sinalefe Nella metrica greca e poesia italiana, fusione in un’unica sillaba metrica della vocale (o dittongo) finale di una parola con la vocale (o dittongo) iniziale della successiva (nel verso dantesco [...] E quindi uscimmo a riveder le stelle, c’è s. nell’incontro di quindi con uscimmo e di uscimmo con a; per effetto delle due s. il verso che altrimenti avrebbe 13 sillabe, ne ha solo 11). Il contrario della ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] Marino, Adone IV, ottava 282, v. 2)
(17) Per voi conven ch’io arda, e ’n voi respire (Petrarca, Canz. CCLXVII, 9)
La sinalefe può assorbire le sillabe di tre (18) o quattro (19) parole, e renderle un’unica sillaba metrica:
(18) Di mia speranza ò
in ...
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sinalefe
Gian Luigi Beccaria
Fusione (cioè integrazione ai fini fonetici e metrici) della vocale o delle vocali finali di una parola con la vocale o le vocali iniziali della parola seguente.
Cfr. Rime [...] CII 42 e po' ିin ogni ିaltro ିov'io volga mia luce; lf I 4 Ahi quanto ିa dir qual era ିè cosa dura; v. 79 Or se' tu quel Virgilio ିe quella fonte; v. 82 O de li ିaltri poeti ିonore ିe lume; v. 128 Quivi ...
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Nella metrica italiana, sinalefe tra la vocale finale di un verso e quella iniziale del verso successivo; la fusione così ottenuta delle due sillabe in un’unica sillaba metrica annulla l’ipermetria del [...] secondo verso. È un caso particolare di sinafia ...
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dialefe
Gian Luigi Beccaria
Quando la vocale o le vocali finali di una parola non si fondono (cioè non si integrano, ai fini fonetici e metrici del verso) con la vocale o le vocali iniziali della parola [...] Pg IV 124 di te / omai; ma dimmi: perché assiso; Pd XVII 73 ch'in te / avrà sì benigno riguardo; in D. non c'è esempio di sinalefe dopo ‛ te ' e ‛ me '), ‛ tu ' (Rime LII 1 Guido, i' vorrei che tu / e Lapo ed io; If XXIX 8 pensa, se tu / annoverar le ...
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sinafia
Termine della metrica classica che viene adoperato, sia pur raramente, dagli studiosi di metrica romanza per indicare la sinalefe fra vocale finale di verso e iniziale del verso seguente. In [...] in noi, di chiamare a ritroso (v. 9), e in avante infino a tanto che s'asconde (v. 98).
Ma in realtà si tratta di sinalefe: come infatti appare nei versi del tipo disvia cotanto, e più che quant'io conto (v. 60), " le sillabe sono tre, qualora si ...
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Fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale davanti a vocale iniziale di parola seguente per evitare che si formi iato. In italiano, dove è segnata con l’apostrofo, è normale negli [...] parola seguente; è indicata dall’apostrofo; nella pronuncia doveva esserci piuttosto la fusione delle due vocali, cioè la sinalefe. In latino l’e., che nella scrittura non è indicata, avviene nella pronuncia mediante la soppressione della vocale ...
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Nella metrica, particolare forma di iato fra due vocali consecutive, la prima in fine e la seconda all’inizio di parola, nei casi cioè in cui normalmente si fa l’elisione: ne risultano due sillabe metriche [...] pronunciate distintamente. Fenomeno opposto è la sinalefe (➔). Nella poesia latina e nella metrica greca, si ha d. quando tra le due vocali cade la cesura (pausa all’interno del verso) e, nelle opere drammatiche, quando c’è cambiamento d’ ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] vocale: ba[rːa] per bar, Upi[mːi] per Upim, ecc.
Vocali contigue a confine di parola possono infine dar luogo a ➔ sinalefe, vale a dire al mantenimento fonetico di entrambi i nuclei vocalici:
(14) Marco arriva
il pianista iniziò
da eroe
Il termine ...
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iato
Pier Marco Bertinetto
Con questo termine s'intende normalmente lo stacco esistente tra due vocali contigue, quando esse appartengono a sillabe successive e vengono pronunciate distintamente, sia [...] vista, Pg X 67; e ancora: e, consolando, usava l'idï/oma, Pd XV 122; dove lo i. intraverbale, favorendo la sinalefe, riassorbe il potenziale stacco che si avrebbe sostituendo la dieresi con una dialefe tra contra ed effigiata e tra consolando e usava ...
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sinalefe
sinalèfe s. f. [dal lat. synaloephe, gr. συναλοιϕή, der. di συναλείϕω «fondere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e αλείϕω «ungere»)]. – Nella metrica classica (dov’è nota anche con il nome, meno com., di sinecfonesi), pronuncia...
elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale...