spazio lineare
Arrigo Cellina
Definizione matematica che estende le naturali proprietà del comune spazio tridimensionale in cui agiamo. In questo spazio, dato un punto (origine) come riferimento, sono [...] , cioè di farlo scorrere lungo la retta che lo congiunge con l’origine. Formalmente abbiamo che un insieme di punti X è detto spazio lineare sui reali ℝ se soddisfa le condizioni seguenti. In primo luogo esiste una mappa +:X×X→X in sé tale che, per ...
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spazi isomorfi
spazi isomorfi in algebra lineare, spazivettoriali V e W che si corrispondono in una trasformazione lineare invertibile. I due spazi V e W hanno la stessa dimensione. Una trasformazione [...] lineare invertibile di uno spazio V in sé stesso è detta automorfismo di V (→ spaziovettoriale). ...
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spazi omeomorfi
spazi omeomorfi spazivettoriali topologici tra i quali esiste una corrispondenza biunivoca e bicontinua (→ omeomorfismo). ...
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applicazione lineare
applicazione lineare detta anche omomorfismo di spazivettoriali, è una applicazione ƒ: V → W tra due spazivettoriali V e W su un campo K, con le due seguenti proprietà:
• ƒ(v1 [...] = [ƒ(vj)]i; allora l’applicazione Ψ: HomK(V, W) → Mm×n(K) definita da Ψ(ƒ) = A(ƒ) è un isomorfismo di spazivettoriali. È bene osservare che l’isomorfismo appena descritto dipende in modo determinante dall’aver fissato le due basi in V e W: cambiando ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] delle equazioni lineari in un numero qualunque di incognite e nelle teorie da essa derivanti; nella teoria degli spazivettoriali di dimensione finita, dove una m. rappresenta nel modo più idoneo un cambiamento della base ovvero una trasformazione ...
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Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] vettori v, w, l’uno in un punto P, l’altro in un punto Q di MN diverso da P, ossia in due diversi spazivettoriali tangenti, un confronto fra essi non è possibile: se hanno componenti uguali in un sistema di coordinate, vr=wr, in un cambiamento di ...
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Matematico polacco (Cracovia 1892 - Leopoli 1945). Dal 1924 al 1945 prof. all'univ. di Leopoli. Il B. partecipò alla resistenza contro l'occupazione tedesca e fu vittima delle persecuzioni naziste. È uno [...] lui prende il nome una delle principali classi di spazî astratti lineari, gli spazi di B.: spazîvettoriali normati, cioè dotati di una norma, e completi, tra essi rientrano in particolare gli spazi di Hilbert. Opere: Théorie des opérations linéaires ...
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Diritto
Diritto privato
Fenomeno squisitamente giuridico per il quale un soggetto subentra ad altro soggetto in un complesso di rapporti giuridici patrimoniali ovvero in un rapporto giuridico patrimoniale [...] ∈D∣fn(x)−f(x)∣<ε.
Per s. di tipo particolare si possono dare anche altri tipi di convergenza. Per es., negli spazivettoriali dotati di una norma (➔ spazio) si dice che {an} tende ad a se, fissato ε>0, esiste ν tale che per ogni n>ν è ||an ...
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vettoriale
agg. [der. di vettore]. – 1. In matematica e in fisica, inerente a vettori: grandezza v., in contrapp. a scalare (o grandezza scalare), grandezza caratterizzata, oltre che da un valore numerico, anche da una direzione e da un verso,...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...