terzina letteratura Strofa di tre versi (detta anche terzetto), che s’incontra, per es., nel madrigale e nel sonetto. Come metro a sé (detto anche terza rima), si compone di tre endecasillabi, di cui [...] il 1° rima con il 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della t. seguente; la serie si chiude con un verso che rima con il 2° dell’ultima t. (ABA BCB ... YZY Z); usata per la prima volta da Dante, ...
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TERZINA (fr. triolet; ted. Triole; ingl. triplet)
Guido GASPERINI
Musica. - La terzina è una figura musicale per la quale al valore di due note simili viene sostituito quello di tre della stessa specie [...] di note di uguale o di diversa durata (purché il valore complessivo non muti) ed anche di pause miste a note:
La terzina ha origini assai antiche. La troviamo già adoperata, con particolare eleganza di forme, nelle canzoni trecentesche, a 2 e 3 voci ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] 10-30; XXX 22-45), fino ad ampi periodi di t. (ad esempio, If XXII 1-12), e a periodi di due t., in cui " ogni terzina chiude in sé una minore entità ": ad es. in Pd XXXIII 22-33, dove gli enjambements legano i versi delle singole t. e le due coppie ...
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tua
Ablativo singolare femminile dell'aggettivo possessivo latino, adoperato nella terzina che apre il canto VII del Paradiso (v. 2): Osanna, sanctus Deus sabaòth, / superillustrans claritate tua / felices [...] ignes horum malacòth ...
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classe
Andrea Mariani
. Latinismo, " flotta ". Il vocabolo fa parte di una terzina d'ispirazione, per così dire, marinaresca: la fortuna che tanto s'aspetta, / le poppe volgerà u' son le prore, / sì [...] che la classe correrà diretta (Pd XXVII 147).
È probabile perciò, come propendono a credere, fra gli altri, Sapegno e Grabher (che ricorda il verso di Pg XXXII 116), che la fortuna sia la " tempesta ", ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] concepita dal suo antico precursore. Sebbene sia stato C. lo sconfitto, entrambe le caratteristiche si ritrovano già congiunte nella famosa terzina di Dante: "Credette Cimabue ne la pittura / tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, / sì che la fama ...
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vernare
Alessandro Niccoli
Con il significato di " far primavera " compare in una terzina modulata su sequenze verbali e concettuali attentamente calcolate e resa più calibrata dal frequente ricorso [...] di latinismi: Nel giallo de la rosa sempiterna, / che si digrada e dilata e redole / odor di lode al sol che sempre verna... (Pd XXX 126); il sole è Dio, che " fa fiorire in un'eterna primavera " la candida ...
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superillustrans
Da superillustro, forma attestata nel latino bassomedievale; ricorre una sola volta, nella terzina di Osanna con cui si apre il c. VII del Paradiso: Osanna sanctus Deus sabaòth, / superillustrans [...] claritate tua / felices ignes horum malacòth! (v. 2).
Nella tradizione dionisiana è presente il tema della ‛ luce ' come attributo divino; il termine greco usato è ὑπέρφωτος, reso in latino con superlumen ...
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. È una forma metrica derivata, per imitazione o per parodia, dalla terzina dantesca e, come questa, è costituita da una serie di ternarî incatenati, conchiusa da un verso che rima col secondo dell'ultimo [...] ternario. Deve il nome, secondo il Minturno (Arte poetica, Venezia 1564, p. 263), ai capitoli dei Trionfi del Petrarca. Ebbe, fino al Quattrocento, un carattere specialmente politico e didascalico, trattando ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.