Letterato italiano (Alberino, Molinella, 1856 - Collegigliato, Pistoia, 1905); discepolo prediletto del Carducci, lo coadiuvò nell'insegnamento universitario e negli studî (edizione critica e commento alle Rime del Petrarca). La sua lirica (Bordatini, 1885; Secondo libro dei Bordatini, 1886 e Nuovi versi, 1888; opere rifuse in Versi raccolti ed ordinati, 1892; Sonetti, 1901: in cui sono raccolti Maggio, ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] riprendere Parma e Piacenza e di mettere le mani su Ferrara. Nell’estate del 1521 un esercito ispano-pontificio caccia (dimissionario il 26 marzo 2013), M. Monti ad interim; giustizia, P. Severino; difesa, G. Di Paola; economia e finanze, M. Monti ad ...
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Nato il 27 luglio 1835 a Val di Castello, in quel di Pietrasanta, da Michele, medico di sentimenti liberali, e da Ildegonda Celli, crebbe nella Maremma pisana, a Bolgheri e a Castagneto, educato fortemente [...] aveva cominciato mezzo secolo prima. Né in ciò appare tutta l'opera sua di editore e illustratore di testi; con SeverinoFerrari, suo caro discepolo, diede Le Rime del Petrarca (Firenze 1899) largamente commentate (da sé solo ne aveva dato innanzi ...
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Uomo politico, nato a Imola il 30 novembre 1851, morto ivi il 19 gennaio 1910. Fervido seguace di Michele Bakunin nei primi anni di attività politica, poi socialista evoluzionista, fu uno dei fondatori [...] .
Studiò lettere all'università di Bologna avendo a maestro il Carducci, e a compagni e amici Giovanni Pascoli e SeverinoFerrari. Attratto però dall'ideologia del Bakunin, che dal 1865 andava penetrando in Italia, il C. abbandonava ben presto gli ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] di allievi – oltre al memorabile commento al Canzoniere di Petrarca, ideato nel 1860 e portato a compimento, insieme a SeverinoFerrari, nel 1899, le prove più vive e ancor oggi vitali sono gli scritti su Parini e la poesia settecentesca. Mentre ...
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CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] costituirono la base della prima sistematica raccolta delle sue Rime, a cura dello stesso Cappelli e di SeverinoFerrari (1884). Il frammento conservatoci dal cod. 2618 dell'Universitaria di Bologna costituisce dunque una testimonianza eccezionale ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] i cinquepoemetti sacri del 1598 e I cinque tiranni di Gabaon, un poemetto già raccolto nell'edizione Gentile del 1604.
SeverinoFerrari (G. C. e le raccolte delle sue rime da lui medesimo ordinate. Studio bibliografico, Faenza 1888, p. 2) scrisse che ...
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PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] poté iscriversi alla facoltà di lettere di Bologna.
Subito fece amicizia con due compagni di studi, Ugo Brilli e SeverinoFerrari, cui rimase legato per tutto il corso degli studi universitari. Altri amici erano Raffaello Marcovigi e Sveno Battistini ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La complessità della produzione di Giovanni Pascoli e la sua modernità di poeta [...] della natura si presentano tuttavia evidenti contatti tanto con la produzione tardoromantica di Prati, Aleardi, dell’amico SeverinoFerrari e di Arturo Graf, con cui condivide anche il recupero delle tradizioni folcloriche e dei miti popolari ...
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AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] del Pascoli, di Francesco Acri, di SeverinoFerrari, laureandosi il 26 giugno 1906.
Suo compagno di studi era stato Renato Serra, al quale rimase legato da una grande amicizia, alimentata dai comuni interessi culturali, più vari e ricchi, forse, e ...
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pascoliano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al poeta e scrittore Giovanni Pascoli (1855-1912), alla sua opera e ai caratteri che le sono tipici: la poesia, la metrica, la sensibilità p.; il fonosimbolismo p.; l’interpretazione p. della Commedia...