Termine introdotto nell’uso dopo il 1773 per designare, in biologia, l’indirizzo filosofico e metodologico che sostiene: a) la priorità e l’emergenza della struttura anatomico-funzionale dell’organismo [...] dei fenomeni vitali e iniziarono assieme a J.O. de La Mettrie l’indirizzo del v. materialistico che, escludendo la teleologia e l’emergenza delle proprietà vitali rispetto alle basi fisio-chimiche, attribuiva la dinamica del vivente all’azione di una ...
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pantelismo
Termine di duplice significato per il diverso valore possibile dei suoi componenti etimologici. (1) Come composto dei termini gr. πάν «tutto» e τέλος «fine, scopo», designa in generale le [...] dottrine che considerano tutto il mondo come rispondente a fini, estendendo il principio teleologico all’intero Universo. (2) Come composto dei termini gr. πάν «tutto» e ϑέλω «volere», designa ogni concezione della volontà come fondamento metafisico ...
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Giurista, nato a San Severino Marche il 6 dicembre 1882; in ruolo dal 1931 ha insegnato il diritto e la procedura penale nelle università di Sassari, Parma, Genova, Torino.
Motivo fondamentale della sua [...] è la reazione alle tendenze formalistiche dominanti nella scienza del diritto penale, e l'affermazione di un indirizzo teleologico, equilibratamente realistico: di qui, nella sua concezione della pena, l'idea prevalente della funzione emendatrice del ...
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MECCANICISMO e VITALISMO
Giuseppe Montalenti
. La concezione materialistica, monista dell'universo (v. materialismo; monismo) implica l'esclusione di ogni elemento metafisico nell'interpretazione dei [...] accanto alle altre classi di oggetti e processi naturali. A questo fattore immanente, a cui si deve il carattere teleologico dei processi vitali, il Driesch ha voluto dare il nome di "entelechia" pur riconoscendo la differenza fra la concezione ...
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Critica del giudizio (Kritik der Urteilskraft)
Critica del giudizio
(Kritik der Urteilskraft) Opera (1790) di I. Kant dedicata alla «facoltà di giudizio», inteso, a differenza di quello determinante [...] a priori delle facoltà conoscitive del soggetto trascendentale. Il giudizio riflettente è distinto in estetico e teleologico. Il giudizio estetico, «accordo spontaneo di immaginazione e intelletto» coglie spontaneamente, nella rappresentazione dell ...
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PANTELISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, di duplice significato per il diverso possibile valore dei suoi componenti etimologici. Se il suo primo elemento è infatti in ogni caso il greco πᾶν "tutto", [...] quindi in generale le dottrine che considerano tutto il mondo come rispondente a fini, estendendo il principio teleologico all'intero universo. Nel secondo caso (fr. panthélisme, ted. Panthelismus o Panthelematismus, ingl. panthelism), esso designa ...
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Diritto (p. 696). - Il cod. civ. italiano del 1942 si occupa in modo particolare dell'azienda, collocando la sua trattazione, secondo la sistematica del codice stesso, nel libro del lavoro. L'azienda è [...] 'imprenditore si realizza mediante la combinazione dei beni in funzione di uno scopo produttivo, e, come l'elemento teleologico assume una decisiva rilevanza per la nozione giuridica di impresa, l'elemento funzionale l'assume per la nozione giuridica ...
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Il concetto filosofico di "fine" ebbe la sua prima determinazione specifica in quello stoico di τέλος "termine, scopo" dell'azione umana: nella morale stoica la dottrina dei fini (v., per es., il ciceroniano [...] altezza di quella formale, quasi identificandola con essa. Il problema del fine si tradusse così in quello più vasto dell'ordinamento teleologico del mondo: e anche quando, più tardi, il Kant designò col nome di "regno dei fini" il mondo delle libere ...
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FISICOTEOLOGIA (dal gr. ϕυσικός "fisico" e ϑεολογία "teologia")
Termine coniato da William Derham, che nella sua Physico-Theology, or a Demonstration of the Being and Attributes of God from his Works [...] e le sue proprietà". L'argomento "fisicoteologico" dell'esistenza di Dio non differisce con ciò dall'argomento "teleologico", quale appare p. es., nella sua prima insigne formulazione, nella metafisica aristotelica: mentre si distingue dal cosiddetto ...
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PERFEZIONE
Guido Calogero
. Il concetto filosofico della perfectio corrisponde a quello greco della τελειότης, ma il pensiero classico non dà a questo termine l'importanza tecnica che più tardi assume [...] perfezione "qualitativa" o "formale", data dalla rispondenza di una cosa al suo scopo, dal punto di vista del giudizio teleologico. La teologia antica, che vede l'assolutezza della natura divina piuttosto nella sua immunità dal bisogno e dall'azione ...
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teleologico
teleològico agg. [der. di teleologia] (pl. m. -ci). – Della teleologia, attinente alla teleologia, riferito soprattutto a teorie che considerino il mondo organizzato secondo fini determinati o che ritengano di riscontrare finalità...
teleologia
teleologìa s. f. [comp. del gr. τέλος -λεος «fine» e di -logia]. – In filosofia, teoria che considera la realtà come un sistema organizzato secondo un ordine finalistico; anche, sinon. di finalità.