Figlio (n. 454 circa - m. 526) di Teodemiro re degli Ostrogoti della stirpe degli Amali. Succeduto al padre (474), sconfitto il re degli Eruli Odoacre (493), divenne sovrano del regno ostrogoto in Italia. [...] però ancora incerta non solo l'attribuzione, ma anche il luogo e l'età di redazione dell'editto (pur se si propende per Teodorico II re dei Visigoti). Il testo consta di 154 capitoli, preceduti da un proemio e seguiti da un epilogo. Il testo è in ...
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Canonista (n. Brakel, Vestfalia 1340 circa - Maastricht 1418). Notarius sacri palatii ad Avignone (dal 1370), prestò il suo servizio nella curia sotto parecchi papi; partecipò al Concilio di Costanza al seguito dell'antipapa Giovanni XXIII ma, alla sua fuga, lo abbandonò, scrivendo contro di lui un'Invectiva; fu sempre deciso sostenitore della superiorità del concilio sul papa. È autore di varî scritti, ...
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TEODORICO (Theodoricus)
R. Calza
Re dei Goti detto il Grande; nato intorno al 455 in Pannonia. Passò l'infanzia come ostaggio alla corte di Costantinopoli. Dal 481 re dei Goti, e dopo varie conquiste [...] precise ed individuali, non ha nessuna affinità con le effigi di Giustiniano.
Bibl.: F. Gnecchi, Medaglione d'oro di Teodorico, in Riv. It. di Numismatica, VIII, 1895, pp. 149 ss., tav. 3; G. Pfeilschifter, Theoderich der Grosse, Münster 1896 ...
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Chirurgo, nato a Lucca nel 1205. Figlio di Ugo (v.), fece i suoi studî a Bologna. All'età di 21 anni entrò nell'ordine dei domenicani, ebbe titoli ecclesiastici importanti, fra i quali quello di vescovo di Cervia. Morì a Lucca nel 1298. Chirurgo valentissimo, affermò per il primo, contrariamente agli insegnamenti dei chirurghi salernitani, non essere necessaria la formazione del pus nelle ferite, ma ...
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Figlio maggiore (n. 486 circa - m. 534) di Clodoveo; ereditò nel 511, con i fratelli Clotario, Clodomiro e Childeberto, un quarto del regno paterno. Estese al di là del regno i suoi possedimenti, fissando la sua residenza a Metz e combattendo contro Alamanni e Frisoni. Sottomise i Bavari, conquistò la Turingia (529-534) col fratello Clotario e costrinse i Sassoni a pagare tributi ...
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Avvocato italiano (Iesi 1838 - Roma 1905). Deputato per 8 legislature (dalla 13a), ministro di Grazia e Giustizia nel gabinetto Giolitti (1892-93), si dimise il 19 maggio 1893 quando la Camera, dopo aver discusso e approvato i capitoli del bilancio del suo ministero, con procedimento inconsueto, nella votazione segreta respinse il progetto di legge relativo. Fu poi vicepresidente della Camera (1895), ...
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Vescovo di S. Rufina (m. 1102), fu eletto (1100) in S. Pietro contro il pontefice in carica, Pasquale II, dal partito favorevole all'imperatore. Tentò di rifugiarsi presso Enrico V, ma fu preso dai fedeli di Pasquale II e relegato nel monastero di Cava ...
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Figlio terzogenito (n. 652 circa - m. 691) di Clodoveo II. Succeduto al padre nella Neustria (670), fu rinchiuso nel monastero di S. Dionigi da suo fratello Childerico II già re d'Austrasia, cui però succedette nel 675. Fu poi sotto l'influenza di maestri di palazzo, Leudesio, Ebroino, che gli sottomise l'Austrasia e infine Pipino di Héristal, dal quale fu peraltro riconosciuto come unico re dei Franchi ...
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Figlio (n. 713 circa - m. 737) di Dagoberto III. Alla morte di Chilperico II (721), Carlo Martello lo tolse dal monastero di Chelles, e lo fece re, ma nominalmente; a T. succedette interinalmente Carlo Martello ...
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derrick
〈dèrik〉 s. m. [voce ingl., dal nome di un boia di Tyburn (sec. 16°), Derrick (= Teodorico), passato poi a designare un patibolo]. – 1. Tipo di gru, costituita da un albero verticale, controventato, e da un braccio mobile, imperniato...
donno
dònno s. m. [lat. dŏmĭnus «signore, padrone», lat. volg. dŏmnus], ant. – Signore: ebbe i nemici di suo d. in mano (Dante); Teodorico, pur essendo signore o d. e re, non fuse i suoi con gl’italici (Pascoli). Anche come appellativo (con...