Nell'oltretomba dei Greci, degli Etruschi e dei Romani, C. è il vecchio e stizzoso nocchiero che traghetta le anime dall'una all'altra riva dell'Acheronte. Il suo nome allude al fiammeggiar degli occhi [...] (χαροπός), come lo rappresenta Virgilio e, seguendo lui, Dante. Ancora ignoto a Omero e ad Esiodo, è nominato per la prima volta nella Miniade, e ben presto la sua figura divenne popolare, come dimostrano ...
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bizzarro
Amedeo Quondam
Presente una sola volta, in If VIII 62, in rima rara con narro e sbarro, col valore di " collerico " " stizzoso ", " imbizzarrito " (Buti), " iracondo oltra modo " (Landino), [...] detto di Filippo Argenti, 'l fiorentino spirito bizzarro. Così il Boccaccio: " cioè iracundo; e credo questo vocabolo ‛ bizarro ' sia solo de' Fiorentini, e suona sempre in mala parte, per ciò che noi ...
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stizzosamente
Maria Adelaide Caponigro
L'avverbio ricorre solamente in If VIII 83 Io vidi più di mille in su le porte / da ciel piovuti, che stizzosamente / dicean: " Chi è costui che sanza morte / [...] va per lo regno de la morta gente? ", a indicare il rammarico stizzoso dei demoni, alle porte della città di Dite, per aver subito qualcosa di contrario alle leggi dell'oltretomba (" iracundamente ", Buti e Landino; " idest indignanter, et cum ira ", ...
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dispettoso (dispittoso; v. DISPETTO)
Ignazio Baldelli
Aggettivo, nel significato attivo di " sprezzante ", " che nutre disprezzo ", in relazione al valore " disprezzo " di ‛ dispetto ', nell'italiano [...] verso Dio: chi è quel grande che non par che curi / lo 'ncendio e giace dispettoso e torto...? (ma Boccaccio: " segno di stizzoso e d'orgoglioso animo "); in Pg X 69, in riferimento a Micol dinanzi alla danza di David, sì come donna dispettosa e ...
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Con la rapida fortuna politica della famiglia Celsi (v.), a mezzo il sec. XIV, Lorenzo C. in un momento agitato della vita interna ed esterna della Repubblica, raggiunge quasi impensatamente l'alta dignità [...] definitiva il più audace, sebbene cauto, interprete. Cronisti contemporanei o di poco posteriori lo dipingono di carattere violento, stizzoso e autoritario, amante di gloria e di splendore, di forza e di fasto: le sue scuderie divennero tradizionali ...
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Poeta (Firenze intorno al 1258 - ivi 1300). Di famiglia guelfa (dice Giovanni Villani che era una "delle più possenti case di genti, di possessione e di avere in Firenze"), figlio di Cavalcante, fu promesso [...] della sua arte. Il Villani dice che "era, come filosofo, virtudioso uomo in più cose, se non ch'era troppo tenero e stizzoso", e il Boccaccio lo definisce "un de' miglior loici che avesse il mondo ed ottimo filosofo naturale". Fu in sostanza il capo ...
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BORROMEO, Guido
Lucio Villari
Discendente dalla storica famiglia lombarda, nacque a Milano il 21 nov. 1818 dal conte Vitaliano e dalla marchesa Maria d'Adda. Il clima tollerante e aperto della famiglia, [...] verso posizioni di intransigente conservatorismo. La liberazione di Roma contribuirà poi a rinchiuderlo in una sorta di stizzoso isolamento ideologico e politico da lui giustificato con la preoccupazione che la classe dirigente liberale, il costume ...
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Scultore e medaglista, nato ad Angers il 12 marzo 1788, morto a Parigi il 6 gennaio 1856. Era figlio dello scultore in legno Pierre-Louis D., dotato di buon ingegno, autore di alcune sculture nella cattedrale [...] , di donne e di fanciulli) il D. seppe mettere un freno a ciò che il suo vigore aveva d'eccessivo e di stizzoso; ma in tutte le altre opere sue il desiderio di far effetto e l'accentuazione quasi frenetica del carattere dànno un aspetto tumultuoso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'umanita sulla scena: Plauto e Cecilio Stazio
Laura Cherubini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con Plauto va in scena a Roma una comicità [...] ”), Pseudolus (“Psèudolo”), Rudens (“La gòmena”), Stichus (“Stico”), Trinummus (“La commedia da tre soldi”), Truculentus (“Lo stizzoso”), Vidularia (“La commedia del baule”).
Come mostra Maurizio Bettini (Verso un’antropologia dell’intreccio. Le ...
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Pascoli, Giovanni
Franco Lanza
Gl'influssi danteschi nella poesia del P. (San Mauro di Romagna 1855 - Bologna 1912) sono evidenti anche nel radicale processo di trasfigurazione che ogni ‛ oggetto ' [...] era stato invece nel complesso G. Fraccaroli, nel " Giorn. stor. " XXXIII [1899] 364-376). In questo clima inquieto e talora stizzoso, fatto più teso dall'isolamento messinese e dalla necessità pratica di uscirne apprestando titoli per la cattedra di ...
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stizzoso
stizzóso agg. [der. di stizza]. – 1. a. Facile a stizzirsi, irritabile: un vecchietto s.; s’era fatta più che mai s. e tormentosa e perfino persecutoria (Morante). b. Pieno di stizza, che rivela stizza: mi rivolse uno sguardo s.;...
agro1
agro1 agg. e s. m. [lat. acer acris, affine ad acutus, acetum, ecc.]. – 1. agg. a. Di sapore complesso, per lo più legato a sostanze acide, tipico del limone e delle frutta acerbe in genere: queste arance sono un po’ agre. b. fig. Aspro,...