Verso, originariamente narrativo, della poesia medievale d'oïl e poi di quella classica francese. Consta di 12 sillabe divise in due emistichi di sei sillabe. La sua fortuna cominciò nel 16° sec. con P. [...] Ronsard. Nel 17° sec. l'a. divenne tipico dei drammi in versi. ...
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Poeta (Bologna 1665 - ivi 1727). Cominciò come marinista, poi, entrato in Arcadia (1698) col nome di Mirtilo Dianidio, si avvicinò a Petrarca; fu prof. di eloquenza all'univ. di Bologna (1707), città nella [...] il settenario doppio, detto appunto martelliano, a imitazione dell'alessandrino francese, con l'intento di dare al dialogo un tono : di che fu criticato. Ma non per colpa del verso riuscirono fiacche le sue tragedie, nelle quali portò l'atmosfera ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] critico che s'ostinava a reputarsi capace di poesia; franceseggianti quelle di Pier Iacopo Martelli, imitatore anche del versoalessandrino da lui detto martelliano, e quelle del padovano Antonio Conti, che forse dallo Shakespeare ebbe l'impulso a ...
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Poeta tedesco, nato a Duzrlach il 26 dicembre 1688 e morto a Basilea il 1° luglio 1742. Oltre a un gruppo di favole, compose poesie liriche e didattiche, nelle quali dall'imitazione della barocca maniera [...] . Fu amico del Gottsched e dei suoi critici zurighesi. Si oppose alle regole metriche già sostenute dall'Opitz e non volle usare il versoalessandrino e la rima.
Bibl.: Gedichte, Basilea 1743; altra ed. del 1745 a cura di J. J. Spreng. Su di lui: W ...
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Poeta tedesco (Quedlinburg 1724 - Amburgo 1803). Ritenuto tra i fondatori della poesia tedesca moderna, l'opera che ne segnò l'esordio e la consacrazione fu il poema in 20 canti Messias (1748-73), monumentale [...] ardimenti sintattici e nuove connessioni, fu ripreso l'esametro che era già stato il verso dell'epica classica, respingendo il versoalessandrino. L'atmosfera sempre tesa, la costante aspirazione al sublime, la consapevolezza della forza creativa ...
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Letterato (Dessau 1577 - ivi 1636). Studiò discipline umanistiche a Francoforte e a Heidelberg; indi, dopo un soggiorno in Francia, dal 1608 fu educatore nella città natale. La sua produzione poetica fu [...] Opitz si adoperò per una nuova poetica tedesca, e si vantò di avere per primo usato nella sua lingua il versoalessandrino. Fu tra gli animatori della prima società fra quelle sorte in Germania sulla scia dell'italiana Accademia della Crusca, la ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] . L'area, variabile secondo l'afflusso dei fiumi che vi si versano, è di circa 10 kmq. La profondità massima non supera i adottato e nei caratteri stilistici un forte influsso dell'arte alessandrina, il quale continua sotto Iceta e sotto Pirro, e ...
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Pisa
Giovanni Cherubini
Eugenio Ragni
Pier Vincenzo Mengaldo
Isa Barsali Belli
Comune ghibellino della Toscana, le cui vicende politiche, sociali e culturali sono strettamente legate alla storia [...] preteso vanto d'identificarsi con il volgare illustre.
A caratterizzare il pisano D. impiega una breve frase (o forse verso, alessandrino o doppio settenario, ma non ne discende che possa essere citazione da un " canto pisano ", come assume il Marigo ...
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Poeta francese (castello della Possonnière, Vendôme, 1524 - Saint-Cosme-en-l'Isle, Tours, 1585). Fu il fondatore e capo riconosciuto della scuola poetica della Pléiade. La necessità di esprimere un'ampia [...] poetico del Cinquecento, attraverso l'imitazione dei classici, la riabilitazione e l'elaborazione accurata di alcuni versi (per es., l'alessandrino), l'introduzione di nuove forme poetiche, anche se, a volte, la sua poesia risente del sovraccarico ...
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GYÖNGYÖSI, István (Stefano)
Luigi Zambra
Poeta ungherese, nato a Radvánc (Radvanka) nel 1625, morto a Csetnek (Štitník) nel settembre del 1704. Fu autore di epitalamî epici ricchi di spunti lirici e [...] , allegorici e decorativi, il G. è lo scrittore più caratteristico dell'indirizzo barocco nella letteratura ungherese, ed ebbe notevole influenza sullo svolgimento della lingua poetica e della metrica, specialmente per l'uso del versoalessandrino. ...
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alessandrino3
alessandrino3 agg. – 1. Relativo a personaggi di nome Alessandro. In partic.: Biblioteca A., biblioteca universitaria di Roma, fondata da papa Alessandro VII nel 1667; Linea A., linea di demarcazione fissata dal papa Alessandro...
emistichio
emistìchio s. m. [dal lat. tardo hemistichium, gr. ἡμιστίχιον, comp. di ἡμι- «mezzo1» e στίχος «verso3»]. – Nella metrica classica, ciascuna delle due parti in cui il verso viene diviso dalla cesura: il primo, il secondo e. dell’esametro....