VEIOVE (Vēdiovis, Vēiovis)
A. M. Colini
Antichissima divinità romana di origine italica od etrusca, il cui carattere originario è incerto (esso già sfuggiva agli antichi: Cic., De nat. deor., ii, 62). [...] , pp. 44 ss.; 55 ss., III, pp. 35 ss.; C. Koch, Der röm. Juppiter, Francoforte sul Meno 1937, passim; A. Stazio, Sul culto di Veiove in Roma, in Rend. Acc. Napoli, n. s., XXIII, 1946-48, pp. 137-47 (rec.: F. Castagnoli, in Doxa, III, 1950, p. 79); M ...
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(o Veiove; lat. Vediŏvis o Veiŏvis) Antico dio romano, il cui culto sarebbe stato introdotto da Tito Tazio; ebbe qualche importanza solamente in età repubblicana. Era raffigurato sotto le sembianze di [...] Apollo con le frecce e una capra. Veniva collegato con Giove, a causa del nome, e considerato di volta in volta come un Giove fanciullo o come un Giove infernale e malefico. Aveva a Roma due templi, uno ...
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Archeologo italiano (Roma 1900 - ivi 1989), figlio di Giuseppe Angelo; è stato docente di topografia romana all'univ. di Roma e direttore dei Musei monumenti e scavi del Comune di Roma. Notevole il suo [...] sua opera di esplorazione archeologica e di sistemazione monumentale della città. Tra le opere (oltre a studî sul tempio di Veiove, sul tempio di Apollo, sullo stadio di Domiziano): Storia e topografia del Celio nell'antichità (1944); La colonna di ...
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GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al [...] G. giovanile nella pittura e ancor più nella scultura è molto incerta, perché il tipo finisce con il confondersi con quello di Veiove, salvo che Veiove non sia una divinità a sé, ma proprio G. giovane, o, al più, l'aspetto catactonio di Giove. In tal ...
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Archeologo, nato a Roma il 12 settembre 1900; è stato docente di topografia romana all'università di Roma ed è direttore onorario dei Musei Monumenti e Scavi del Comune di Roma. Occupa un posto notevole [...] in Studi di Topografia Romana, V (1968), p. 5 segg.
Tra i suoi contributi più importanti si ricordano: Il tempio di Veiove, Roma 1940; Il tempio di Apollo, ivi 1940; Lo stadio di Domiziano, ivi 1943; Storia e topografia del Celio nell'antichità ...
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BOVILLAE (Βοίλλαι, Bohillae)
G. M. De Rossi
) Municipium del Lazio presso la Via Appia, a II miglia da Roma. La città è indicata in un passo dell'Ondo Gentis Romanae (c. 17) e da Diodoro Siculo (VII, [...] personaggio che dovette avere notevole importanza nella vita della città. Particolare considerazione merita l'ara di peperino con dedica a Veiove (ora nella Villa Colonna) rinvenuta nel 1826 presso il teatro: generalmente si data tra la metà del II e ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] sopra dell'ordine di archi rimasto ne esistesse un secondo. A N del Tabulario è stato rimesso allo scoperto il tempio di Veiove, nella ricostruzione avvenuta nell'età di Silla, con la fronte tetrastila nel lato lungo di S-O; nell'interno della cella ...
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GENTI
Giuseppe Cardinali
. In Grecia. - La parola γένος dalla radice γεν, donde anche γίγνομαι, γονεύς, ecc., racchiude l'idea di generazione, e significa l'insieme di persone nate da un antenato comune, [...] (pei. es. l'Aurelia il culto del Sole, la Calpurnia di Diana, la Giulia di Apollo, di Venere e di Veiove ecc.). Questi sacra gentilicia sono privata, ma alle singole genti potevano anche dallo stato essere affidati determinati culti. I culti eran ...
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MURARIA, Arte
G. Lugli
A. Moretti
A) Tecniche e tipi di costruzione: 1. Mattoni crudi. - 2. Mura pelasgiche. - 3. Opus quadratum. - 4. Opus caementicium. - 5. Opus incertum. - 6. Opus quasi reticulatum [...] con ortostati alternati con diatoni (cosiddetto tempio della Fortuna Virile nel Foro Boario, di Ercole in Ostia, di Veiove sul Campidoglio).
Il sistema pseudo-isodomo è proprio delle mura di fortificazione in opera quadrata così fatto per risparmio ...
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LEGNO (ξύλον, lignum - prodotto naturale, cioè la parte legnosa della pianta; ὕλη, materies - il l. considerato in rapporto al suo impiego: industriale, domestico, artistico)
G. Bermond Montanari
L. [...] Le fonti ci dicono che nei tempi arcaici le statue di divinità erano di questa materia. Tale era, ad esempio, il simulacro di Veiove fatto di l. di cipresso, dedicato nel 193 a. C. e ancora intatto al tempo di Plinio (Nat. hist., Frag., xvi, 213-217 ...
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