dianoetiche, virtudianoetiche, virtù
Nella dottrina morale aristotelica, le virtù che, a differenza di quelle etiche, attinenti più propriamente all’attività pratica, si riferiscono al retto comportamento [...] ragione stessa (Etica Nicomachea, I, 13, 1102 b). Secondo Aristotele vi è una gerarchia tra le virtù, e quelle intellettive sono superiori alle morali. Le virtù d. sono cinque: l’arte (τέχνη), la scienza (ἐπιστήµη), la saggezza pratica o prudenza ...
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VIRTÙ
Delio CANTIMORI
Enrico ROSA
Antonia NAVA
. Valore, eccellenza di buona qualità; potenza, vigore, forza, qualità connaturata; retta e costante volontà di fare il bene; armonia di vita. Nella [...] capacità, attitudine, disposizione naturale). Mentre Aristotele svolgeva la sua dottrina etica attraverso la distinzione tra virtùdianoetiche e virtu etiche, gli stoici costruivano sul loro concetto fondamentale dell'identità di ragione e natura una ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] contadina troviamo invece, nelle opere di Esiodo, la prevalenza di virtù come l’operosità e la frugalità. Ai sette savi si fanno delle facoltà razionali e con la realizzazione delle virtùdianoetiche (sapienza, scienza, intelligenza, arte, saggezza) ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] rinchiudono in quella dell'esperienza pratica o del "costume" (εϑος), a queste sovrastano d'altro lato le virtùdianoetiche, o virtù della διάνοια, del retto "esercizio intellettuale". E così, culmine della possibile perfezione e felicità dell'uomo è ...
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Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto [...] del pensiero noetico, cioè dell’intuizione intellettuale della νόησις.
Virtùdianoetiche Nella dottrina morale aristotelica, sono le virtù (arte, scienza, saggezza, sapienza, intelletto) che, a differenza di quelle etiche, attinenti più propriamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Aristotele
Enrico Berti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Aristotele è l’autore del primo sistema filosofico-scientifico elaborato nella [...] lo scambio di beni o di mali, essa consiste nell’uguaglianza della retribuzione (giustizia retributiva o commutativa).
Le virtùdianoetiche sono l’eccellenza della ragione “scientifica”, cioè teoretica, ossia la sapienza (sophia), che assomma in sé l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] del vivere associato, anche se Marsilio nell’accennare alla «civilis felicitas» non dà alcun rilievo all’esercizio delle virtùdianoetiche, che per lo Stagirita è possibile solo grazie alla polis e che costituisce la realizzazione più alta dell’umana ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le etiche antiche tra bene, virtu e felicita
Federico Zuolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dietro le profonde diversità che animano [...] consistere in un’introiezione di abitudini al comportamento virtuoso. La parte razionale, invece, si esprime attraverso le virtùdianoetiche, che ci interessano rispetto alla vita etica in particolare per la capacità di individuare i mezzi efficaci ...
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mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] valenze, viene utilizzato per rendere i greci νοῦς e διάνοια nei contesti nei quali si parla dell'anima razionale e delle virtùdianoetiche; va notato a questo proposito che in Eth. Nic. VI 2 διάνοια è tradotto con mens e glossato così da Tommaso ...
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verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua [...] via di verità e da sua vita (VII 39).
Infine, V. è la nona virtù etica, la quale modera noi dal vantare noi oltre che siamo e da lo diminuire della v. l'uomo è sostenuto da quelle virtùdianoetiche che sono dette scienze... per l'abito de le ...
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dianoetico
dianoètico agg. [dal gr. διανοητικός, der. di διανόησις «pensiero»] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., relativo alla dianoia: pensiero d., nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dal pensiero...