Musicista (Venezia 1671 - ivi 1750). Compositore e violinista, svolse la sua attività principalmente a Venezia, con soggiorni più o meno lunghi a Firenze, a Monaco di Baviera e in altre città. Scrisse musica sacra, vocale strumentale (cantate), teatrale (circa cinquanta opere) e strumentale. Questa ultima sua produzione ha particolare rilievo. Nella storia delle forme sonatistiche, egli distingue, ...
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VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] le sonate a lui attribuite esistenti alla alla Bibl. Nat. di Parigi. Altrettanto valore si riscontra nelle composizioni dei veneti TommasoAlbinoni (1674-1745) di cui J.S. Bach aveva stima. particolare, Evaristo dall'Abaco (1675-1742) allievo di G.B ...
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FERDINANDO CARLO Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Unico figlio del duca di Mantova Carlo II e di Isabella Clara d'Asburgo, figlia dell'arciduca Leopoldo e nipote dell'imperatore [...] rivelato insoddisfacente. Per questo F. si compiacque delle dediche; "nume tutelare delle muse", lo chiamava, nel 1700, TommasoAlbinoni a lui dedicando un'edizione di sue composizioni strumentali. E le dediche proseguirono anche quando F. era ormai ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] 2.
109. Zeno e Pariati curano, tra l'altro, Griselda (1701), musicata da Antonio Pollarolo, Astarto (1707) di TommasoAlbinoni, Merope (1711) di Francesco Gasparini. Su queste scene viene presentata per la prima volta, nel 1725, Didone abbandonata di ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] Tron; l’attività del teatro si orienta verso l’opera seria, con protagonisti del peso di Apostolo Zeno, Pietro Pariati, TommasoAlbinoni, Antonio Lotti, Arcangelo Corelli e di altri ancora (109); eppure gli esiti non appaiono soddisfacenti se i Tron ...
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CORRADI, Giulio Cesare
Martino Capucci
Nacque a Parma, in un anno da porre presumibilmente tra il 1640 e il 1650. Del tutto ignoti sono gli itinerari della sua formazione letteraria nonché gli avvenimenti [...] L'Egisto re di Cipro (1698), con acceso colorito di esotismo. Ovviamente degna di nota èla collaborazione col giovane TommasoAlbinoni, al quale il C. diede due libretti (Tigrane re d'Armenia, 1697; Primislao primo re di Boemia, 1697, rappresentato ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] si diffonde all’intero Regno e della quale l’episodio di Tommaso Aniello (Masaniello) è il più clamoroso e certo il più pittoresco musica per violino e fu sviluppata da artisti come T. Albinoni e A. Corelli. La loro lezione culminò poi nell’opera ...
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Compositore, nato a Verona il 12 luglio 1675, morto a Monaco di Baviera il 12 luglio 1742. Da ragazzo fu allievo, probabilmente, del veronese Giuseppe Torelli - vissuto a lungo a Bologna - e poi, a Modena, [...] di Tommaso Vitali, detto il Vitalino, nato a Bologna e figlio di Giambattista - forse cremonese ma vissuto anche egli a di transizione. Così, mentre distingue nettamente, come già l'Albinoni, il Concerto dalla Sinfonia (ciò che non aveva fatto il ...
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UNGARELLI (Ongarelli, Ungherelli), Rosa
Giovanni Andrea Sechi
Figlia di Giorgio e di Caterina Ferranti, nacque a Bologna il 10 gennaio 1686 sotto la parrocchia di S. Tommaso del Mercato.
Soprano, fu [...] esibì a Cento, Firenze, Napoli, Reggio, Venezia, in opere di Albinoni, Gasparini e Pollarolo. Come si legge nei libretti stampati tra il 1698 attività artistica: ebbe una particina nei Tindaridi di Tommaso Traetta (Parma 1760). Nel 1784 viveva a ...
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Letterati, poeti, narratori, pubblico nella Venezia dell’Ottocento
Gilberto Pizzamiglio
Neoclassicismo veneziano
«Vorrei mandarvi qualche nuova letteraria: ma dove pigliarla? Poiché qui ce n’è sempre [...] dei Promessi Sposi e I Lombardi alla prima crociata di Tommaso Grossi — e Firenze — dove ferveva un appassionato dibattito linguistico dalmati della Teotochi — Gianluca Garagnin, Giovanni Albinoni Kreglianovich, Miho Sorkoãeviâ, Mario Pieri, Andrea ...
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