colecistochinina (o CCK, CholeCystoKinin)
Polipeptide prodotto nel trattogastrointestinale, princip. dalla mucosa duodenale, con funzioni di ormone e neuropeptide intestinale. A livello gastroenterico, [...] stimola la contrazione della cistifellea favorendo il flusso della bile nel duodeno e inoltre riduce il tono dello sfintere di Oddi, favorendo il transito della bile. A livello del sistema nervoso centrale, ...
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Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la [...] evidenziabili l’attività peristaltica e la capacità di trasporto attivo del glucosio. Al 4° mese di gravidanza, il trattogastrointestinale è sviluppato al punto di permettere al f. di deglutire liquido amniotico, di assorbire buona parte dell’acqua ...
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Astronomia
Struttura oscura, dall’aspetto appunto filamentoso, che si osserva nelle regioni attive del Sole. I f. sono dovuti a protuberanze della superficie solare.
Biologia
In genetica, ciascuna delle [...] . e questa tipizzazione è spesso importante per la terapia. Per es., i più comuni carcinomi mammari e del trattogastrointestinale contengono citocheratine e sono privi di vimentina; è quindi evidente che derivano dalle cellule epiteliali e non dalle ...
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TUMORE
Alberto Costa
(XXXIV, p. 474; App. II, II, p. 1030; III, II, p. 990; IV, III, p. 693)
All'approssimarsi della fine del 20° secolo, i t. rimangono una delle principali sfide per la mente umana [...] numero dei globuli bianchi), aplasia del midollo osseo, dissoluzione del tessuto linfatico e ulcerazioni del trattogastrointestinale.
A queste osservazioni seguirono lo sviluppo delle mostarde azotate e la determinazione della loro spiccata azione ...
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Laser
Paolo Laporta
Giuseppe Palumbo
Riccardo Pratesi
di Paolo Laporta
Tra i dispositivi emettitori di radiazione coerente nella regione spettrale compresa tra i raggi X e il lontano infrarosso, alcuni [...] sistemica (o suoi derivati come la Metil-ALA) nella PDT di forme cancerose della vescica e di lesioni del trattogastrointestinale (esofago di Barrett). L'ALA è spesso utilizzato a sostegno della PDT nella PDD (Photo Dynamic Detection o rivelazione ...
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NUTRIZIONE (XXV, p. 85)
Aldo Mariani
Fisiologia della nutrizione. - I recenti progressi, in questo campo, sono scaturiti da un approccio multidisciplinare e integrato, discendente dallo sviluppo delle [...] motilina, la sostanza P (ritrovata nei neuroni del cervello e del trattogastrointestinale), la bombesina (che stimolerebbe la secrezione di gastrina e la motilità gastrointestinale), la somatostatina (che inibisce invece la secrezione di gastrina) e ...
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– Sviluppo e struttura. I neuroni enterici. Funzionalità. Patologie. Bibliografia
Il s. n. e. (SNE) è una rete nervosa che regola le funzioni motorie e secretorie del trattogastrointestinale (GI) in collaborazione [...] , partecipano alle funzioni GI, intervengono nella patogenesi di affezioni infiammatorie del tratto GI. Inoltre, le cellule gliali sono coinvolte nelle disfunzioni gastrointestinali associate al morbo di Parkinson e si ipotizza che contribuiscano all ...
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L'a. è un processo biologico che consente l'ordinata rimozione, da un tessuto dell'organismo, di cellule danneggiate oppure presenti in eccesso, secondo un programma molecolare ben definito e soggetto [...] che generalmente agiscono come soppressori del tumore (come avviene per il gene Apaf1 in molti casi di altri tumori del trattogastrointestinale o anche per il gene Casp8, codificante per la caspasi 8, in alcuni tumori del sistema ematopoietico).
Per ...
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Molecola
Amilcare Carpi De Resmini
(XXIII, p. 548; App. II, ii, p. 338)
Molecole messaggere gassose
Nell'organismo vivente, ordini e informazioni percorrono una rete nella quale le fibre nervose e gli [...] ) le ha fatte identificare come nervi nitrergici dotati di azione rilasciante cGMP-dipendente sui bronchi e sul trattogastrointestinale e di attività vasodilatatrice sui distretti cerebrale, retinico e urogenitale, ove integra quella dell'ossido d ...
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reovirus
reovìrus s. m. [acronimo dell’ingl. r(espiratory) e(nteric) o(rphan) virus «virus orfano (patogeno per l’apparato) respiratorio (e il tratto) intestinale»]. – Gruppo di virus, originariamente designato Echovirus 10 (v. echovirus,...
fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari qualità (resistenza, flessibilità,...