stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] che, in genere, rifugga da ogni rappresentazione realistica, è certo (la poesia sensuale e realistica è cantata anche dagli stilnovisti, ma in zone a parte dei loro canzonieri, aventi modelli e strutture stilistiche loro proprie); ma ciò non basta a ...
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umiltà (umilità; umilitade; umilitate; umiltate)
Francesco Tateo
Virtù che assume un posto centrale nell'etica di D. fin dall'epoca della Vita Nuova, in cui essa conserva ancora la sua impronta di origine [...] etico corrispondente all'obbedienza e fedeltà del servo d'amore (cfr. servo umile, Rime dubbie XV 14), che nello stilnovismo perde la connotazione feudale evocata dalla lirica cortese e diventa l'uomo redento dalla viltà di una condizione moralmente ...
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Ben aggia l'amoroso e dolce core
Mario Pazzaglia
Canzone di risposta, in persona delle donne, per le rime (quindi sullo stesso schema ABBC, ABBC: CDD, CEE), a Donne ch'avete. Adespota, con altre 4, [...] rilevando le memorie cavalcantiane e dantesche e i punti di contatto con Lapo Gianni, tipici di un ‛ fiancheggiatore ' dello stilnovismo, ancora legato a convenzioni occitaniche di un Guittone e di un Chiaro, nella tematica e negli stilemi. L'autore ...
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Bosco, Umberto
Giorgio Petrocchi
, Filologo e critico letterario (nato a Catanzaro nel 1900), professore nell'università di Roma. All'opera dantesca ha dedicato numerosi saggi, contributi, lecturae, [...] relative ad Adriano v, del Varo o Varro o Vario di Pg XII 98. Rilevanti i suoi studi sulla nozione di stilnovismo in D. e sulla sotterranea presenza e persistenza di motivi autobiografici nella rappresentazione di Farinata o di Ugolino, quali eroi ...
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alma
Fernando Salsano
Probabile provenzalismo per " anima " (cfr. Migliorini, Lingua 137), presente solo in poesia. Come appellativo dei defunti che D. incontra nell'oltretomba, pare condizionato dalla [...] D., nell'accezione di " animo " caratterizzato da certe virtù.
Significa ancora " anima ", ma secondo il gusto figurativo e analitico dello stilnovismo, in Vn III 10 1 A ciascun 'alma presa e gentil core /... salute in lor segnor, cioè Amore, in XV 6 ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] La prima svolta che si possa individuare in una formula, è costituita dalle nove rime». Di abbandono del guittonismo per lo stilnovismo non è infatti il caso di parlare in senso proprio, perché, dal punto di vista della scuola, le rime guittoniane di ...
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dittare
Bruno Basile
Il verbo (dal latino dictare [frequentativo di dicere], propriamente " dire ripetutamente perché sia scritto " e, per estensione, " parlare ", " dire ", " prescrivere ") compare [...] ditta dentro vo significando, nel contesto sottilmente figurato che vede l'enunciazione del manifesto poetico dello stilnovismo dantesco, il ditta dà luogo a due possibili interpretazioni: che il verbo significhi " dire ", " parlare ", " prescrivere ...
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donneare
Bruno Basile
Termine del linguaggio cortese di origine provenzale (domnejar, derivato da donna [" donna ", " dama ", " amorosa "]), che vale propriamente " amoreggiare ", " vagheggiare ", " [...] chantador / e zo per qe prezavon domneiar "), l'impiego più tradizionale del verbo è comune a poeti ed epigoni dello stilnovismo, come Fazio degli Uberti I' guardo in fra l'erbette 70 " Giovani donne e donzellette accorte / ... giocano a l'ombra ...
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Francesca da Rimini
Antonio Enzo Quaglio
Matilde Luberti
Figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, F. (o Franceschina) andò sposa, intorno al 1275-1282, a Gianni Ciotto (" zoppo, sciancato [...] un personaggio umanamente attraente, per ricavare dal suo destino più validi insegnamenti. All'origine del peccato di F. è lo stilnovismo della sua concezione amorosa, così come alla radice della condanna è la denunzia da parte di D. della poetica di ...
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Mena, Juan de
Joaquín Arce
Poeta spagnolo (Cordova 1411 - Torrelaguna 1456), il più grande innovatore della lingua poetica quattrocentesca. Le sue relazioni con l'opera di D. sono state giudicate in [...] il viso dell'amata, il colore di " perla clara " della donna) sono piuttosto da connettere con l'atmosfera generale dello stilnovismo che con la stessa Vita Nuova, la cui conoscenza nel Medioevo spagnolo è ancora discussa. Tra queste opere poetiche ...
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stilnovismo
s. m. [der. di stil novo]. – Modo concettuale e stilistico di poetare proprio degli stilnovisti, o di coloro che s’ispirano o si ispirarono allo stil novo.
stilnovista
s. m. e agg. [der. di stil novo] (pl. m. -i). – Appartenente al gruppo dei poeti dello stil novo; che segue concettualmente o stilisticamente la poesia di quello stile: Dante e gli altri s. chiamavano sé stessi «i fedeli d’Amore»....