi rivoluzionarî, scritti nello spirito ...
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I servidellagleba nell’antica Siracusa. Approfittando dei tumulti seguiti alla cacciata degli aristocratici possidenti fondiari da parte dei c., Gelone s’impadronì del potere (485 a.C.). Più tardi Dionisio [...] I li ammise forse alla cittadinanza, seppure con diritti limitati ...
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SERVI
EEmanuele Conte
Termine ampio e non univoco al tempo di Federico, la parola servus ha indotto anche gli storici moderni a estese discussioni. Celebre è stata la critica di Marc Bloch, che in un [...] di noti saggi mise in discussione l'uso comune di definire la dipendenza medievale facendo ricorso all'espressione 'servodellagleba', che aveva acquisito importanza tale da caratterizzare l'intera società medievale ma che secondo il grande storico ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...] , ottenendo nel 1228 il riconoscimento delle compagnie popolari delle armi e l’intromissione nei consigli amministrativi dei rappresentanti delle arti, nel 1245 gli statuti, nel 1256 la liberazione dei servidellagleba e infine nel 1274 la cacciata ...
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Figlio (Pietroburgo 1754 - ivi 1801) di Pietro III e di Caterina II. Ebbe una giovinezza inquieta, amareggiata dagli intrighi della madre stessa. Salito al trono nel 1796, ripudiò la politica di Caterina [...] ciò che era collegato con l'opera di Caterina: concesse un'amnistia ai Polacchi, limitò le corvées (ma insieme aumentò il numero dei servidellagleba), si mostrò contrario alle carte di privilegio conferite alla nobiltà e alle città; emanò il giorno ...
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Sofia-Federica-Amalia, figlia (Stettìno 1729 - Carskoe Selo 1796) del principe tedesco di Anhalt-Zerbst, nel 1745 andò sposa al granduca Pietro Fëdorovič, erede al trono russo. Intelligente, colta e sensibile, [...] anche un irrigidimento e un ritorno a posizioni più autocratiche e reazionarie, com'è testimoniato dalla questione dei servidellagleba che, nonostante i lunghi lavori preliminari di riforma, di fatto aumentarono di numero: e dal 1783 fu persino ...
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Figlio (Mosca 1818 - Pietroburgo 1881) dello zar Nicola I, succedette al padre il 2 marzo 1855. Conclusa subito la guerra di Crimea (trattato di Parigi, 1856), intraprese l'esecuzione di un vasto piano [...] di riforme, che attuò emancipando i servidellagleba (1861), creando le assemblee provinciali elettive (Zemstvo), riformando il codice penale; ma l'insurrezione polacca del 1863 arrestò tale movimento e spinse A. a una politica reazionaria che ...
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Abitanti nomadi, di stirpe tatara, delle steppe della Russia meridionale. Dal 15° sec. accanto a essi apparvero i C. russi che, nella steppa, trovarono la libertà sottraendosi al potere dello Stato e [...] si sforzò di limitarne il numero attraverso la ‘registrazione’: i C. non registrati dovevano tornare alla condizione di servidellagleba dei magnati polacchi. Seguirono lotte sanguinose fra Polacchi e C., che culminarono nel 1648 con la rivolta di ...
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compagnìa di ventura Nome attribuito dal 14° sec. ad associazioni di mercenari, che si mettevano al servizio delle monarchie, desiderose di milizie indipendenti da ogni vincolo feudale per far valere [...] ovunque, specialmente in Spagna, in Germania e nel Brabante; composte dapprima di reduci dalle Crociate e di servidellagleba, più tardi dalle vittime delle crisi economiche (14°-15° sec.), le compagnie furono guidate spesso dai cadetti ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...
gleba
glèba s. f. [dal lat. gleba o glaeba]. – 1. a. poet. Zolla di terra: giovenchi invitti A franger glebe (Carducci); la sua polve Lascia alle ortiche di deserta g. (Foscolo). b. Per estens. (già in lat.), la terra stessa, il campo, il...