Giurista romano (m. 228). Praefectus praetorio assieme a Paolo, è uno dei cinque giuristi indicati dalla cosiddetta legge delle citazioni (426) di Teodosio II e Valentiniano III, come coloro alle cui dottrine dovevano attenersi i giudici nella decisione delle controversie. Le sue opere maggiori sono i due commentari ad edictum in 81 libri e ad Sabinum in 51 libri.
Vita
Nativo di Tiro in Fenicia, fu ...
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ZANI, Ulpiano
Giureconsulto di patria bolognese, appartenente all'ultima generazione degli scolastici. Fu lettore nello studio di Bologna, pretore nella città di Siena e poi di Trento; morì a Bologna [...] nel 1519.
Si ricordano di lui lodati commenti alle Istituzioni e al Digesto. Sono opere conosciute: De successionibus ab intestato (Torino 1490) e Lectura super Institutiones (Milano 1495) ...
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Giurista bolognese (m. Bologna 1519). Lettore nell'univ. di Bologna. Scrisse commenti alle Istituzioni e al Digesto. Si conoscono le opere: De successionibus ab intestato (1490); Lectura super institutiones (1495) ...
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Retore (sec. 4º d. C.) che insegnò retorica ad Atene sotto Costantino e scrisse parecchie declamazioni e opere retoriche. È considerato autore degli scolî a molte orazioni di Demostene. ...
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Giurista romano (sec. 3º d. C.). Discepolo di Ulpiano, scrisse dopo la morte di Caracalla, chiudendo l'epoca della giurisprudenza classica. Le sue opere sono elementari manuali per l'insegnamento e per [...] la pratica. Scrisse 12 libri di pandectae, 10 di regulae, 9 di differentiae, 19 di responsa, e una ricca serie di libri singulares e di monografie (De inofficioso testamento, De manumissionibus, De ritu ...
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Tituli ex corpore Ulpiani Opera della giurisprudenza postclassica romana, attribuita falsamente al giurista classico Ulpiano, in realtà frutto di una selezione di passi scelti, tratti da varie opere. È [...] suoi passi si ritrovino tali e quali nel Digesto giustinianeo, dove figurano estratti dal Liber singularis regularum dello stesso Ulpiano, ha dato adito alle più svariate ipotesi circa la reale natura dell’opera: alcuni li ritengono un’antologia di ...
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GIURISPRUDENZA
Mariano D'Amelio
. Della giurisprudenza si suole ripetere la definizione classica di Ulpiano (fr. 10, § 2, Dig., de iust. et iure, I, 1): Iurisprudentia est divinarum atque humanarum [...] di esattezza; concepisce la giurisprudenza come una dottrina enciclopedica, il massimo sistema filosofico del bene e del male. Ulpiano la dettava sotto l'influenza della filosofia greca. Ecco perché contrasta con quella, così bella di semplicità e ...
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VIVIANO
Edoardo Volterra
. Giureconsulto romano, ricordato in varî frammenti del Digesto, in special modo da Ulpiano e Paolo. Secondo l'ipotesi del Viertel sembra che sia vissuto dopo Cassio e prima [...] sia autore anche di una raccolta di quaestiones. Non si sa invece esattamente a quale opera si riferisca la citazione di Ulpiano in coll. XII, 7, 8 item libro sexto ex Vibiano relatum est.
Bibl.: A. Pernice, in Sitzungsberichte d. Berliner Akad., XXV ...
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Titolo di vaste trattazioni complessive del diritto romano pubblicate da alcuni dei maggiori giureconsulti dell’antichità (per es., Ulpiano e Modestino). Per antonomasia, secondo nome (Digesta seu Pandectae) [...] di quella parte del Corpus iuris civilis di Giustiniano che comprende la raccolta degli iura.
Pandettistica Movimento di pensiero della scienza giuridica tedesca che, dalla fine del 18° sec. a tutto il ...
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pandette
pandètte s. f. pl. [dal lat. tardo Pandectae, gr. Πανδέκται comp. di παν- «pan-» e tema di δέχομαι «accogliere»; è quindi l’equivalente gr. del lat. Digestum]. – 1. a. Titolo di vaste trattazioni complessive di diritto romano pubblicate...
semel heres, semper heres
(lat. «[chi è stato] una volta erede, [resta] sempre erede»). – Aforisma giuridico, che vuole esprimere l’irrevocabilità della qualità di erede, per cui, una volta accettata un’eredità, non si può più rinunciare ad...