Filosofo (Vienna 1896 - Oxford 1959). Dapprima collaboratore di M. Schlick e membro del Circolo di Vienna, si trasferì poi in Inghilterra insegnando a Cambridge (1937) e a Oxford (1939). W. rifiuta in Einführung in das mathematische Denken (1936; trad. it. 1939) la riduzione della matematica a logica. Influenzata dall'ultimo Wittgenstein è una serie di scritti pubblicati postumi (The principles of ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] empiriche. Membri di spicco del circolo viennese erano M. Schlick, R. Carnap, H. Feigl, O. Neurath, F. Waismann. Successivamente, mossi dai medesimi intenti, a essi si unirono gli esponenti della Gesellschaft für empirische Philosophie (➔ Berlino ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I teoremi di incompletezza di Godel
Carlo Cellucci
I teoremi di incompletezza di Gödel
Nei giorni 5-7 settembre 1930 ebbe luogo a Königsberg [...] . Il primo giorno furono tenute le relazioni di Rudolf Carnap, Arend Heyting, John von Neumann e Friedrich Waismann, che presentarono, rispettivamente, il punto di vista logicista, intuizionista, formalista e wittgensteiniano sui fondamenti della ...
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Vienna, circolo di
Vienna, circolo di circolo intellettuale costituito da un gruppo di filosofi, matematici e scienziati riuniti per la prima volta nel 1922 dal filosofo tedesco Moritz Schlick (1882-1936). [...] opera di un fanatico filonazista. Alle riunioni del circolo parteciparono: Rudolf Carnap, Otto Neurath, Philipp Frank, Friedrich Waismann, Hans Hann, Gustav Bergmann, Carl Menger, Herbert Feigl, Viktor Kraft, Ludwig von Bertalanffy. Ne furono ospiti ...
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Vienna, Circolo di (Wiener Kreis)
Vienna, Circolo di
(Wiener Kreis) Associazione di filosofi e scienziati che si riunirono attorno a Schlick, prof. di filosofia della natura presso l’univ. di Vienna, [...] di Vienna. Tra i membri principali del circolo vanno ricordati: Schlick, Carnap, Feigl, Frank, K. Gödel, Hahn, V. Kraft, Neurath, Waismann. Il Circolo di V. fu in contatto, da un lato, soprattutto attraverso la rivista Erkenntnis, con il gruppo di ...
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(ted. Wien) Città dell’Austria (1.900.547 ab. nel 2018), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente [...] valore conoscitivo delle scienze. Altri rappresentanti del circolo furono R. Carnap, O. Neurath, P. Frank; e inoltre F. Waismann, Gustav Bergmann, K. Gödel, H. Feigl, V. Kraft, J. Schächter. Con l’occupazione hitleriana, parecchi rappresentanti di ...
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positivismo logico (detto anche neopositivismo, neoempirismo, empirismo logico)
positivismo logico
(detto anche neopositivismo, neoempirismo, empirismo logico) Movimento filosofico sorto, sviluppatosi [...] ’intera conoscenza sotto l’egida delle scienze empiriche. Membri di spicco del circolo viennese erano Schlick, Carnap, Feigl, Neurath, Waismann; a essi, in un secondo momento e con gli stessi intenti, si unirono gli esponenti della Gesellschaft für ...
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GÖDEL, Kurt
Logico matematíco, nato a Bruna, Moravia, il 28 aprile 1906. Libero docente di matematica a Vienna (1933-38), prese in quel tempo attiva parte al seminario filosofico Verein Ernst Mach, poi [...] hypothesis, 1940; La logique mathématique de Russell, 1944; Rotating universes in general relativity theory, 1950.
Bibl.: F. Waismann, Einführung in das mathematische Denken, Vienna 1936 (trad. it. Torino 1939); J. Cattel, American men of science ...
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filosofia analitica
In senso lato, ogni impostazione metodologica basata su tecniche concettuali che, pur differenziandosi a seconda dei vari campi di applicazione, s’imperniano tutte sull’analisi, concepita [...] della formulazione linguistica le tesi metafisiche (in partic. quelle di Heidegger). Le posizioni neopositivistiche sono mediate in Inghilterra da Waismann, già membro del Circolo di Vienna, e A.J. Ayer, la cui opera Language, truth and logic (1936 ...
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verificazione, principio di
Con questo nome viene correntemente indicata l’assunzione congiunta delle due tesi seguenti: (1) un enunciato ha significato se, e solo se, è possibile la sua v.; (2) il significato [...] esperienze (Erlebnisse) almeno pensabili. La prima formulazione del principio di v. nel suo complesso si deve invece a Waismann (Logische Analyse des Wahrscheinlichkeitsbegriffs, in Erkenntnis, I, 1930) e, in seguito, ad alcuni scritti di Schlick in ...
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