Statista e storico ceco (Čestín Kostel 1572 - Jindřichův Hradec 1652). Convertitosi dalla confessione boema al cattolicesimo durante un soggiorno in Italia e in Occidente, nel corso della rivolta del 1618 fu uno degli odiati luogotenenti imperiali in Boemia gettati (1618) dalla finestra del castello di Praga. Passato a Vienna (1620) come consigliere di Ferdinando II, diventò (1628) gran cancelliere ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Nasce a Venezia, attorno al 1490 da Lorenzo (1468-1527) di Giovanni e da Lucrezia di Bernardo Contarini.
Figura, sotto il profilo politico, piuttosto slavata quella del [...] padre del D., ché non va al di là dei poco prestigiosi "Dieci offici", cui risulta preposto all'inizio del Cinquecento, mentre la sua successiva candidatura - riscontrabile nel 1505-1507 e, di nuovo e ...
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COMETTA (Cometa), Giovanni Bartolomeo
Vera Nanková
Nato probabilmente nell'anno 1620 a Devoggio (frazione di Arogno) nel Canton Ticino, il C. svolse un'attività intensa di stuccatore decorativo e figurativo [...] .
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Praga, SM. S 21, 4/5; Arch. di Stato di Jindřichův Hradec, Fondo Slavata, Case degli Slavata; Ibid., Fondo Cernín, Castello, VI Bb 2a (per Innocenzo); Arch. di Stato di Zámrsk, Fondo Kolovrat, 1084, cart. 45; G ...
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defenestrazióne di Praga Denominazione di due episodi storici: il primo avvenne il 30 luglio 1419 e diede avvio alla rivoluzione hussita. Il secondo si verificò il 23 maggio 1618: alcuni nobili protestanti, [...] che proibiva di costituire in Boemia due Chiese protestanti, gettarono i rappresentanti imperiali J. Martinic (1582-1649) e V. Slavata (1572-1652) e il loro segretario dalle finestre del castello di Praga; questo fatto diede avvio alla guerra dei ...
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HRADEC JINDRŘICHUV ("Castello di Enrico"; in latino Nova Domus o Novum Castrum, in tedesco Neuhaus)
Karel Stloukal
Città della Repubblica Cecoslovacca, situata sulla Nežárka, con 9590 ab., in maggioranza [...] la rivolta boema, la città si unì ai ribelli, ma dopo la sconfitta dei Cèchi sulla Montagna Bianca fu restituita agli Slavata e al cattolicesimo. Nella guerra dei Trent'anni soffrì molto dalle occupazioni. Oggi è uno dei centri culturali della Boemia ...
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GIUSTINIAN, Pietro
Gino Benzoni
Nacque a Venezia, nel sestiere di Dorsoduro, in calle lunga S. Barnaba, nel 1497 dal patrizio Alvise di Marino e da una figlia di Girolamo Michiel, la cui moglie era [...] , il nunzio a Venezia L. Beccadelli.
Laddove lo zio paterno del G., Sebastiano, brillò nel risalto di cariche eminenti, slavata risulta la figura del padre Alvise (1472 circa - 1521 circa), che, nel primo Cinquecento, fu dei Dieci savi, senatore ...
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Antichissima famiglia nobile boema che ha avuto il nome dal gran ciambellano del regno di Boemia, Černín (1193-1212). Dopo la sua espulsione dal regno, ordinata dal re Přemysl Otakar I, i suoi parenti [...] privati di Boemia, raccogliendovi i documenti dei suoi precedessori di ambedue le linee, cioè dei signori di Hradec, degli Slavata e dei Cz. Dalla sua unione con Maria Teresa contessa Orsini-Rosenberg nacquero quattro figli, di cui il maggiore ...
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Pittore, nato a Bruges il 12 maggio 1867, andò col padre in Inghilterra nel 1875. Durante la sua prima giovinezza fu incoraggiato da Harold Rathbone a copiare bassorilievi fiorentini; dal 1882 al 1884 [...] ed egli stesso confessa che fu la compagnia dell'acquarellista scozzese Arthur Melville che ravvivò mirabilmente la sua tavolozza slavata. A partire dal 1887 i quadri di natura morta, di soggetti rappresentativi e d'arte industriale, gli assicurarono ...
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MARTINIC
Bedrich Jen¿ovský
Antica famiglia nobile boema, imparentata con la famiglia dei Kounic e così chiamata dal villaggio di Martinice. Gli antenati della famiglia sono ricordati già nel sec. XIV. [...] di Karlštejn e uno dei luogotenenti dell'imperatore in Boemia. Cattolico zelante, durante la rivolta boema fu insieme con Guglielmo Slavata, il 23 maggio 1618, buttato giù dalla finestra della cancelleria boema al castello di Praga; non riportò però ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’acuirsi dei conflitti politici e religiosi all’interno dell’Impero germanico è la [...] , incaricato di amministrare il regno in assenza del sovrano: afferrano due membri del Consiglio, i conti Martinic e Slavata, e un giovane segretario, Fabricius, e li gettano dalla finestra. I tre cadono sull’immondizia accumulata nel fossato ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.